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John Churchill, I duca di Marlborough

John Churchill, I duca di Marlborough KG, PC (Ash, 26 maggio 1650 – Windsor Lodge, 16 giugno 1722), è stato un generale e politico britannico. La sua carriera si estese lungo il regno di cinque sovrani, da Carlo II Stuart a Giorgio I di Hannover. Iniziò a farsi notare durante il regno di Carlo II, ma fu con re Giacomo II, suo protettore quando era Duca di York, che ottenne i primi veri riconoscimenti, divenendo il maggior generale dell'esercito regio. Nel 1685, quando Giacomo II divenne re, Churchill giocò un ruolo fondamentale nel soffocare la ribellione di Monmouth ed assicurare l'autorità del re ma nel 1688 tradì il sovrano schierandosi dalla parte dei protestanti e di Guglielmo d'Orange e Maria II Stuart. Guglielmo d'Orange, divenuto re con il nome di Guglielmo III, lo nominò conte di Marlborough e lo incaricò di comandare le truppe inglesi in Irlanda durante la guerra della Grande Alleanza; la posizione del Conte rimase di una certa importanza a corte, sebbene non avesse ricevuto incarichi militari di grande rilevanza, sino alla scoperta di un carteggio che provava i contatti che Churchill teneva con l'esiliato Giacomo II e con i giacobiti: venne così arrestato ed imprigionato nella Torre di Londra, ma vi rimase per breve tempo. Liberato nel 1694 grazie anche all'influenza della moglie Sarah, amica e confidente della futura regina Anna Stuart, Churchill venne reintegrato nei suoi possedimenti e titoli, ricevendo inoltre il titolo di Capitano Generale dell'esercito inglese e partecipando alla guerra di successione spagnola, contro re Luigi XIV ottenendo le brillanti vittorie che lo immortalarono come uno dei maggiori generali della storia. Ricevuto il titolo di Duca di Marlborough e la residenza di Blenheim Palace (luogo di nascita del suo discendente Sir Winston Churchill), si ritirò a vita privata nel 1711, a causa dell'opposizione di molti membri della corte. Tuttavia tornò sulla scena pubblica sotto il regno di Giorgio I. Colpito da un ictus, si spense nel 1722, all'età di settantadue anni. L'ambizione insaziabile di Marlborough lo rese il può ricco dei sudditi della regina Anna, e le sue parentele lo posero al centro della politica europea (sua sorella Arabella fu a lungo l'amante di Giacomo II e il loro figlio, il duca di Berwick divenne uno dei più abili marescialli di Luigi XIV). La capace leadership di Marlborough, che riuscì con le sue doti diplomatiche a tenere insieme una eterogenea coalizione sotto la guida britannica, segnò il ritorno dell'Inghilterra come potenza europea di primo piano, cosa che non era più stata dalla fine della Guerra dei cent'anni. Nel corso di dieci successive campagne militari durante la guerra di successione spagnola il Duca, attraverso profonde innovazioni tattiche e logistiche, trasformò anche l'esercito inglese, rendendolo per la prima volta dopo secoli una potente forza operativa in grado di operare sul continente europeo. Sebbene non sia riuscito ad ottenere la totale capitolazione del suo grande nemico, il Re Sole di Francia, Marlborough è stato una figura di primaria importanza nella storia del suo Paese e dell'Europa, avendo assicurato la fine dei sogni egemonici di Luigi XIV e, così facendo, avendo posto le basi per l'ascesa dell'Inghilterra a potenza globale. Assieme ad Alessandro Magno e a Scipione l'Africano fu l'unico condottiero che concluse la carriera imbattuto.

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