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Il telefono (composto dal greco antico τηλε-, "lontano", e φωνή, "voce") è un dispositivo di telecomunicazione di tipo elettrico/elettronico dotato di un microfono e di un ricevitore che permette a chi lo utilizza di comunicare (parlare e ascoltare) a distanza verso chi utilizzi un dispositivo analogo. Evoluzione tecnologica sono i telefoni cellulari e gli smartphone, questi ultimi consentono di navigare su Internet, in quanto le schede SIM da essi utilizzati possono utilizzare il traffico dati.
Un telefono cellulare (comunemente chiamato telefonino, cellulare, telefono o natel in Svizzera), nel campo delle telecomunicazioni, è un apparecchio radio mobile terminale ricetrasmittente (terminale mobile) per la comunicazione in radiotelefonia sull'interfaccia radio di accesso di una rete cellulare.
La telefonia mobile è un tipo di accesso a una rete telefonica, in particolare destinato all'utente finale. L'accesso alla rete telefonica inoltre è di tipo privato (la telefonia mobile si contrappone quindi alla telefonia pubblica), cioè di proprietà dell'utente finale o ad esso riservato dal proprietario dell'accesso o da chi lo ha in gestione, e realizzato per mezzo di onde radio. La telefonia mobile, utilizzando onde radio sotto forma di una radiocomunicazione, è in grado di servire intere aree geografiche in modo continuo con il vantaggio della mobilità dell'utente contrapponendosi quindi alla telefonia fissa in grado di servire solo punti geografici fissi, vincolo solo in parte ovviato dall'utilizzo di apparecchi telefonici cordless.
La telefonia fissa è una tipologia di accesso ad una rete telefonica, in particolare una tipologia di accesso destinata all'utente finale. L'accesso alla rete telefonica inoltre è di tipo privato (la telefonia fissa si contrappone quindi alla telefonia pubblica), cioè di proprietà dell'utente finale o ad esso riservato dal proprietario dell'accesso o da chi lo ha in gestione, e realizzato per mezzo di un cavo per telecomunicazioni. In conseguenza ai vincoli di mobilità che impone il cavo per telecomunicazioni, la telefonia fissa è in grado di servire solo punti geografici fissi, di norma rappresentati da edifici. Per ovviare in parte a tali vincoli di mobilità sono nati apparecchi telefonici (normalmente telefoni) cosiddetti cordless costituiti da due parti, una vincolata al cavo per telecomunicazioni, l'altra, alimentata a batterie, non vincolata. Le due parti sono interconnesse attraverso onde radio e permettono una totale libertà di movimento all'utente di norma fino a qualche centinaio di metri, ma esistono anche apparecchi telefonici cordless per esigenze particolari in grado di raggiungere una distanza maggiore, non superiore comunque al kilometro. Relativamente all'accesso privato, la telefonia fissa si contrappone alla telefonia mobile per la quale non sussistono invece i vincoli di mobilità imposti dal cavo per telecomunicazioni presente nella telefonia fissa in quanto l'accesso alla rete telefonica da parte dell'utente finale è realizzato attraverso onde radio, motivo per cui la telefonia mobile è in grado di servire non punti geografici fissi ma intere aree geografiche.
La storia della telefonia in Italia iniziò ancor prima che il telefono venisse brevettato da Alexander Graham Bell, quando il nuovo mezzo di comunicazione era ancora nella fase sperimentale. Da allora la telefonia italiana ha seguito uno sviluppo che, senza essere sostanzialmente diverso da quello di altre nazioni occidentali, si è dovuto confrontare e adeguare, soprattutto sotto l'aspetto organizzativo ed imprenditoriale, alle specifiche condizioni politiche ed economiche italiane.