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Il Monferrato (Monfrà [mʊɲ'fra] in piemontese, Mons ferratus in latino) è una regione storico-geografica del Piemonte. Il suo territorio, quasi esclusivamente di natura collinare, è compreso principalmente all'interno delle province di Alessandria e Asti e si estende verso sud a partire dalla destra idrografica del Po sino a giungere ai piedi dell'Appennino ligure sul confine con la città metropolitana di Genova e la provincia di Savona. Inoltre confina con altre regioni geografiche e storiche del Piemonte appartenenti alla provincia di Cuneo, ossia le Langhe e il Roero, e a nord-est con la regione storica lombarda della Lomellina. Il territorio infine confluisce ad ovest, senza soluzione di continuità, nella zona delle Colline Torinesi. Il 1º giugno 2006 fu presentato ufficialmente a Parigi, dalla delegazione costituita dalle province di Asti, Alessandria e Cuneo, il dossier di candidatura per includere il territorio del Monferrato degli Infernòt, del Barbera e dell'Asti spumante assieme a quello delle Langhe, del Roero e della Valtellina, nella lista del Patrimonio Mondiale dell'umanità dell'UNESCO. Il giorno 22 giugno 2014, durante la 38ª sessione del comitato UNESCO a Doha, è stato ufficialmente incluso, assieme a Langhe e Roero, nella lista dei beni del Patrimonio dell'Umanità.
Il paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe - Roero e Monferrato è un sito patrimonio dell'umanità che comprende una serie di località situate nelle aree vitivinicole del Basso Piemonte: le Langhe, il Roero e il Monferrato. Ha le caratteristiche di paesaggio culturale.
La pagina raccoglie informazioni sul panorama vitivinicolo piemontese.
Il Roero (Roé in piemontese) è una regione geografica e storica del Piemonte, situata nella parte nord-orientale della provincia di Cuneo. Prende il nome dalla famiglia omonima - la casata astese dei Roero – che a partire dal periodo medioevale e per vari secoli ha dominato su questo territorio.
La provincia di Cuneo è una provincia italiana del Piemonte di 586 814 abitanti. Contando anche le 14 città metropolitane, è la ventinovesima provincia italiana per popolazione, seconda per numero di comuni (247), nonché quarta per superficie subito dietro le province di Sassari, Bolzano e Foggia. Per questo in Piemonte è anche detta la Granda (grande in piemontese). Confina a ovest con la Francia (dipartimenti delle Alte Alpi, delle Alpi dell'Alta Provenza e delle Alpi Marittime nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra), a nord con la città metropolitana di Torino, a est con la provincia di Asti, a sud con la Liguria (province di Imperia e di Savona). Istituita nel 1859, è stata fino al 1920 la quarta provincia italiana per estensione, preceduta dalle sole province di Sassari, Cagliari e Torino (che all'epoca comprendeva anche la Valle d'Aosta). Nel 1920 con l'istituzione della provincia di Trento (inizialmente comprendente anche l'Alto Adige) diviene quinta e dal 1927 ancora quinta (preceduta da Sassari, Cagliari, dalla neoistituita Bolzano e dalla ridelimitata provincia di Foggia) fino al 1975. Dopo l'istituzione di nuove province in Sardegna nel 2001, è la terza più grande provincia italiana dopo Bolzano e Foggia. In seguito alla riduzione del numero di province sarde dopo il referendum regionale del 2012 è la quarta provincia italiana per superficie dietro quelle di Sassari, Bolzano e Foggia. Il territorio è composto per il 50,8% da montagna (circa la metà bassa montagna), per il 26,6% da collina e per il 22,6% da pianura/altopiano.
Il Piemonte (AFI: /pje'monte/; Piemont [pje'mʊnt] in piemontese, in occitano e in francoprovenzale; Piemont [pje'mont] in walser; Piémont [pje.mɔ̃] in francese) è una regione a statuto ordinario di 4 289 836 abitanti dell'Italia nord-occidentale, con capoluogo amministrativo – nonché capitale storica – la città di Torino. Confina ad ovest con la Francia (regioni Alvernia-Rodano-Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra), a nord-ovest con la Valle d'Aosta, a nord con la Svizzera (cantoni Vallese e Ticino), ad est con la Lombardia, a sud-est per un breve tratto con l'Emilia-Romagna e a sud con la Liguria. È la seconda regione italiana per superficie, settima per numero di abitanti, seconda per maggior numero di comuni, la più occidentale d'Italia e fa parte dell'Euroregione Alpi-Mediterraneo, della Macroregione alpina e, limitatamente ai territori delle province di Novara e VCO, della Regio Insubrica. È inoltre la quarta regione per esportazioni, con una quota del 10% sul totale nazionale, e quinta per valore del prodotto interno lordo (PIL), con circa 143 miliardi di euro totali. Il reddito pro capite è superiore alla media italiana.
Gli Aleramici furono un'importante famiglia feudale di origine franca (o franco-salica), i cui diversi rami furono protagonisti della storia di varie regioni italiane, principalmente il Piemonte e la Liguria, ma anche la Sicilia e il Mezzogiorno d'Italia in epoca sveva. Discendenti da un ceppo dell'aristocrazia militare e funzionariale del Regno dei Franchi Occidentali, giunsero in Italia alla fine del IX secolo in seguito alla sconfitta del candidato imperiale Guido di Spoleto, del quale erano partigiani. Il capostipite ed eponimo Aleramo, figlio di un conte salico chiamato Guglielmo, fu fedele dapprima dei re d'Italia Ugo di Provenza e Berengario II d'Ivrea, ma, in seguito, si alleò all'imperatore Ottone I di Sassonia, dal quale fu riconfermato nel governo della Marca che da lui prese il nome nell'anno 967. Tale entità territoriale si estendeva dall'odierna provincia di Vercelli fino al Ponente Ligure. Dal dominio originario di Aleramo discenderanno nei secoli seguenti numerose dinastie sovrane, alcune delle quali ancora esistenti oggi, che governarono vaste aree dell'Italia nord-occidentale con il titolo di marchesi. Particolarmente rilevanti furono il Marchesato del Monferrato, il Marchesato di Saluzzo, nonché i marchesati di Busca e di Ceva. L'originaria Marca di Savona, sorta dalla divisione dei domini dell'aleramico Bonifacio del Vasto, si estinse invece alla metà del XII secolo per l'erezione della città in libero comune; dall'antico Stato savonese sorsero numerosi marchesati carretteschi, tra i quali il più importante fu il Marchesato di Finale. Nel corso del XII secolo i marchesi di Monferrato assursero ad un ruolo di protagonisti delle vicende del loro tempo. Il marchese Guglielmo V detto il Vecchio, nipote di papa Callisto II e cognato dell'imperatore Corrado III del Sacro Romano Impero e del re di Francia Luigi VI, fu uno dei comandanti della Seconda crociata. Schierato sul fronte filo-imperiale, come sarà proprio della tradizione ghibellina del suo casato, Guglielmo fu tra i più potenti signori feudali d'Europa: venne descritto dal cognato, il vescovo Ottone di Frisinga, come "l'unico dei signori d'Italia che sia sfuggito al potere delle città. Tra i suoi quattro figli, Bonifacio I degli Aleramici fu uno dei capi della Quarta crociata e fondò il Regno di Tessalonica nel 1204, mentre il nipote Baldovino V, il figlio Corrado e Maria, figlia del precedente, furono sovrani del Regno di Gerusalemme, rispettivamente dal 1185 al 1186, dal 1190 al 1192 (de facto), e dal 1205 al 1212. Dopo il sostanziale fallimento dei tentativi espansionistici in Oriente e l'effimero Stato costruito dal marchese di Monferrato Guglielmo VII sul finire del XIII secolo, il ramo principale si estinse nel 1305, passando la successione ai Paleologi di Bisanzio. Le numerose altre dinastie aleramiche proseguirono invece a lungo la loro storia. La cifra caratterizzante del potere aleramico fu il generoso mecenatismo letterario, che favorì la produzione della poesia trobadorica provenzale: nelle corti di Monferrato, di Saluzzo e di Finale trovarono ospitalità nomi celebri come Rambaldo di Vaqueiras, Bernart de Ventadorn e Gaucelm Faidit. La liberalità dei marchesi, valore fondante dell'etica cavalleresca, li rese celebri e apprezzati nell'ambiente letterario europeo, come testimoniano gli elogi di Dante Alighieri nel Convivio e, in tempi più recenti, di Giosuè Carducci.
L'Aeroporto di Cuneo-Levaldigi (IATA: CUF, ICAO: LIMZ), denominato "Aeroporto Langhe e Alpi del Mare", è un aeroporto italiano situato in località Levaldigi, frazione del comune di Savigliano. Si trova lungo la strada statale 20 del Colle di Tenda e di Valle Roja, a 16 km a nord di Cuneo, 10 km a sud di Savigliano e 7 km a ovest di Fossano. È dotato di una pista in asfalto lunga 2100 m (2495 m totali) e larga 45 con orientamento 21/03. La pista è disponibile per atterraggi e decolli in entrambi i sensi. L'aeroporto è gestito dalla GEAC SpA. ed è aperto al traffico commerciale dalle ore 07:00 alle 21:00. La zona del Cuneese, raramente soggetta a forti nebbie e venti, rende l'aeroporto particolarmente sicuro. Tra i 30 principali aeroporti italiani, è quello posto alla maggiore altitudine.