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La Testa di bronzo di Ife è uno dei diciotto oggetti che furono scoperti nel 1938 a Ife in Nigeria, centro religioso ed antica capitale del regno del popolo yoruba. Si crede che rappresenti un re. Fu realizzata probabilmente nel XII secolo d.C., prima che avesse luogo qualsiasi contatto europeo con la popolazione locale. Il realismo e la sofisticata fattura degli oggetti sfidarono al tempo le concezioni occidentali sull'arte africana. Un anno dopo la sua scoperta, la Testa di Ife fu portata al British Museum.
Per storia della psicologia si intende la storia della psicologia come scienza a sé stante.
La psicologia individuale, o psicologia individuale comparata, di Alfred Adler prende in esame l'individuo nella sua unica e irripetibile dinamica di processi consci e inconsci: l'uomo è una unità mente/corpo indivisibile, originale e coerente nelle sue manifestazioni. La psicologia individuale comparata di Alfred Adler è un metodo per la conoscenza concreta, pratica dell'uomo (Menschenkenntnis) ed uno strumento per comprendere il comportamento nelle sue molteplici espressioni; insieme alla psicoanalisi di Sigmund Freud ed alla psicologia analitica di Carl Gustav Jung, costituisce la triade fondamentale delle teorie della personalità. Nel 1911, dopo un lungo periodo di intensa collaborazione con Freud, divenute ormai troppo evidenti le divergenze teoriche, Alfred Adler fonda, con un gruppo di seguaci, la Società di Psicologia Individuale Comparata. "Il nome, Psicologia Individuale, intende esprimere la convinzione che i processi psicologici e le loro manifestazioni si possono comprendere soltanto dal contesto individuale ed ogni intuizione psicologica inizia con l'individuo". L'attributo "individuale", che oggi contraddistingue la Scuola, affiancato dalla meno consueta qualifica di "comparata", esprime l'idea di una individualità psichica che, per la sua natura “sociale”, è parte di una struttura comunitaria formata da altre unità psichiche, perciò, "non è possibile studiare un essere umano in condizioni di isolamento, ma solo all'interno del suo contesto sociale". Si può, quindi, considerare la Psicologia Individuale Comparata come matrice del filone socio-culturale della psicologia dinamica.
La psicologia la scienza che studia gli stati mentali e i suoi processi emotivi, cognitivi, sociali e comportamentali nelle loro componenti consce e inconsce, mediante l'uso del metodo scientifico e/o appoggiandosi ad una prospettiva soggettiva intrapersonale. Si occupa anche dello studio e del trattamento delle funzioni psichiche sia in condizioni di benessere che di sofferenza o disagio mentale, dovute a dinamiche soggetive (intrapsichiche), ambientali o relazionali (interpsichiche).
Qui sono esposti i testi fondamentali che hanno dato punti fondamentali di costruzione all'attuale assetto metateoretico all'interno della psicologia. Ogni testo qui esposto è una pietra miliare nella storia della psicologia.
Leo Frobenius (Berlino, 29 giugno 1873 – Biganzolo, 9 agosto 1938) è stato un etnologo tedesco che, più di ogni altro studioso, contribuì a svelare all'Europa il valore delle culture africane. Con il materiale raccolto nel corso delle sue 12 spedizioni in Africa, sfatò definitivamente l'immagine colonialistica del "negro selvaggio", mostrando agli europei la molteplicità e la ricchezza delle arti e delle tradizioni africane. Frobenius intraprese, fra l'altro, il rilevamento e lo studio sistematico delle figurazioni rupestri del Sahara, dell'Algeria, della Nubia e del Sudafrica. Trasferì, inoltre, sul piano storico l'attività creativa del simbolo: considerò cioè le antiche culture e quelle dei cosiddetti primitivi come il vasto repertorio di esperienze, comprensibili solo considerando il simbolo come elemento di una conoscenza commossa che trascende l'uomo ed è la determinante prima della civiltà. Con questa teoria Frobenius sconfinava nella metafisica: era un tentativo di interpretare oggettivamente, in etnologia, l'esperienza psichica collettiva; così come, in psicologia, fece Carl Gustav Jung (già discepolo di Sigmund Freud) con la teoria dell'inconscio collettivo. Nel 1898 fondò a Berlino l'Archivio africano; nel 1922 a Monaco l'Istituto di ricerca per al morfologia della civiltà, trasferito nel 1935 a Francoforte, e che dal 1945 prese il nome di Istituto Frobenius. Nel 1923 fu nominato professore onorario di etnologia e storia delle civiltà all'università di Francoforte; nel 1934 divenne direttore del Museo etnografico di quella città. Attraverso i suoi trattati, oltre ad informazioni e scoperte di notevole valore, come quella sulle origini della civiltà egizia, elaborò le sue teorie sulle leggi che regolano l'evoluzione delle culture. Le civiltà si sviluppano, secondo lo studioso, per stadi successivi di crescita, maturità e decadenza, dapprima in forma 'intuitiva' come nel bambino, poi 'ideale' come nel giovane, infine 'pratica' come nell'adulto. Il divenire storico è guidato dalle forze irrazionali che muovono dal profondo dell'umanità provocando 'commozione'.
L'animismo, in antropologia, è quell'insieme di religioni o culti nel quale viene attribuita qualità divina o soprannaturale a oggetti, luoghi o esseri materiali. Queste religioni non considerano le divinità come esseri puramente trascendenti, bensì attribuiscono proprietà spirituali a determinate realtà fisiche. Questo tipo di credenze è così chiamato perché si basa su un certo grado di identificazione tra principio spirituale divino (anima) e aspetto materiale di esseri ed entità (quali anche dèmoni o altre presenze). La posizione filosofica corrispondente all'animismo viene di solito chiamata panpsichismo.