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Papa Pio VII, in latino: Pius PP. VII, al secolo Barnaba Niccolò Maria Luigi (in religione Gregorio) Chiaramonti (Cesena, 14 agosto 1742 – Roma, 20 agosto 1823), è stato il 251º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dall'anno 1800 alla morte; apparteneva all'ordine benedettino.
Papa Pio VI (in latino: Pius PP. VI, nato Giovanni Angelico o Giannangelo Braschi; Cesena, 25 dicembre 1717 Valence-sur-Rh ne, 29 agosto 1799) stato il 250 vescovo di Roma (249 successore di Pietro) e papa della Chiesa cattolica dal 15 febbraio 1775 alla morte.
Papa Pio IX (in latino: Pius PP. IX, nato Giovanni Maria Battista Pietro Pellegrino Isidoro Mastai Ferretti; Senigallia, 13 maggio 1792 – Roma, 7 febbraio 1878) è stato il 255º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 1846 al 1878 e 163º e ultimo sovrano dello Stato Pontificio dal 1846 al 1870. Il suo pontificato, di 31 anni, 7 mesi e 23 giorni, rimane il più lungo della storia della Chiesa cattolica dopo quello di san Pietro. Fu terziario francescano ed è stato proclamato beato nel 2000.
Papa Leone X, nato Giovanni di Lorenzo de' Medici (Firenze, 11 dicembre 1475 – Roma, 1º dicembre 1521), è stato il 217º papa della Chiesa cattolica dal 1513 alla sua morte. Giovanni era il secondogenito di Lorenzo de' Medici e Clarice Orsini e portò alla corte pontificia lo splendore e i fasti tipici della cultura delle corti rinascimentali. Fu l'ultimo papa a essere semplice diacono al momento dell'elezione.
Monarchia asburgica è un termine storiografico convenzionale per designare l'insieme degli Stati governati dal ramo austriaco della Casa d'Asburgo e poi dalla Casa d'Asburgo-Lorena, sia interni che esterni al Sacro Romano Impero. Diversamente dalla corona imperiale – che era assegnata tramite elezione, venendo cinta dal capo del casato asburgico quasi ininterrottamente dal 1438 alla fine dell'Impero nel 1806 – la sovranità sugli Stati che componevano la monarchia asburgica si trasmetteva per via ereditaria. Spesso ci si riferisce a tale entità utilizzando la sineddoche Austria, poiché l'Arciducato d'Austria e la sua capitale Vienna ne rappresentavano il centro politico. La monarchia si sviluppò dalle terre ereditarie degli Asburgo (per lo più le moderne Austria e Slovenia), accumulate dal 1278. La monarchia crebbe nel 1526, quando l'arciduca Ferdinando, il fratello minore di Carlo V, fu eletto re di Boemia e di Ungheria a seguito della morte di Luigi II, il re di questi due Paesi, caduto in battaglia contro i turchi alla battaglia di Mohács. Da quel momento la monarchia crebbe fino al livello in cui poteva governare su più di mezza Europa, costituendo così uno dei più lampanti esempi di monarchia composita, ossia monarchia costituita da territori tra loro non contigui territorialmente. Nel 1804 l'imperatore Francesco II, presagendo il prossimo scioglimento del Sacro Romano Impero, per non perdere il titolo di imperatore fuse gli Stati della monarchia asburgica nell'Impero austriaco, che nel 1867 si trasformò nell'Impero austro-ungarico, caduto nel 1919.
Leopoldo II d'Asburgo-Lorena (Vienna, 5 maggio 1747 – Vienna, 1º marzo 1792) è stato Granduca di Toscana con il nome di Pietro Leopoldo I di Toscana dal 1765 al 1790 e imperatore del Sacro Romano Impero e re d'Ungheria e Boemia dal 1790 al 1792. Figlio dell'imperatore Francesco I e di sua moglie Maria Teresa d'Austria, fu fratello della celebre Maria Antonietta, regina di Francia, e di Maria Carolina, regina di Napoli. Leopoldo, succeduto al fratello Giuseppe II, fu un moderato proponente dell'assolutismo illuminato e propugnatore del Codice leopoldino, legge che portò il Granducato di Toscana ad essere il primo Stato nella storia ad abolire formalmente la pena di morte.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.