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La Pentecoste è un'opera di El Greco, realizzata tra il 1597 e il 1600 durante il suo ultimo periodo a Toledo. È esposto in una delle sale del Museo del Prado a Madrid, in Spagna. Apparteneva al gruppo dipinto per la pala d'altare di Dona María de Aragón.
El Greco, oppure il Greco, pseudonimo di Domínikos Theotokópoulos (AFI: [ðoˈminikos θeotoˈkopulos]; in greco: Δομήνικος Θεοτοκόπουλος; Candia, 1541 – Toledo, 7 aprile 1614), è stato un pittore, scultore e architetto greco, vissuto in Italia ed in Spagna. È tra le figure più importanti del tardo Rinascimento spagnolo ed è spesso considerato il primo maestro del Siglo de Oro. Nacque a Creta, allora parte della Repubblica di Venezia e centro, all'epoca, di un importante movimento pittorico post-bizantino chiamato Scuola cretese. Dopo l'apprendistato come pittore di icone, diventò maestro d'arte seguendo il corso di quella tradizione artistica, prima di intraprendere, all'età di 26 anni, il viaggio verso Venezia, usuale meta dei pittori greci dell'epoca. Nel 1567 si trasferì nella Serenissima, lasciando Creta e la propria moglie, probabilmente per trovare nuovi sbocchi di mercato e per confrontarsi direttamente con le famose botteghe di Tiziano, Bassano, Tintoretto e Veronese. Nel 1570 si recò anche a Roma, dove aprì una bottega e dipinse una serie di opere. Durante il soggiorno in Italia modificò il suo stile in modo sostanziale, arricchendolo con elementi tratti dal manierismo e dal Rinascimento veneziano, ispirati soprattutto al Tintoretto nelle linee sinuose e allungate, nel senso del movimento e nella drammaticità dell'illuminazione, e al tardo Tiziano nell'uso del colore. Nel 1577 si trasferì a Toledo, in Spagna, dove visse e lavorò fino al giorno della morte. Proprio a Toledo ricevette numerose importanti commissioni e realizzò alcune delle sue opere più importanti e conosciute. Lo stile drammatico ed espressionistico di El Greco era guardato con perplessità dai suoi contemporanei, ma è stato molto apprezzato e rivalutato nel corso del XX secolo. La sua personalità e le sue opere sono diventate fonte di ispirazione per poeti e scrittori come Rainer Maria Rilke e Nikos Kazantzakis. Alcuni studiosi moderni lo hanno definito come un artista assai singolare e difficilmente inquadrabile nelle scuole pittoriche tradizionali. È famoso per le sue figure umane sinuosamente allungate e per i colori originali e fantasiosi di cui spesso si serviva, frutto dell'incontro tra l'arte bizantina e la pittura occidentale.
L'Adorazione dei pastori è un dipinto a olio su tela (320x180 cm) di el Greco, databile al 1612-1614 circa e conservato nel Museo del Prado di Madrid. Questo quadro venne dipinto dall'artista per la propria tomba nella cripta della chiesa di Santo Domingo el Antiguo di Toledo. La firma di El Greco, in greco si trova nella parte inferiore sinistra del dipinto.La composizione pittorica si avvolge in spirale, creando un movimento ascensionale. L'estrema distorsione dei corpi caratterizza il dipinto come altre opere della produzione tarda di El Greco. I colori brillanti, "dissonanti", e le forme e pose strane creano una sensazione di meraviglia ed estasi nei pastori e negli angeli che celebrano il miracolo della nascita del Bambino Gesù.Nel 1618 l'aiutante di El Greco, Luis Tristán, dichiarò che il maestro lavorò al dipinto fino alla sua morte. L'opera fu trasferita all'altare maggiore del monastero di San Domenico El Antiguo, per poi essere acquisita dal Museo del Prado nel 1954.