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Il Molise è il risultato di profondi cambiamenti territoriali. Dapprima noto come la parte montuosa della regione romana del "Sannio", insieme al sud Abruzzo, popolato dai Sanniti, dopo la caduta dell'Impero il territorio si disgregò e i territori di Caserta e Benevento si compattarono nel Ducato di Benevento, lasciando a Bojano, Isernia e Campobasso il controllo di un perimetro circondato dal Matese, parte del Biferno, il Trigno e il Volturno, fino ai confini di San Severo in Puglia. Il piccolo territorio oggi conosciuto è il profitto della fusione del Contado di Molise e la Contea di Loritello (XIII secolo), ma escludeva comunque ampie zone ora molisane come Agnone, Larino, Termoli e Venafro, nonché la costa e il tratto iniziale del Volturno; per un periodo storico perse la propria identità amministrativa (XIX secolo), ma non territoriale e culturale, e venne aggregato all'Abruzzo (1816). Nel 1963 venne ricostituita di nuovo come entità amministrativa, dopo la soppressione della regione Abruzzi e Molise, ma con un territorio diverso da quello del passato.
Termoli (Tèrmëlë in dialetto molisano) è un comune italiano di 33 000 abitanti della provincia di Campobasso in Molise. Termoli è situata lungo il litorale adriatico. Unico porto del Molise, è un centro peschereccio, turistico e industriale. Conserva il borgo medievale chiuso dentro le mura che lo separano dalla città moderna..
Il Molise (AFI: /moˈlize/) è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia meridionale di 298 067 abitanti, con capoluogo Campobasso. Nata nel 1963 per distaccamento della provincia di Campobasso dalla regione Abruzzi e Molise, istituita nel 1948, confina con l'Abruzzo e il Mare Adriatico a nord, con il Lazio a ovest, la Campania a sud e la Puglia a est; le province sono Campobasso e Isernia, quest'ultima istituita nel 1970 per distaccamento di 52 comuni dalla provincia di Campobasso. Il termine "Molise" proviene dai primi feudatari del Contado, che avevano il cognome "De Molisio", mentre altri sostengono che derivi dal comune di Molise. L'attuale territorio molisano era in gran parte compreso nell'antica regione Regio IV Samnium, ovvero il Sannio, ed era la culla dell'antica civiltà sannita. In epoca longobarda comincia a definirsi il primo nucleo di quello che diventerà in seguito il Contado di Molise, un territorio che soltanto in età moderna troverà una stabile autonomia rispetto alla confinante Terra di Lavoro e alla Capitanata. L'entità amministrativa contemporanea, ben diversa dal Contado originario che escludeva ampie zone, trae le proprie origini nella suddivisione del Regno delle Due Sicilie realizzata durante la dominazione napoleonica.
Il terremoto del Molise del 2002 è stato un sisma verificatosi tra il 31 ottobre e il 2 novembre 2002, con epicentro situato in provincia di Campobasso tra i comuni di San Giuliano di Puglia, Colletorto, Santa Croce di Magliano, Bonefro, Castellino del Biferno e Provvidenti. La scossa più violenta, alle 11.32 del 31 ottobre, ha avuto una magnitudo di 6,0 gradi della magnitudo momento, con effetti corrispondenti all'VIII-IX grado della scala Mercalli. Durante il terremoto crollò una scuola a San Giuliano di Puglia: morirono 27 bambini e una maestra. Le indagini giudiziarie, portate a compimento dal procuratore della Repubblica presso il tribunale di Larino, Nicola Magrone, e sfociate in un processo, hanno stabilito che il crollo della scuola era stato determinato da responsabilità umane: costruttori, progettisti, tecnico comunale e sindaco dell'epoca sono stati definitivamente condannati dalla corte di cassazione il 28 gennaio 2010. Altre due persone morirono in circostanze diverse in occasione del terremoto. Circa 100 furono i feriti e 3.000 gli sfollati in provincia di Campobasso. Anche nella provincia di Foggia ci furono numerosi sfollati e una decina di comuni riportarono danni di rilievo a edifici storici e abitazioni.
La Regio II Apulia et Calabria era una delle undici regioni augustee dell'Italia romana. Analogamente alle altre regioni augustee, la denominazione "Regio II Apulia et Calabria" è di origine recente e di ambito scolastico o accademico; il nome originario era semplicemente Regio II. Il suo territorio corrispondeva in effetti a quello dell'attuale regione Puglia, con l'aggiunta delle estreme propaggini nord-orientali dell'odierna Basilicata e di alcuni settori dell'Appennino campano.
La provincia di Campobasso (Pruvinc 'e Cambuasch, IPA: /pru'wintʃ e kambu'wa:ʃ/ in molisano, Pokrajina Campobasso in croato, Provinca e Kampobasos in arbereshe) è una provincia italiana del Molise di 217 155 abitanti che si estende su una superficie di 2.909 km² e comprende 84 comuni, il che ne fa la provincia molisana col maggior numero di comuni. Il capoluogo è Campobasso e la sede istituzionale è in Palazzo Magno. Affacciata a nord-est sul mar Adriatico, confina a nord con l'Abruzzo (provincia di Chieti), a sud-est con la Puglia (provincia di Foggia), a sud con la Campania (province di Benevento e di Caserta), a ovest con la provincia di Isernia. La provincia di Campobasso usa un emblema atipico rispetto a quelli delle altre province, privo di corona, non inquadrato all'interno di uno scudo o altra forma geometrica, e riprodotto su un gonfalone rosso. Gli elementi di tale arme, le spighe di grano e la stella a 8 punte, sono derivati dall'antica provincia di Contado di Molise.
In epoca romana Larinum (oggi Larino) era un fiorente insediamento abitativo, di ampie dimensioni e di antica origine, ubicato sulle colline dell'entroterra molisano, a circa 400 m di altitudine, non molto distante (circa 26 km) dalla costa del mare Adriatico, di notevole importanza proprio grazie alla nevralgica collocazione geografica: si estendeva infatti su un'ampia area, fertile e pianeggiante (l'attuale Piana San Leonardo), in posizione strategica, perché sovrastante il fondovalle ed il basso corso del fiume Biferno, ed era anche un importante nodo stradale, perché situato alla convergenza di importanti assi viarii, che gli consentivano proficui scambi commerciali.Questa particolare fisionomia geografica, associata al clima favorevole ed alla fertilità del terreno, di facile lavorazione, spiegano la prosperità e lo sviluppo economico di Larino, raggiunti già a partire dal III secolo a.C. che le consentirono di svolgere un importante ruolo commerciale, preminente rispetto agli altri centri della zona, facendosi terra di frontiera e crocevia di culture, tra la fascia costiera adriatica e l'area interna del Sannio, restando per questo sempre aperta agli influssi di svariati ambienti culturali, come conferma la documentazione archeologica, testimonianza dell'esistenza di una città ricca e popolosa già in epoca anteriore alle guerre annibaliche.
I Frentani erano un antico popolo italico di lingua osca insediato sulla regione costiera adriatica centrale, tra le foci dei fiumi Sangro e Fortore, strettamente affine ai Sanniti, negli attuali Abruzzo sud-orientale e nel basso Molise. Entrati in conflitto con la Repubblica romana alla fine del IV secolo a.C., presto furono indotti dall'evidente supremazia dell'esercito romano a unirsi in alleanza con Roma, accettando una condizione di chiara subordinazione. Conservarono a lungo un certo margine di autonomia interna fino a quando, nel I secolo a.C., l'estensione a tutti gli Italici della cittadinanza romana, decisa in seguito alla Guerra sociale alla quale avevano preso parte anche i Frentani, accelerò il processo di romanizzazione del popolo, che fu rapidamente inquadrato nelle strutture politico-culturali di Roma.