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Lettera sulla tolleranza o Epistola sulla tolleranza (A Letter Concerning Toleration) è un saggio di John Locke, scritto nel 1685 nei Paesi Bassi, originariamente pubblicato nel 1689, in latino e immediatamente tradotto in altre lingue. Le opere di Locke apparivano in un periodo in cui si temeva che il Cattolicesimo potesse prendere il sopravvento in Inghilterra, e rispondeva ai problemi religiosi e di governo dell'epoca proponendo la tolleranza religiosa. Questa lettera è indirizzata ad un anonimo "Honored Sir": egli era, in realtà, un amico di Locke, Philipp van Limborch, che la pubblicò senza che Locke ne fosse a conoscenza. Lo stesso Locke, comunque, non ne riconobbe mai ufficialmente la paternità. La Lettera sulla Tolleranza è presto diventata una pietra miliare nel dibattito sulla libertà religiosa e di pensiero in Europa.
Una lettera (dal latino litterae -arum) o missiva è una comunicazione scritta fatta pervenire ad una o più persone interessate, in un determinato contesto o rapporto o per raccontare fatti avvenuti recentemente. Una lettera scritta in forma letteraria come lettera aperta si dice epistola e un libro formato da una raccolta di lettere si chiama epistolario.
Le lettere di Berlicche (titolo originale The Screwtape Letters), pubblicato a Londra nel 1942 dallo scrittore Clive Staples Lewis, ma originariamente apparso sulle pagine del quotidiano The Guardian, è un racconto satirico in forma epistolare in cui un diavolo anziano, “sua potente Abissale Sublimità il Sottosegretario Berlicche”, istruisce suo nipote Malacoda, un giovane diavolo apprendista tentatore. Noi non vediamo le lettere di Malacoda a Berlicche, ma il loro contenuto può essere dedotto dalle risposte di Berlicche, il quale consiglia Malacoda su come assicurare la dannazione dell'anima di un giovane essere umano a lui assegnato, indicato come il “paziente”, di fronte al Nemico (Dio).
La lettera scarlatta (The Scarlet Letter), pubblicato nel 1850, è un classico della letteratura statunitense scritto da Nathaniel Hawthorne. Ambientato nella Nuova Inghilterra puritana e retrograda del XVII secolo, il romanzo racconta la storia di Hester Prynne che, dopo aver commesso adulterio, ha una figlia di cui si rifiuta di rivelare il padre, lottando per crearsi una nuova vita di pentimento e dignità. Nell'insieme Hawthorne esplora i temi della grazia, della legalità e della colpa. La lettera scarlatta è incorniciata da un'introduzione (chiamata "La dogana") nella quale lo scrittore, un alter ego di Hawthorne, finge di aver trovato documenti e carte che raccontano la storia di Prynne e ne provano l'autenticità. Il narratore sostiene anche che quando toccò la lettera ricamata (trovata assieme alle carte) aveva provato "un calore bruciante... come se la lettera non fosse di panno scarlatto, ma di ferro arroventato fino a diventare rosso". In precedenza Hawthorne aveva lavorato nella Dogana di Salem per lungo tempo, perdendo il proprio lavoro a causa di un cambiamento dell'amministrazione politica.