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Il Museo delle armi Luigi Marzoli, che si trova nel Mastio Visconteo del Castello di Brescia, espone raccolte di armi antiche d'Europa. Questa raccolta è il frutto del lascito testamentario del 26 gennaio 1965, con cui l'imprenditore Luigi Marzoli di Palazzolo sull'Oglio legò al comune di Brescia la propria collezione privata di armi antiche, raccolte in un cinquantennio di ricerche. La collezione è una di quelle rammentate da Douglas Cooper nel suo volume del 1963, Great private Collections, accanto alle raccolte dei Rotschild e di sir Denis Mahon. .
Il Museo Stibbert si trova a Firenze nell'omonima via collinare al numero 26. Vi sono esposte armi antiche, insieme a oggetti d'arte.
Frederick Stibbert (Firenze, 9 novembre 1838 – Firenze, 10 aprile 1906) è stato un collezionista d'arte e imprenditore inglese, benché nato in Italia. La sua figura è legata principalmente all'opera alla quale ha dedicato la sua intera vita, il Museo Stibbert, ovvero una raccolta dei più disparati generi d'arte e arti applicate, con particolare riguardo alla collezione di armi e armature antiche, tra le più cospicue e importanti al mondo nel suo genere. In Italia è conosciuto anche con il nome di Federigo o Federico Stibbert.
L'arma bianca (rientra nella categoria delle armi proprie) indica tutte quelle armi la cui destinazione, a differenza delle armi improprie, è l’offesa alla persona, che si usano mediante l’energia e l’abilità dell’uomo e che provocano ferite per mezzo di punte (come pugnali e baionette), forme contundenti (come manganelli e arieti) o lame di metallo (come spade e sciabole); quelle che lanciano oggetti bellici (come archi, balestre, cerbottane e catapulte), e quelle che fungono da difesa da esse (come scudi, "spray antiaggressione" e armature). La locuzione deriverebbe dal bianco riflesso del sole sopra le superfici metalliche da parte di queste armi. Esso trova origine in tempi remoti, quando si volle indicare il passaggio tecnologico dalle lame di pietra, rame, bronzo e ferro, a quelle molto più efficienti in acciaio, che in confronto apparivano, appunto, di colore bianco. Tale termine non figura nel lessico giuridico, quindi non è adatto a definire correttamente questa categoria di armi nell'ambito legale.