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Rosa Luxemburg, in polacco R a Luksemburg (Zamo , 5 marzo 1871 Berlino, 15 gennaio 1919), stata una filosofa, economista, politica e rivoluzionaria polacca naturalizzata tedesca. Fu propugnatrice del socialismo rivoluzionario e tra le principali teoriche del marxismo consiliarista in Germania. Si oppose sia alle posizioni moderate del revisionismo all'interno del Partito Socialdemocratico di Germania e dell'Internazionale (dei quali fu a lungo una esponente di spicco), sia al centralismo democratico propugnato da Lenin e conseguentemente alla prassi rivoluzionaria dei bolscevichi. Fond , con Karl Liebknecht, la Lega Spartachista e venne uccisa dai Freikorps durante la fallita rivolta contro la Repubblica di Weimar.
Nazifascismo è un termine politico e storiografico con il quale vengono designati il fascismo italiano e il nazionalsocialismo tedesco, accomunati per gli aspetti ideologici e di azione come tradizionalismo e nazionalismo.Il fascismo italiano nacque nel 1919 per poi diffondersi e consolidarsi al potere agli inizi degli anni venti in Italia mentre il nazionalsocialismo tedesco, noto anche come nazismo ed emulo sotto molti aspetti del primo, nacque in Germania nel 1920, ma vi si diffuse solo nel decennio successivo, giungendo al potere nel 1933. I due fondatori ideologici che hanno poi governato i rispettivi Stati furono Benito Mussolini per il fascismo e Adolf Hitler per il nazismo. A livello storico il termine indica il periodo dell'alleanza italo-tedesca (1938–1943), ma è stato ed è tuttora spesso utilizzato per definire le forze fasciste e naziste durante l'ultima fase della seconda guerra mondiale, cioè il periodo della Repubblica Sociale Italiana e dell'occupazione (1943–1945), soprattutto da parte delle forze politiche e culturali della Resistenza italiana.La sua validità come categoria storica è tuttavia contestata da una corrente storiografica risalente a Renzo De Felice, che la riteneva "un’invenzione da tempo di guerra, inventata dagli americani come strumento di propaganda e legittimata poi dai partigiani".
Miseria della filosofia è un'opera scritta da Karl Marx tra la fine del 1846 e l'inizio di aprile 1847. Fu pubblicata in francese nel 1847, a Parigi da A. Frank e Bruxelles da C. G. Vogler. In essa Marx critica con toni aspri gli argomenti economici e filosofici dell'opera di Pierre-Joseph Proudhon Sistema delle contraddizioni economiche, anche conosciuta come “Filosofia della miseria”, esponendo quelli che in seguito definirà «i punti decisivi della nostra (sua e di Engels - nda) concezione».Marx contesta l'idea di Proudhon secondo la quale «il valore del lavoro è un'espressione figurata», asserendo che il valore della forza-lavoro è un fattore imprescindibile nella produzione delle merci e non una semplice idealizzazione. Nella Miseria della filosofia Marx fa grandi passi avanti verso l'elaborazione della teoria del valore, che sarà poi uno degli argomenti principali dell'opera Il Capitale. Lenin, nel suo saggio Carlo Marx, osserva che in quest'opera «vengono esposti il programma e la tattica delle lotte economiche e del movimento sindacale per alcuni decenni, per tutto il lungo periodo di preparazione delle forze del proletariato "per la futura battaglia"».
Il termine massimalismo in chiave marxista nasce in seguito alla approvazione del Programma di Erfurt (Erfurter Programm), in occasione del Congresso di Erfurt del Partito Socialdemocratico di Germania (SPD) tenutosi l'anno 1891 ad Erfurt, il quale si suddivideva in un programma massimo e in un programma minimo. I socialisti massimalisti affermavano di voler realizzare il programma massimo, che secondo loro avrebbe portato al traguardo dello Stato socialista. Dopo l'approccio riformista improntato all'SPD dal Programma di Gotha approvato nel 1875, il Programma di Erfurt sanciva per il partito un parziale ritorno alla teoria e agli insegnamenti marxisti, così come il completo distacco dal pragmatismo moderato di stampo lassalliano. Il decorso del dibattito programmatico nella fase precongressuale tuttavia indica che non ebbe luogo una discussione approfondita circa le tesi di Karl Marx.
Karl Heinrich Marx (AFI: [ˈkaɐ̯l ˈmaɐ̯ks]; spesso italianizzato in Carlo Marx) (Treviri, 5 maggio 1818 – Londra, 14 marzo 1883) è stato un filosofo, economista, storico, sociologo, politologo, giornalista e politico tedesco. Nato in una famiglia ebrea relativamente agiata della classe media, Marx studiò all'Università di Bonn e all'Università Humboldt di Berlino, iniziando a interessarsi alle opinioni filosofiche dei giovani hegeliani. Dopo la laurea contribuì alla Gazzetta renana, giornale radicale di Colonia. Trasferitosi a Parigi nel 1843, continuò a lavorare per diversi giornali radicali e incontrò importanti amici e sostenitori, tra cui Friedrich Engels, con cui pubblicò il Manifesto del Partito Comunista nel 1848. Esiliato dalla Francia nel 1849 a causa delle sue idee politiche e per il suo supporto ai moti del 1848, Marx si trasferì con la moglie Jenny von Westphalen e i figli prima a Bruxelles e poi a Londra. Qui continuò a lavorare come giornalista per il giornale anglo-americano New York Tribune e ad approfondire i suoi studi sull'economia politica, arrivando così a elaborare la sua teoria economica che avrebbe dovuto essere esposta ne Il Capitale, di cui Marx riuscì a pubblicare solamente il primo volume nel 1867. I successivi due volumi sarebbero stati pubblicati postumi da Engels (1885 e 1894) e la versione completa delle Teorie del plusvalore da Karl Kautsky (1905-1910). Negli anni '40 il giovane Marx scrisse la tesi di dottorato La differenza tra la filosofia della natura di Democrito e quella di Epicuro (1841), Il manifesto filosofico della Scuola storica del diritto (1842), Per la critica della filosofia del diritto di Hegel (1843), Sulla questione ebraica (1844), Note su James Mill (1844), i Manoscritti economico-filosofici del 1844 (1844), La sacra famiglia (scritta insieme a Engels) (1845), le Tesi su Feuerbach (1845), L'ideologia tedesca (scritta insieme a Engels) (1846), Miseria della filosofia (1847) e Lavoro salariato e capitale (1848), oltre al Manifesto del Partito Comunista (1848), libello scritto assieme al sodale Engels fra il 1847 e il 1848 e commissionato dalla Lega dei Comunisti, di cui faceva parte, per esprimere il loro progetto politico. Di queste opere solo alcune furono pubblicate in vita. Gli anni '50 videro la pubblicazione de Le lotte di classe in Francia dal 1848 al 1850 (1850), Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte (1852), i Grundrisse (1857) e Per la critica dell'economia politica (1859). Gli anni '60 videro il Marx maturo impegnato negli scritti sulla guerra civile americana (1861-1865), sui tre volumi delle Teorie del plusvalore (1862), sul Salario, prezzo e profitto (1865) e sul primo volume de Il Capitale (1867). Gli ultimi anni della vita di Marx videro la pubblicazione de La guerra civile in Francia (1871), la Critica del Programma di Gotha (1875) e le Note su Adolph Wagner (1883). Partecipò attivamente anche al movimento operaio e presto divenne una figura importante nella Prima Internazionale (1864-1876) fino alla sua morte. Il suo pensiero, incentrato sulla critica in chiave materialista dell'economia, della società, della politica e della cultura capitalistiche, esercitò un peso decisivo sulla nascita delle ideologie socialiste e comuniste, dalla seconda metà del XIX secolo in poi, dando vita alla corrente socioeconomico politica del marxismo. Teorico della concezione materialistica della storia e insieme a Engels del socialismo scientifico, Marx è considerato tra i pensatori maggiormente influenti sul piano politico, filosofico ed economico nella storia dell'Ottocento e del Novecento.
Il giovane Karl Marx (Le jeune Karl Marx) è un film del 2017 diretto da Raoul Peck, con August Diehl nel ruolo del protagonista eponimo. Il film, uscito in occasione del bicentenario della nascita di Karl Marx, coniugando la passione politica con le vicende della vita privata, ripercorre la sua amicizia con Friedrich Engels, dal loro secondo incontro nel 1844 fino al 1848, anno della pubblicazione del Manifesto del Partito Comunista.È stato presentato fuori concorso al Festival di Berlino 2017.
La locuzione guerra civile in Italia impiegata nella storiografia di settore, anche internazionale, per riferirsi agli eventi accaduti durante la seconda guerra mondiale, in un periodo compreso tra l'annuncio dell'armistizio di Cassibile (8 settembre 1943) e la resa di Caserta (2 maggio 1945), durante il quale si verificarono combattimenti tra reparti militari della Repubblica Sociale Italiana (RSI), collaborazionisti con le truppe occupanti della Germania nazista, e i partigiani italiani (inquadrati militarmente nel Corpo Volontari della Libert e in maggioranza politicamente organizzati nel Comitato di Liberazione Nazionale), sostenuti materialmente dagli Alleati, nell'ambito della guerra di liberazione italiana e della campagna d'Italia. Oltre ai combattimenti diretti tra i reparti armati delle due parti, si registrarono anche rappresaglie sulla popolazione civile e repressioni da parte delle autorit della RSI, contrasti interni al movimento partigiano, mentre rari furono gli scontri armati tra le truppe fasciste e quelle fedeli al governo monarchico, il cosiddetto "Regno del Sud".
Il comunismo (dal francese communisme, derivato da commun "comune") è un'ideologia composta da un insieme di idee economiche, filosofiche, sociali e politiche mirante alla creazione di una società comunista, ovvero una società caratterizzata dall'abolizione delle classi sociali e della proprietà privata dei mezzi di produzione, dalla partecipazione collettiva del popolo al governo e dalla completa emancipazione di tutti gli uomini. Il comunismo teorizzato per la prima volta nel XIX secolo dai due pensatori tedeschi Karl Marx e Friedrich Engels subì diverse trasformazioni e interpretazioni in base al tempo e al luogo in cui venne rielaborato o attuato. All'interno del spettro comunista coesistono numerose interpretazioni come il marxismo, il leninismo, lo stalinismo, il marxismo-leninismo, il trotskismo, il maoismo, il juche, il songun, il castrismo, il guevarismo, l'eurocomunismo, il comunismo cristiano, il social-comunismo, l'anarco-comunismo, il chruščëvismo, il magonismo e molte altre anche in contrasto aperto fra loro.
Il biennio rosso è la locuzione con cui alcuni storici indicano il periodo di agitazioni sociali avvenuto in alcuni paesi europei immediatamente dopo la fine della Prima guerra mondiale.