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La fiaba è una narrazione originaria della tradizione popolare, caratterizzata da racconti medio-brevi e centrati su avvenimenti e personaggi fantastici (fate, orchi, giganti e così via) coinvolti in storie con a volte un sottinteso intento formativo o di crescita morale. Nonostante la tendenza generalizzata a considerare la fiaba e la favola come la stessa cosa ed i due termini sinonimi, si tratta invece di generi ben distinti: la favola è un componimento estremamente corto (della durata di poche righe) con protagonisti in genere animali dal comportamento antropomorfizzato o esseri inanimati, la trama è condensata in avvenimenti semplici e veloci, ed infine l'intento allegorico e morale è molto esplicito, a volte indicato dall'autore stesso come postilla al testo; ma ancor più importante di tutto ciò, la discriminante principale fra favola e fiaba è la presenza o meno dell'elemento fantastico e magico, caratteristica peculiare della fiaba e completamente assente nella favola, basata invece su canoni realistici. È diffusa l'opinione per cui le fiabe siano tradizionalmente pensate per intrattenere i bambini, ma non è del tutto corretto: esse venivano narrate anche mentre si svolgevano lavori comuni, per esempio filatura, lavori fatti di gesti sapienti, ma in qualche modo automatici, che non impegnavano particolarmente la mente. Erano per lo più lavori femminili, ed è anche per questo che la maggior parte dei narratori è femminile; oltre al fatto che alle donne era attribuito il compito di cura e intrattenimento dei bambini. Le fiabe tutto sommato erano un piacevole intrattenimento per chiunque, e "davanti al fuoco" erano gradite sia agli adulti che ai bambini di entrambi i sessi. In Europa esiste una lunga tradizione orale legata alle fiabe, che riveste un grande interesse per la scienza etnoantropologica. Inoltre, diversi autori hanno raccolto fiabe tradizionali o creato nuove fiabe riprendendo creativamente gli stilemi delle fiabe tradizionali. Fra i trascrittori di fiabe più noti della tradizione europea si possono citare Giambattista Basile, il primo a utilizzare la fiaba come forma di espressione popolare, Charles Perrault (Francia), i fratelli Grimm (Germania) e Giuseppe Pitrè (Italia), e i più recenti Italo Calvino (Italia), William Butler Yeats (Irlanda) e Aleksandr Afanas'ev (Russia). Fra gli inventori di fiabe più celebri ci sono invece il danese Hans Christian Andersen, l'italiano Carlo Collodi (inventore di Pinocchio), i britannici James Matthew Barrie (Peter Pan), Lewis Carroll (con l'opera Alice nel Paese delle Meraviglie) e Kenneth Grahame (con i racconti Il drago riluttante e Il vento tra i salici), lo statunitense Frank Lyman Baum (autore del Meraviglioso mago di Oz) e ancora Gianni Rodari ed Emilio Salgari con le loro storie per ragazzi. Tra le fiabe più popolari troviamo Cappuccetto Rosso, Cenerentola e Pollicino.
Hans Christian Andersen (pronuncia danese [ˈhans ˈkʰʁæsd̥jan ˈɑnɐsn̩] ; Odense, 2 aprile 1805 – Copenaghen, 4 agosto 1875) è stato uno scrittore e poeta danese, celebre soprattutto per le sue fiabe. Tra le sue opere più note vi sono La principessa sul pisello (1835), Mignolina (1835), La sirenetta (1837), I vestiti nuovi dell'imperatore (1837), Il soldatino di stagno (1838), Il brutto anatroccolo (1843), La regina delle nevi (1844) e La piccola fiammiferaia (1848).
Fables è una serie di fumetti pubblicata dalla Vertigo, divisione editoriale della DC Comics, creata e scritta da Bill Willingham. Essa prende luogo in una continuity propria che è slacciata da quella più grande della DC Comics. La serie tratta di vari personaggi appartenenti alle fiabe e al folklore che sono stati costretti ad abbandonare le loro terre natie da un misterioso nemico conosciuto come l'Avversario. Essi viaggiano fino al nostro mondo e formano una comunità clandestina a New York nota come Favolandia. I personaggi delle favole con un aspetto non-umano devono vivere nella "Farm", sita nella parte settentrionale di New York. Willingham ha reinterpretato molti dei personaggi, fatto reso evidente dal divorzio tra Biancaneve e il Principe Azzurro dovuto all'infedeltà da parte di quest'ultimo (che poi, coerentemente con la sua fama, ha "salvato" e sposato altre fanciulle, la Bella Addormentata e Cenerentola, dalle quali ha ancora divorziato). La prima invece, all'inizio della serie, è vicesindaco di Favolandia. Un altro protagonista è Luca Wolf (il lupo cattivo delle fiabe), che ha avuto il condono sui passati crimini (come tutti i personaggi, d'altro canto) e, avendo guadagnato la capacità di assumere un aspetto umano dopo l'esodo dal mondo delle Favole grazie ad un intervento di Biancaneve, per il suo (apparente) cinismo e conoscenza delle "cose del mondo", è stato chiamato a rivestire il ruolo di sceriffo a Favolandia fino dall'inizio della serie. I primi archi narrativi sono di generi differenti: il primo è un giallo, il successivo un thriller cospirativo, e l'altro una storia che narra di criminali. Recentemente Willingham ha collegato esplicitamente la sua serie ad una posizione politica pro-Israele, dichiarando "Politicamente, sono fanaticamente pro-Israele e ciò, sotto forma di metafora, era voluto dall'inizio.".Diversi disegnatori hanno lavorato su questo titolo. Le copertine sono realizzate da James Jean. La gran parte dei disegni è firmata da Mark Buckingham, al quale, stando a quanto si dice, verranno date le redini della storia in caso Willingham fosse incapace di continuare la storia. Gli altri artisti sono: Bryan Talbot, Lan Medina, Philip Craig Russell e Linda Medley. Il luglio del 2006 ha visto il debutto di una serie spin-off, Jack of Fables, incentrato su Jack Horner. La serie è stata scritta da Willingham insieme all'ex autore di Clockwork Storybook, Matthew Sturges. Le 1001 notti di neve (1001 Nights of Snowfall) è un prequel di Fables scritto da Willingham. È stato pubblicato il 18 ottobre 2006.
Le Fiabe Sonore sono una serie di fiabe pre-registrate, pubblicata dalla Fratelli Fabbri Editori dal 12 dicembre 1966 al dicembre 1970, su dischi a 45 giri e successivamente riedita in diversi formati. Le fiabe erano corredate da albi di grande formato, illustrati da diversi pittori (es. Pikka, Una, Ferri, Max e Sergio, che aveva curato l'edizione del Pinocchio di Carlo Collodi pubblicato dalla Fratelli Fabbri Editori nel 1965) ed erano sceneggiate, narrate da Silverio Pisu, con la collaborazione di altri attori professionisti tra cui Ugo Bologna per le prime venticinque fiabe, Sante Calogero, Pupo De Luca e Isa Di Marzio per le successive. Le musiche originali vennero commissionate al compositore, pianista e cantante Vittorio Paltrinieri,(Benemerenza Civica Ambrogino d’Oro 2012 ) che le compose, le orchestrò, le cantò e fece anche tutte le voci dei cori. Ha suonato in due fiabe sonore della serie "I cuccioli" il jazzista belga Toots Thielemans.
Tutte le fiabe (definita “enciclopedia della fantasia a fascicoli settimanali”) è una celebre serie di fiabe pubblicata in fascicoli settimanali dalla Fratelli Fabbri Editori tra il 1962 e il 1965. Raccoglie - e illustra in modo mirabile - le fiabe più celebri e più belle di tutto il mondo, così come i principali racconti e leggende.
Jacob Ludwig Grimm (Hanau, 4 gennaio 1785 – Berlino, 20 settembre 1863) e Wilhelm Karl Grimm (Hanau, 24 febbraio 1786 – Berlino, 16 dicembre 1859), meglio noti come i fratelli Grimm, furono due linguisti e filologi tedeschi, ricordati come gli "iniziatori" della germanistica. Al di fuori della Germania sono conosciuti per aver raccolto e rielaborato le fiabe della tradizione popolare tedesca nelle opere Fiabe del focolare (Kinder- und Hausmärchen, 1812-1822) e Saghe germaniche (Deutsche Sagen, 1816-1818). Fra le fiabe più celebri da loro pubblicate vi sono classici del genere come Hänsel e Gretel, Cenerentola, Il principe ranocchio, Cappuccetto Rosso e Biancaneve.
Cappuccetto Rosso è una delle fiabe europee più popolari al mondo, di cui esistono numerose varianti. Le versioni scritte più note sono quella di Perrault (col titolo Le Petit Chaperon Rouge) del 1697 e quella dei fratelli Grimm (Rotkäppchen) del 1857. Nel sistema di classificazione ATU è indicata come numero ATU 333.