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Il tempio di Salomone (ebraico: מקדש שלמה, Beit HaMikdash, anche primo tempio di Gerusalemme) fu, secondo il Tanakh, il primo tempio di Gerusalemme ebraico. Costituì il punto focale della religione e fu il luogo dei sacrifici. Secondo le fonti rabbiniche della Torah Orale s'iniziò a costruire il Tempio nel 967 a.C., che fu terminato nel 960 a.C., e venne poi distrutto 410 anni dopo. Dopo l'esilio babilonese i Giudei ricostruirono il tempio di Gerusalemme: questa ricostruzione prese il nome di Secondo Tempio.
Salomone (in ebraico: שְׁלֹמֹה, moderno Šəlomo o Šlomo, antico Šəlōmōh; in arabo: سليمان Sulaymān; in greco: Σαλωμών o Σολομών; in latino: Salomon; Gerusalemme, 1011 a.C. ca – Gerusalemme, 931 a.C. ca) è stato, secondo la Bibbia, il terzo re d'Israele, successore e figlio di Davide. Il suo regno è datato circa dal 970 al 930 a.C. e fu l'ultimo dei re del regno unificato di Giuda e Israele. Secondo il racconto biblico era figlio di Davide e Betsabea, che era stata moglie di Uria l'Ittita. Gli succedette il figlio Roboamo, che Salomone aveva avuto dalla moglie ammonita Naama, ma solo sul regno di Giuda. Il suo regno viene considerato dagli ebrei come un'età ideale, simile a quella del periodo augusteo a Roma. La sua saggezza, descritta nella Bibbia, è considerata proverbiale. Durante la sua reggenza venne costruito il tempio di Salomone, che divenne leggendario per le sue molteplici valenze simboliche. Particolari su vita, opere e saggezza di Salomone sono narrati anche nel Kebra Nagast (testo etiope redatto tra il IV e il VI secolo d.C., ma nella sua versione definitiva nel XII secolo).
L'anello di Re Salomone è un libro scritto dall'etologo austriaco Konrad Lorenz. La scelta del titolo richiama alla leggenda secondo la quale Re Salomone avesse un anello che gli permetteva di parlare con gli animali e capirne il linguaggio. Il libro tratta appunto del linguaggio degli animali e di come comunichino attraverso il loro comportamento. È stata la prima opera a renderlo noto tra gli scienziati e il grande pubblico. Lo stile divulgativo, ricco di commenti e considerazioni personali, ha garantito il successo dell'opera tra il pubblico generale. Per lo stesso motivo taluni biologi lo accusarono di essere troppo antropomorfista. Infatti Lorenz trova spesso analogie tra il comportamento animale e quello umano, riconducendoli a una radice atavica comune. Riferendosi agli animali di cui tratta, preferisce usare termini come fidanzarsi piuttosto che accoppiarsi; tuttavia già dalla premessa del libro chiarisce di non voler conferire agli animali caratteristiche che non hanno e dichiara: Il libro è ricco di esperimenti comportamentali che l'autore ha condotto durante tutti i suoi studi su uccelli (in particolare taccole e oche selvatiche), mammiferi e pesci, descrivendone i procedimenti con notevole meticolosità e precisione, tanto da far riconsiderare la sua "poca obiettività" e farlo riconoscere dal mondo scientifico odierno come il padre dell'etologia. I capitoli del libro: Quando gli animali combinano guai Una cosa che non fa danni: l'acquario Due predatori nell'acquario Sangue di pesce Le mie perenni compagne L'anello di Re Salomone L'ochetta Martina Non comprate fringuelli! Pietà per gli animali Armi e morale La fedeltà non è un miraggio Quando gli animali ci fanno ridere Costumi dei cani Consigli per la scelta di un cane Gatto falso, cane bugiardo Pace domestica L'animale con la coscienza Canicola
La Chiave di Salomone o Clavis Salomonis è un testo di magia indebitamente attribuito al Re Salomone. Non va confuso con la Piccola Chiave di Salomone, un testo successivo. Spiega dettagliatamente quando, come, dove è meglio evocare i 72 principi infernali.