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Sofocle, figlio di Sofilo del demo di Colono Ippio (in greco antico: Σοφοκλῆς, Sophoklês, pronuncia: [so.pʰo.klɛ̂ːs]; Colono, 496 a.C. – Atene, 406 a.C.), è stato un drammaturgo greco antico. È considerato, insieme ad Eschilo ed Euripide, uno dei maggiori poeti tragici dell'antica Grecia.
Paola Mannoni (Bologna, 1º maggio 1940) è un'attrice e doppiatrice italiana, attiva in teatro, cinema e televisione dagli anni sessanta. I registi teatrali cui ha legato maggiormente il suo nome sono Luca Ronconi, Tino Schirinzi (con il Teatro Stabile di Bolzano) e Giancarlo Sbragia (per "Gli Associati").Nella stagione 1983-1984 ha ottenuto il Premio Ubu per Le Trachinie di Sofocle.
Il Centauro Nesso (in greco antico: Νέσσος, Néssos), figlio di Issione e di Nefele è una delle figure mitologiche del ciclo di Ercole o Eracle (Ηρακλῆς). Nesso viveva sulle rive del fiume Eveno e usava traghettare i viaggiatori sull'altra sponda. Un giorno Eracle si trovò a passare il fiume assieme alla sua seconda moglie Deianira. Nesso si rifiutò di traghettare i due nello stesso momento, cosicché Eracle guadò il fiume da solo. Quando Nesso si trovò ad avere in groppa la sola Deianira, tentò di rapirla dandosi alla fuga, ma fu ucciso da una freccia di Eracle. Nell'agonia, Nesso rivelò a Deianira che se ella avesse raccolto il suo sangue e ne avesse intriso una veste avrebbe potuto contare sull'amore eterno di Eracle: infatti ogni volta che Eracle avesse mostrato interesse verso un'altra donna sarebbe bastato che l'uomo indossasse quella veste per ritornare devoto a Deianira; l'imprudente donna seguì il consiglio. A distanza di anni, dopo la vittoriosa spedizione contro Ecalia, il vincitore Eracle che portava con sé la bella Iole, figlia del defunto re di Ecalia, si fermò a qualche distanza da Trachis e inviò Lica, un suo compagno, alla moglie Deianira per prendere una veste bianca per sacrificare. Lica raccontò tutto a Deianira, e questa, temendo la bellezza di Iole, consegnò a Lica la tunica di Nesso. Appena Eracle la indossò fu colto da terribili dolori, in quanto il sangue del centauro era contaminato dal veleno della freccia che lo aveva ucciso, intinta anni prima nel sangue dell'Idra di Lerna. Eracle, impazzito dal dolore, uccise Lica e ordinò di costruire una pira funebre su cui si fece bruciare. Deianira, impazzita per il rimorso, si impiccò.
Ercole sul monte Eta (in latino Hercules Oetaeus) è una tragedia di Lucio Anneo Seneca. Modello principale sono le Trachinie di Sofocle. L'effettiva paternità senecana di questa tragedia è tuttavia ancora incerta e dibattuta.
Elettra (Ἠλέκτρα, Eléktra) è una tragedia di Sofocle. La data di rappresentazione è incerta, ma alcune somiglianze stilistiche con il Filottete (409 a.C.) suggeriscono una datazione avanzata, all'incirca negli stessi anni in cui venne rappresentata l'omonima tragedia di Euripide.
Edipo re (in greco antico: Οἰδίπoυς τύραννoς, Oidípūs týrannos) è una tragedia di Sofocle, ritenuta il suo capolavoro nonché il più paradigmatico esempio dei meccanismi della tragedia greca. La data esatta di rappresentazione è ignota ma si ipotizza che possa collocarsi al centro dell'attività artistica del tragediografo (430-420 a.C. circa).
Edipo a Colono (in greco antico: Oἰδίπoυς ἐπὶ Κολωνῷ, Oidìpus epì Kolōnō) è una tragedia scritta da Sofocle e rappresentata postuma nel 401 a.C. L'opera viene a volte indicata anche come Edipo coloneo o Edipo secondo, in quanto costituisce la prosecuzione della vicenda raccontata dallo stesso Sofocle nell’Edipo re. La storia collettiva della famiglia di Edipo viene chiamata saga dei Labdacidi.
Antigone (in greco antico: , Antig n ) una tragedia di Sofocle, rappresentata per la prima volta ad Atene alle Grandi Dionisie del 442 a.C.L'opera appartiene al ciclo di drammi tebani ispirati alla drammatica sorte di Edipo, re di Tebe, e dei suoi discendenti. Altre due tragedie di Sofocle, l'Edipo re e l'Edipo a Colono, descrivono gli eventi precedenti, bench siano state scritte anni dopo.
Aiace (in greco antico: Αἴας, Áias) è una tragedia di Sofocle. Non ci sono dati certi sulla sua prima rappresentazione, ma si ritiene che sia avvenuta intorno al 445 a.C.