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John Locke è un personaggio della serie televisiva Lost, interpretato da Terry O'Quinn. Deve il suo nome al filosofo britannico John Locke; anche il suo pseudonimo, Jeremy Bentham, è il nome di un noto filosofo.
Il Saggio sull'intelletto umano è un'opera del filosofo britannico John Locke, in cui l'autore si propone di verificare l'estensione effettiva della conoscenza umana, cioè di misurare i poteri conoscitivi dell'uomo. Pubblicato nel 1690, il saggio concerne i fondamenti della formazione della conoscenza umana e dell'intelletto. Il filosofo descrive la mente umana, dalla sua nascita, come una tabula rasa (anche se non usa esattamente queste parole) riempita in seguito attraverso le esperienze. Il Saggio fu una delle principali fonti dell'empirismo moderno ed influenzò molti filosofi dell'illuminismo, come George Berkeley e David Hume. In quest'opera, di grande spessore pedagogico, Locke sostiene che il processo di apprendimento prenda avvio dall'esperienza, che può essere interna o esterna al soggetto, la quale attraverso l'associazione di idee semplici, porta alla formulazione di idee complesse e di un giudizio. A ben vedere si può percepire come questa tesi abbia non soltanto un fondamento di tipo pedagogico (storicamente innovativo) ma anche un fondamento di tipo psicologico; la psicologia infatti pone alla base del processo di apprendimento oltre alla percezione e all'esercizio anche l'esperienza. Il Libro II del saggio descrive la teoria delle idee di Locke, inclusa la distinzione tra idee acquisite passivamente, cioè le idee semplici, come "rosso", "dolce", "rotondo", e quelle costruite in modo attivo, cioè le idee complesse, come i numeri, le cause e gli effetti, le idee astratte, le idee delle sostanze e quelle di identità e diversità. Locke distingue tra le qualità reali primarie esistenti dei corpi, come la forma, il movimento e la disposizione delle particelle che li compongono, e le qualità secondarie che sono "il potere di produrre varie sensazioni in noi" come il "rosso" ed il "dolce". Queste qualità secondarie, afferma Locke, sono dipendenti dalle qualità primarie. Egli inoltre delinea una teoria della identità personale, offrendo un criterio largamente psicologico. Il Libro III tratta il linguaggio, il Libro IV la conoscenza, includendo l'intuito, la matematica, la filosofia morale, la filosofia naturale ("la scienza"), la fede, e le opinioni.
La filosofia (in greco antico: , philosoph a, composto di (phile n), "amare", e (soph a), "sapienza", ossia "amore per la sapienza") un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull'essere umano, indaga sul senso dell'essere e dell'esistenza umana, tenta di definire la natura e analizza le possibilit e i limiti della conoscenza. Prima ancora che indagine speculativa, la filosofia fu una disciplina che assunse anche i caratteri della conduzione del "modo di vita", ad esempio nell'applicazione concreta dei principi desunti attraverso la riflessione o pensiero. In questa forma, essa sorse nell'antica Grecia. A rendere complessa una definizione univoca della filosofia concorre il dissenso tra i filosofi sull'oggetto stesso della filosofia: alcuni orientano l'analisi della filosofia verso l'uomo e i suoi interessi cos come viene esposto nell'Eutidemo di Platone, per cui essa sarebbe l'uso del sapere a vantaggio dell'uomo .Nel prosieguo della storia della filosofia altri autori che seguono questa opinione sono per esempio Cartesio ( Tutta la filosofia come un albero, di cui le radici sono la metafisica, il tronco la fisica, e i rami che sorgono da questo tronco sono le altre scienze, che si riducono a tre principali: la medicina, la meccanica e la morale, intendo la pi alta e la pi perfetta morale, che presupponendo una conoscenza completa delle altre scienze, l'ultimo grado della saggezza ), Thomas Hobbes, e Immanuel Kant, il quale, definisce la filosofia come scienza della relazione di ogni conoscenza al fine essenziale della ragione umana .Altri pensatori ritengono che la filosofia debba puntare alla conoscenza dell'essere in quanto tale secondo un percorso che, fatte le debite differenze, va dagli eleati sino a Husserl e Heidegger.
La filosofia politica lo studio dei concetti, dei fondamenti e dei modelli dell'attivit politica. Essa pu occuparsi della costruzione di teorie normative di societ , della riflessione sui significati dell'agire politico, o del rapporto tra politica e altri ambiti della vita. Questa disciplina si occupa, soprattutto, della politica intesa come l'insieme di mezzi che permettono di ottenere gli effetti voluti: cos si esprimeva Aristotele, il quale, nel suo trattato Politica, oltre a definire le funzioni dello Stato e le sue forme di governo, formula ipotesi per realizzare il buon governo della citt . Uno dei problemi fondamentali della filosofia politica il rapporto tra l'agire politico e l'agire morale. Secondo alcuni l'azione umana riconosciuta moralmente giusta non corrisponde necessariamente ad un'azione politicamente valida e viceversa. A questa posizione tuttavia si oppone l'oggettivit della posizione platonica: poich la politica l'applicazione del bene comune al fine di rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono tra l'individuo e la sua completa realizzazione, allora non possibile pensare a una politica giusta che non faccia il bene, e qualsiasi altro intendimento una machiavellica realpolitik che ha come fine il dominio e non il bene.
L'esistenzialismo è una variegata e non omogenea corrente di pensiero che si è espressa in vari ambiti culturali e sociali umani, tra filosofia, letteratura, arti e costume, affermando, nell'accezione più comune del termine, il valore intrinseco dell'esistenza umana individuale e collettiva come nucleo o cardine di riflessione, in opposizione ad altre correnti e principi filosofici totalizzanti e assoluti.Nato tra il XVIII e il XIX secolo, trovando ampio sviluppo nel XX secolo, diffondendosi e affermandosi principalmente tra la fine degli anni venti e i cinquanta, esso insiste sul valore specifico dell'individuo e sul suo carattere precario e finito, sull'insensatezza, l'assurdo, il vuoto che caratterizzano la condizione dell'uomo moderno, oltre che sulla «solitudine di fronte alla morte» in un mondo che è diventato completamente estraneo oppure ostile. Esso nasce in opposizione all'idealismo, al positivismo e al razionalismo, assumendo in alcuni rappresentanti un'accentuazione religiosa, in altri un carattere umanistico e mondano, sia pessimista sia ottimista, collegandosi dunque in diversi aspetti all'irrazionalismo e influenzando numerose altre filosofie parallele e successive.A seconda della definizione data al "movimento", un filosofo o un indirizzo filosofico può essere o meno considerato come espressione dell'esistenzialismo. Questo spiega perché alcuni dei filosofi che sono considerati tra i rappresentanti maggiori dell'esistenzialismo (come Heidegger e Jaspers) ne abbiano rifiutato la qualifica, assunta invece come bandiera da altri, come Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir. In particolare è Sartre a rendere celebre il termine nel lessico filosofico e nell'accezione popolare, con la sua conferenza L'esistenzialismo è un umanismo.
L'educazione musicale in Italia comprende interventi previsti nei servizi educativi della prima infanzia (asili nido), negli ordinamenti didattici delle scuole dell'infanzia, dell'istruzione primaria e secondaria e del sistema dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) e, per alcuni aspetti, dell'Università. Comprende inoltre le attività formative praticate in ambito extrascolastico da enti e associazioni musicali. Gli aspetti epistemologici, metodologici e didattici relativi all'insegnamento/apprendimento della musica sono affrontati da discipline specifiche quali la Pedagogia musicale, la Psicologia della musica, la Didattica della musica, l'Antropologia musicale.
David Hume (Edimburgo, 7 maggio 1711 – Edimburgo, 25 agosto 1776) è stato un filosofo scozzese. È considerato il terzo e forse il più radicale dei British Empiricists ("empiristi britannici"), dopo l'inglese John Locke e l'anglo-irlandese George Berkeley.
Buon selvaggio è la denominazione di un mito basato sulla convinzione che l'uomo in origine fosse un "animale" buono e pacifico e che solo successivamente, corrotto dalla società e dal progresso, diventasse malvagio.