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Mujaheddin (in arabo: مجاهدين), erronea traslitterazione giornalistica di mujāhidīn (pl. di mujāhid (مجاهد), indica il "combattente impegnato nel jihād" o anche, per estensione, "patriota". A partire dalla seconda metà del XX secolo tale termine si diffonde nei Paesi occidentali per indicare i guerriglieri d'ispirazione islamica, specie quelli che negli anni ottanta si opponevano all'Unione Sovietica nell'ambito della guerra in Afghanistan. Durante la guerra civile siriana l'Esercito dei Mujaheddin è un insieme di gruppi di ribelli anti-governativi impegnati prevalentemente nella lotta all'ISIS.
Con fondamentalismo islamico (Arabo: الأصولية الإسلامية, al-uṣūliyya al-īslāmiyya) si usa definire, almeno a partire dalla nascita della Repubblica Islamica nell'Iran, quella corrente di attivismo teoretico e politico conservatore che attraverso interpretazioni letterali del Corano e di altri testi islamici propugna un ritorno ai «fondamenti» dell'Islam delle origini, ritenuti autentici e infallibili.