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La sacra rappresentazione è un genere teatrale di argomento religioso. Si tratta della narrazione di un fatto religioso compiuta in maniera più articolata rispetto alla semplice lettura o declamazione di un testo. La parola "rappresentazione" deriva dalla filosofia classica, tale termine indicava l'atto con cui la coscienza riproduce qualcosa di esterno ad essa (avvenimento, persona od oggetto) o rende evidente qualche cosa di interno (un sentimento uno stato d'animo o un prodotto della fantasia), esemplificandone i significati simbolici e traducendone le azioni in immagini descrittive. Con riferimento alla cultura occidentale, si può iniziare a parlare di sacra rappresentazione quando durante la lettura di un testo religioso, compaiono due o più lettori dialoganti o con ruolo di narratore (come nella lettura della "Passione di Gesù Cristo" per la religione cattolica). Le caratteristiche che la distinguono da una normale lettura sono l'intento didascalico e il desiderio di immedesimazione nell'evento.
Philippine Bausch detta Pina (Solingen, 27 luglio 1940 – Wuppertal, 30 giugno 2009) è stata una coreografa, ballerina e insegnante tedesca.
Con il termine danza moderna si definiscono generalmente gli sviluppi della danza che, a partire dalla fine del XIX secolo, portarono ad un nuovo modo di concepire la danza di scena, in contrapposizione al balletto classico-accademico. In alcuni casi, adottando una terminologia tipica del mondo anglosassone, il termine indica anche alcune forme di ballo da sala evolutesi nel Novecento. Nata come ribellione nei confronti della danza accademica, ritenuta troppo rigida e schematica, la danza moderna intendeva procedere alla ricerca di una danza libera, che inizialmente veniva spesso praticata attraverso la provocante forma dell'assolo (oggi detto anche solo), eseguito spesso in spazi non teatrali, per marcare un forte contrasto con lo sfarzo dei grandi balletti. Non si trattava inizialmente di una rivolta volutamente contro, ma del risultato di una serie di cambiamenti del pensiero che trovarono una base feconda in particolare nelle teorie del francese François Delsarte, diffuse in America fra il 1830 e il 1870 tramite alcuni suoi allievi e discepoli. Loïe Fuller, Isadora Duncan e Ruth St. Denis, poi seguite da Martha Graham e Doris Humphrey, si imposero sulla scena mondiale sviluppando particolari stili di danza libera che poi diedero origine ad una modern dance caratterizzata da una propria estetica e da propri schemi espressivi ed educativi. In Europa furono Émile Jaques-Dalcroze e Rudolf von Laban a segnare la strada del cambiamento, attraverso elaborazioni pratiche e teoriche che gradualmente portarono all'affermazione della danza moderna e in particolare della danza espressionista (Ausdruckstanz). La definizione di “moderna” data alla corrente (chiamata anche “nuova danza”), si deve al fatto che presentava caratteristiche abbastanza in contrasto con il balletto classico. La danza moderna non rifiuta l'utilizzo innaturale del corpo, tuttavia preferisce movimenti lineari. Si valorizzano il gesto e il movimento che esprimano la personalità del danzatore a partire dalla naturalità. Sparisce lo sfarzo dei costumi e le scenografie sono spesso ridotte ad uno sfondo monocolore o a pochi, semplici elementi od oggetti. La figura del ballerino e quella del coreografo spesso corrispondono. In alcune produzioni, il coreografo-ballerino è anche scenografo, costumista e direttore delle luci. La danza moderna fa spesso uso dell'improvvisazione estemporanea. I movimenti di danza moderna tuttavia hanno anch'essi una "grammatica" precisa. La tecnica Graham, per esempio, non è affatto danza "libera" alla maniera di quella di Isadora Duncan, né un "linguaggio personale", ma una vera e rigorosa tecnica di danza. Stesso discorso vale per le tecniche Cunningham, Horton, Limón e tante altre sviluppatesi successivamente. Confondere danza moderna e danza libera è quindi un errore. Un altro elemento che distingue la danza moderna da quella accademica è la produzione, da parte di un gran numero di coreografi, di scritti teorici. La danza moderna talvolta prende anche spunto dallo studio storico-antropologico delle danze etniche di paesi non occidentali, per mezzo delle quali è possibile accrescere la danza di elementi diversi, rinnovandone forma e sostanza espressiva. È questo il caso di alcuni dei pionieri della danza americana, come Ruth Saint Denis e Ted Shawn. Uno degli esempi contemporanei più noti, che però appartiene all'ambito del balletto contemporaneo, è Stamping Ground di Jiří Kylián, una coreografia del 1983 ispirata alle danze degli australiani aborigeni.
La danza contemporanea nasce in Europa e negli Stati Uniti dopo la Seconda guerra mondiale. Prosegue la rivoluzione attuata dalla danza moderna a favore di nuove espressioni corporee, che talvolta comprendono anche la recitazione.
Un automa musicale (o strumento musicale meccanico o automatico) è uno strumento musicale azionato da un dispositivo meccanico piuttosto che da un interprete umano. Si distingue dai supporti di registrazione perché produce musica e non si limita a riprodurla. La musica è tuttavia predeterminata in base a un programma ripetibile. Restano perciò esclusi dalla definizione di automa anche i meccanismi che producono melodie ogni volta diverse e imprevedibili. Alcuni automi, una volta azionati, procedono senza più intervento umano; altri richiedono invece l'azione di una manovella, di un pedale o del fiato per mantenere in moto il meccanismo.
Aloisius Ludwig Minkus (Velké Meziříčí, 23 marzo 1826 – Vienna, 7 dicembre 1917) è stato un violinista e compositore austriaco vissuto sotto l'impero asburgico. Minkus è famoso soprattutto per i balletti che compose durante i suoi anni alla corte dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo come “Primo compositore di balletto”, posto che occupò dal 1871 fino alla sua abolizione nel 1886. Continuò a comporre musica regolarmente per i Teatri Imperiali fino al 1891, anno in cui si ritirò a Vienna. Minkus scrisse quasi tutta la sua musica per i maestri del balletto Arthur Saint-Léon e Marius Petipa. I suoi balletti più famosi sono La source (del 1866, composta con Léo Delibes), Don Chisciotte (1869) e La bayadère (1877). Oltre a composizioni originali, egli aggiunse spesso brani a partiture già esistenti, tra cui ad esempio le aggiunte al revival fatto da Petipa nel 1881 del balletto Paquita: Minkus per l'occasione scrisse il Grand pas classique, il Pas de trois (famoso anche come Pas de trois di Minkus) e la Polonaise e mazurca dei bambini. Inoltre Minkus riorchestrò ed aggiunse musiche per il revival di Petipa di Giselle, molte delle quali sono diventate parte integrante della partitura di Adolphe Adam.
Alessandro Biggi (Carrara, 19 novembre 1848 – Fossola, 9 gennaio 1926) è stato un politico, scultore, docente e accademico italiano. Sindaco di Carrara dal 19 dicembre 1899 al 28 maggio 1903, esponente carrarese del Partito Repubblicano Italiano, fervente mazziniano, come primo cittadino si rese artefice di importanti scelte per lo sviluppo della città di Carrara tra cui il progetto del Viale XX Settembre ancora oggi l'arteria stradale principale del Comune di Carrara.