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Il teff o tef (Eragrostis tef), in amarico ጤፍ ṭēff, in tigrino ጣፍ ṭāff, è un cereale proprio dell'Etiopia e dell'Eritrea, dove viene coltivato e costituisce una parte importante dell’alimentazione locale. Il termine tef deriva dalla radice della lingua amarica t.ff, e significa "perduto" in rappresentanza dell’estrema facilità con cui è possibile perdere il seme finissimo da esso prodotto.
Il qāt (Catha edulis, famiglia delle Celastraceae; in inglese: khat, in arabo: قات che significa arbusto), è una pianta originaria delle regioni orientali dell'Africa (originaria dell'Etiopia), ma assai diffusa nella penisola Arabica. Le foglie di questa pianta contengono un alcaloide dall'azione stimolante, che causa stati di eccitazione e di euforia, e che provoca forme di dipendenza. Nel 1980 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato il qat tra le droghe. La sua coltivazione e il suo uso sono molto diffusi nel territorio dello Yemen.
La caffeicoltura in Etiopia è una tradizione consolidata e di lunga data; il paese è difatti la patria di nascita della Coffea arabica, la pianta originaria del caffè. Da qui, precisamente dal territorio di "Kaffa", poi si diffuse in tutto il mondo. Attualmente la nazione rappresenta circa il 3% del mercato caffeicolo globale. La coltivazione gioca un ruolo di notevole importanza nell'economia dell'Etiopia; quasi il 60% dei redditi in valuta pregiata straniera proviene direttamente dall'industria del caffè, con più di 15 milioni di persone occupate le quali si affidano interamente ad alcuni aspetti della sua produzione per trarne il necessario sostentamento. Nel 2006 l'export dei chicchi di caffè ha portato 350 milioni di dollari nelle casse dello Stato, equivalenti al 34% dell'intera esportazione annuale.