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Il fiorino è una moneta d'oro di circa 3,537 grammi a 24 carati coniata per la prima volta nel 1252 a Firenze, grazie al podestà d'origine Bresciana Filippo Ugoni. Il nome deriva dal fior di giglio rappresentato al dritto della moneta.Nel XIII secolo e fino al rinascimento il fiorino, grazie alla crescente potenza bancaria di Firenze, divenne la moneta di scambio preferita in Europa alla pari del Ducato Veneziano che erano una sorta di euro dell'epoca.
Lo stemma della città di Roma è costituito da uno scudo gotico di color porpora su cui è presente in alto a sinistra (destra araldica) una croce greca seguita dal motto S.P.Q.R. posto in diagonale a scalare, entrambi gli elementi sono di color oro, lo scudo è timbrato da una corona di otto fioroni d'oro, cinque dei quali visibili.
Il solido era una moneta d'oro coniata nell'Impero romano: fu introdotta da Costantino I nel 309/310 e usata in tutto l'Impero Romano d'Oriente fino al X secolo. La moneta sostituì l'aureo come principale moneta d'oro dell'Impero Romano. Il nome «solido» era stato utilizzato in precedenza da Diocleziano (284-305) per una moneta d'oro da lui introdotta, che era differente dal solido di Costantino. La moneta veniva emessa ad un valore teorico di 1/72 di libbra romana (circa 4,5 grammi). I solidi erano più larghi e sottili degli aurei, ad eccezione di alcune emissioni dell'Impero Bizantino, più simili all'aureo. Il peso e la finezza del solido rimasero relativamente costanti per tutto il periodo della sua produzione, con poche eccezioni. Vennero prodotte anche delle frazioni del solido, chiamate semisse (mezzo solido) e tremisse (un terzo di solido). I termini "soldo", "soldato", "assoldare", oggi nell'uso corrente della lingua italiana, così come l'inglese "soldier" ed il tedesco e francese "Soldat", derivano proprio dal termine "solidus".
Nella sua storia, la città di Firenze conobbe periodi in cui la sua forma di governo fu quella di una Repubblica. La repubblica era governata da un consiglio noto come Signoria. La signoria era scelta dal gonfaloniere (sovrano titolare della città), eletto ogni due mesi dai membri delle corporazioni fiorentine.Durante il XII e il XIII secolo il potere economico e politico della città crebbe costantemente, in questo periodo le famiglie mercantili della Repubblica riuscirono a ottenere anche i monopoli bancari papali e divennero esattori delle tasse per il papa in tutta Europa. Poco prima della metà del XIV secolo, Firenze era diventata una metropoli, rendendola una delle più grandi città d'Europa.La famiglia Medici ottenne il governo della città nel 1434 sotto Cosimo de' Medici. I Medici mantennero il controllo di Firenze fino al 1494, poi Giovanni di Lorenzo de' Medici riconquistò la repubblica nel 1512. Papa Clemente VII, lui stesso un Medici, nominò il suo parente Alessandro de' Medici primo "Duca di Firenze", trasformando così la Repubblica in una monarchia ereditaria.
Dalla seconda metà dell'VIII secolo con la riforma monetaria di Carlo Magno riprende la monetazione in Europa occidentale. Anche se la diffusione è inizialmente limitata, gradualmente con il seppur limitato aumento degli scambi l'uso della moneta si affianca al baratto che, dopo il crollo dell'Impero romano, era tornato ad essere il principale mezzo di scambio. Gradualmente le monete si diffondono e si parla in questo contesto di monetazione medievale. La data del passaggio dalla monetazione medievale a quella moderna non è condivisa da tutti gli studiosi. In genere è fissata tra l'inizio del XV secolo e la metà del XVI. Qui sono elencate e brevemente illustrate le monete italiane medievali. Per le monete del periodo successivo vedi Monete italiane moderne
Nel XVIII secolo la necessità di una semplificazione e razionalizzazione dei sistemi di pagamento e la spinta dell'Illuminismo porta, tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX, ad un radicale cambiamento della monetazione in tutti i paesi europei. Le zecche progressivamente migliorano il processo di monetazione: i migliori macchinari permettono la coniazione di monete di maggior spessore, più regolari e tecnicamente omogenee. Inoltre si cerca di semplificare la monetazione nel suo complesso. Anche in Italia c'è il graduale superamento delle vecchie monete ed ogni stato cerca di razionalizzazione, il proprio sistema monetario. Si parla di monetazione contemporanea. Qui sono elencate e brevemente illustrate le monete italiane contemporane precedenti all'Unità nazionale. Per le monete italiane precedenti vedi Monete italiane moderne e per quelle successive vedi Monete del Regno d'Italia.
Cesare Beccaria Bonesana, marchese di Gualdrasco e di Villareggio (Milano, 15 marzo 1738 Milano, 28 novembre 1794), stato un giurista, filosofo, economista e letterato italiano considerato tra i massimi esponenti dell'Illuminismo italiano, figura di spicco della scuola illuministica milanese. La sua opera principale, il trattato Dei delitti e delle pene, in cui viene condotta un'analisi politica e giuridica contro la pena di morte e la tortura sulla base del razionalismo e del pragmatismo di stampo utilitarista, tra i testi pi influenti della storia del diritto penale ed ispir tra gli altri il codice penale voluto dal granduca Pietro Leopoldo di Toscana, ed i Padri fondatori degli Stati Uniti d'America nella stesura di parte della costituzione statunitense. Nonno materno di Alessandro Manzoni, Cesare Beccaria considerato inoltre come uno dei padri fondatori della teoria classica del diritto penale e della criminologia di scuola liberale.