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La storia della matematica ha origine con il concetto di numero e con le prime scoperte matematiche, proseguendo attraverso l'evoluzione nel corso dei secoli dei propri metodi e delle notazioni matematiche il cui uso si sussegue nel tempo. Un aspetto importante della matematica consiste nel fatto che essa si è sviluppata indipendentemente in culture completamente differenti arrivando in molti casi agli stessi risultati: spesso un contatto o una reciproca influenza tra popoli differenti ha portato all'introduzione di nuove idee e a un avanzamento delle conoscenze matematiche, a volte si è visto invece un regredire improvviso della cultura matematica presso alcuni popoli; la matematica moderna ha invece potuto avvalersi dei contributi di persone di tutti i paesi. L'attività svolta dai matematici moderni è molto diversa da quella dei primi matematici delle civiltà antiche; inizialmente la matematica si basò sul concetto di numero, concetto sviluppatosi nella preistoria. La matematica è stata infatti una tra le prime discipline a svilupparsi: evidenze archeologiche mostrano la conoscenza rudimentale di alcune nozioni matematiche molto prima dell'invenzione della scrittura.
Il rapporto tra arte e matematica non appare a prima vista evidente, ma gli intrecci e le convergenze fra queste due sfere della cultura umana sono stati nel corso della storia numerosi, profondi e fecondi. La matematica è stata descritta come un'arte motivata dalla bellezza, e può essere riconosciuta in arti come la musica, la danza, la pittura, l'architettura, la scultura, e la moda. Questo articolo si concentra, tuttavia, sulla presenza della matematica nelle arti visive.
La proiezione conica conforme di Lambert è uno dei diversi sistemi di proiezione sviluppato da Johann Heinrich Lambert, matematico, fisico, filosofo e astronomo svizzero del XVIII secolo. Una proiezione conica conforme di Lambert viene spesso utilizzata nelle carte aeronautiche: essa sovrappone un cono alla sfera terrestre, con due paralleli di riferimento che la intersecano. Così facendo viene minimizzata la distorsione derivante dal proiettare superfici tridimensionali su due dimensioni: non c'è distorsione lungo i paralleli di riferimento, mentre la stessa aumenta man mano che ci si allontana da essi. Come specificato dal nome, le carte che utilizzano questo tipo di proiezione sono conformi (cioè hanno modulo di deformazione lineare costante e modulo di deformazione angolare nullo). Questo tipo di carta è chiamata appunto Carta di Lambert o carta conica secante isogona. Come si può notare dalla figura, i paralleli si trasformano in archi di circonferenze concentriche, mentre i meridiani si trasformano in semirette radiali a distanza costante, equidistanti su uno o due paralleli base. Gli aviatori preferiscono queste carte perché una linea retta disegnata su una proiezione conica conforme di Lambert è una buona approssimazione della rotta relativa al cerchio massimo tra i due punti di partenza e di arrivo. L'Agenzia europea dell'ambiente ne raccomanda l'uso per mappe conformi pan-europee per scale non maggiori di 1:500 000.
La logica matematica è il settore della matematica che studia i sistemi formali dal punto di vista del modo di codificare i concetti intuitivi della dimostrazione e di computazione come parte dei fondamenti della matematica. Essa si occupa delle parti della logica che possono essere modellate matematicamente. Altri termini utilizzati spesso nel passato sono logica simbolica (termine contrapposto a logica filosofica) e metamatematica, termine che ora si applica più specificamente a taluni aspetti della teoria della dimostrazione.
August Beer (Treviri, 31 luglio 1825 – Bonn, 18 novembre 1863) è stato un fisico, chimico e matematico tedesco. Famoso principalmente per i suoi studi di fotometria, il suo nome è ricordato nella legge di Lambert-Beer.
L'Appendice che espone in maniera assoluta la vera scienza nello spazio (Appendix scientiam spatii absolute veram exhibens: a veritate aut falsitate axiomatis XI Euclides (a priori haud unquam decidenda) indipendentem; adjecta ad casum falsitatis, quadratura circuli geometrica) è un'opera del matematico ungherese János Bolyai. Il nome "appendice" deriva dal fatto che venne pubblicata nel 1832 dal padre di questi Farkas Bolyai, anch'egli matematico, come appendice del suo trattato Tentamen Juventutem studiosam in elementa Matheseos purae, elementaris ac sublimioris, methodo intuitiva, evidentique huic propria, introducendi. Il testo riveste una grande importanza nello sviluppo della matematica, perché è la prima opera che getta i fondamenti della geometria non euclidea.