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Guelfi e ghibellini erano le due fazioni contrapposte nella politica italiana del Basso Medioevo, in particolare dal XII secolo sino alla nascita delle Signorie nel XIV secolo. Le origini dei nomi risalgono alla lotta per la corona imperiale dopo la morte dell'imperatore Enrico V, avvenuta nel 1125, fra le casate bavaresi e sassoni dei Welfen, da cui la parola «guelfo», con quella sveva degli Hohenstaufen, signori del castello di Waiblingen, anticamente Wibeling, da cui la parola «ghibellino». Successivamente – dato che la casata sveva acquistò la corona imperiale e, con Federico I Hohenstaufen, cercò di consolidare il proprio potere nel Regno d'Italia – in questo ambito politico la lotta passò a designare chi appoggiava l'impero (ghibellini) e chi lo contrastava sostenendo il papato (guelfi). Nei castelli del tempo i merli delle mura erano guelfi se squadrati e ghibellini se a coda di rondine.
Gianni Schicchi de' Cavalcanti (... – prima del febbraio 1280) è stato un cavaliere medievale italiano, personaggio storico fiorentino del Duecento, citato anche da Dante Alighieri tra i personaggi dell'Inferno. Era un cavaliere e non si conoscono molte notizie storiche circa la sua figura, ma a partire dalla citazione dantesca i successivi commentatori hanno ritratto una sua biografia che in larga parte ricalca il passo dell'Inferno (XXX, vv. 32-33 e 42-45). Nella bolgia dei falsari egli è condannato per la "falsificazione di persona" cioè per aver imbrogliato gli altri prendendo il posto di Buoso Donati il Vecchio. La questione raccontata ampiamente dai chiosatori, seppur con qualche differenza ma sostanzialmente uguale, è che questo Schicchi fosse famoso per le imitazioni delle persone e che quando morì il ricchissimo vedovo e senza figli Buoso, egli, su richiesta dell'amico Simone Donati, nipote di Buoso, si intrufolò nel letto del defunto poco dopo la sua scomparsa e chiamato un notaio dettò testamento a favore di Simone, che venne puntualmente ratificato. Per sé pare che si facesse intitolare solo una giumenta (citata da Dante) che è un indice del carattere burlesco e da novella dell'accaduto. A partire da questa storia, e con caratteri stilistici decisamente più lievi e ameni, Giacomo Puccini compose l'opera comica Gianni Schicchi, rappresentata nel 1918. Altra opera teatrale famosa è la commedia Gianni Schicchi di Gildo Passini che debuttò con successo a Milano nel 1922 al teatro Olympia, messo in scena dalla Compagnia Talli-Melato-Betrone.
Brunetto Latini (Firenze, 1220 circa – 1294 o 1295) è stato uno scrittore, poeta, politico e notaio italiano, autore di opere in volgare italiano e francese.
La battaglia di Montaperti fu combattuta a Montaperti, pochi chilometri a sud-est di Siena, il 4 settembre 1260, tra le truppe ghibelline capeggiate da Siena e quelle guelfe capeggiate da Firenze. La vittoria dei Senesi e dei loro alleati segnò il dominio della fazione ghibellina sulla Toscana, con ripercussioni anche sui precari equilibri del resto d'Italia e d'Europa segnando di fatto il ruolo predominante della Repubblica di Siena sullo scenario politico ed economico dell'epoca.