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Lo stadio Artemio Franchi (in passato stadio Giovanni Berta e successivamente stadio Comunale) è il principale impianto calcistico di Firenze e uno dei principali stadi italiani, sede degli incontri interni dell'ACF Fiorentina. Lo stadio è situato nel quartiere di Campo di Marte. Costruito tra il 1930 e il 1932 nell'area in cui sorgeva il dismesso aerodromo di Campo di Marte, fu progettato nel 1929 dagli ingegneri Pier Luigi Nervi e Gioacchino Luigi Mellucci su iniziativa del marchese Luigi Ridolfi da Verrazzano. Direttore dei lavori fu Alessandro Giuntoli, che progettò anche l'ingresso principale. Il costo totale della realizzazione fu di oltre 6 500 000 lire. Esempio di Razionalismo italiano, la struttura è ricca di elementi innovativi e avveniristici per l'epoca, come la pensilina priva di sostegni intermedi, le scale elicoidali e la torre di Maratona. Il drenaggio del terreno di gioco è considerato tra i migliori d'Europa. Lo stadio, che può ospitare 43 147 spettatori (sebbene nel corso della sua storia si sia arrivati anche a una capienza di oltre 70 000 posti), è il più capiente impianto sportivo di Firenze e il quinto stadio italiano per capienza. Lo stadio ha ospitato diverse partite di calcio internazionali, in particolare durante la Coppa del Mondo del 1934, le Olimpiadi del 1960, il campionato europeo del 1968, e la Coppa del Mondo del 1990, in vista della quale, alla fine degli anni ottanta, fu ristrutturato tramite abbassamento del terreno di gioco ed eliminazione della pista di atletica. Oltre al calcio, l'impianto è stato utilizzato per altri sport, come il baseball, il pugilato, l'atletica leggera, il ciclismo e il rugby, fungendo da arrivo per alcune tappe del Giro d'Italia; lo stadio fu inoltre teatro della strage dei martiri del Campo di Marte e delle visite pastorali di papa Giovanni Paolo II nel 1986 e di papa Francesco nel 2015. Dal 1991 lo stadio è intitolato ad Artemio Franchi, tra i più importanti dirigenti sportivi italiani.
Questa pagina contiene le armi (stemma, blasonatura e motto) dei vescovi viventi (ordinari, ausiliari ed emeriti) delle diocesi della Chiesa cattolica in Italia, suddivise nelle regioni ecclesiastiche delle diverse regioni italiane.
Paolo Albani (Marina di Massa, 1946) è uno scrittore, poeta visivo e performer italiano. Dirige Nuova Tèchne, rivista di bizzarrie letterarie e non, edita dal 2015 dalla Casa editrice Quodlibet in formato eBook, è membro dell'OpLePo (Opificio di Letteratura Potenziale) e Console Magnifico dell'Istituto Patafisico Vitellianense, emanazione autonoma del Collegio di Patafisica. È autore di curiosi repertori enciclopedici, tra i quali per Zanichelli Aga magéra difúra. Dizionario delle lingue immaginarie (1994), che riprende nel titolo un verso del celebre Dialogo dei massimi sistemi di Tommaso Landolfi, Forse Queneau. Enciclopedia delle Scienze Anomale (1999), in omaggio al patafisico Raymond Queneau, e Mirabiblia. Catalogo ragionato di libri introvabili (2003); e per Quodlibet il Dizionario degli istituti anomali nel mondo (2009), I mattoidi italiani (2012), fra i primi 12 libri dell'anno secondo una giuria di "la Repubblica", e Umorismo involontario (2012). Presente in antologie di poesia sonora, ha esposto in collettive di libri d'artista e di poesia visiva e non, fra l'altro, a Palazzo della Ragione di Mantova, Santa Maria della Scala di Siena, Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, Casermetta del Forte Belvedere di Firenze, Palazzo Poli di Roma, Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma), Papiermuseum di Düren (Germania), Museo de Arte Moderno di Buenos Aires (Argentina), MACRO Museo d'Arte Contemporanea di Roma, Galéria mesta Bratislavy di Bratislava (Slovacchia). Ha partecipato a numerose riviste e contenitori d'artista come BAU, rivista d'artista fondata da Vittore Baroni e Antonino Bove, Antologia Ad Hoc, Bricolage, BAOBAB, TAM TAM. Nell'aprile 2014 riceve a Rimini il Gran Premio Patafisico, istituito per ricordare Freak Antoni, dallo Smiting, festival di Cultura non convenzionale e della Patafisica. Nel 2019 ha partecipato alla 14ª edizione di Babel festival di letteratura e traduzione (Bellinzona, Cantone svizzero del Ticino), dedicata alle lingue immaginarie.
Giovanna Sandri (Roma, 16 dicembre 1923 – Roma, 27 agosto 2002) è stata un'artista, pittrice e poetessa italiana.
La Fortezza Medicea, che si trova sul Colle di San Donato (viale B. Buozzi) ad Arezzo, costituisce un esempio di architettura militare difensiva del XVI secolo. L'edificio, perfettamente inserito nella cinta muraria e dall'impianto pentagonale irregolare per adattarsi al terreno con bastioni di differente impostazione e scarpa di notevole altezza in confronto alla parete a piombo, sorge alla sommità della spianata del Prato (305 m). Gli spalti della Fortezza costituiscono un punto panoramico sulla città, la valle dell'Arno, il massiccio del Pratomagno e l'alpe di Catenaia.
Fiume (AFI: /ˈfjume/; in croato Rijeka, /rijěːka/; in ungherese Fiume, originariamente Szentvit; in sloveno Reka; in tedesco Sankt Veit am Flaum o Pflaum, desueto; nei dialetti locali croati Reka o Rika), con 128 624 abitanti (2011), è la terza città della Croazia per popolazione dopo la capitale Zagabria e Spalato, numero che sale a 305 505 abitanti se si considera anche la sua area urbana. Situata lungo le coste del Mare Adriatico, è la città principale del golfo del Quarnaro (o Quarnero) ed è capoluogo della regione litoraneo-montana, sede universitaria e arcivescovile. Fiume fa parte della regione geografica italiana, per i cui confini orientali tradizionalmente si indicano la catena delle Alpi Giulie e il golfo del Quarnaro, a cui fa riferimento anche Dante Alighieri. Per secoli contesa a causa della sua posizione strategica e della presenza di un importante cantiere navale, fu porto franco dal 1719, già entità autonoma (detta anche Terra Sancti Viti ad flumen) della corona del Regno d'Ungheria dal 1779 al 1919 nell'ambito dell'Impero austriaco e quindi di quello austro-ungarico, costituendo poi lo Stato libero di Fiume dal 1920 al 1924; fu quindi parte del Regno d'Italia dal 1924 al 1945 come capoluogo dell'omonima provincia per poi passare alla Jugoslavia nel 1947, e dopo la dissoluzione di quest'ultima, alla Croazia nel 1991. Di conseguenza, anche la composizione etnica dei suoi abitanti è cambiata nei secoli. Secondo il censimento del 2011, a Fiume erano presenti 106 136 croati (corrispondenti all'82,52% degli abitanti totali), 8 446 serbi (6,57%), 2 650 bosniaci (2,06%), 2 445 italiani (1,90%) e 1 090 sloveni (0,85%). Nella città quarnerina è presente il Teatro Nazionale Croato HNK Ivan pl.Zajc, importante teatro fondato nel 1765 dove hanno luogo rappresentazioni operistiche e balletti nonché sede del Dramma Italiano di Fiume, e l'università di Fiume, fondata nel 1973 ma dalle radici ben più antiche, visto che affondano nella scuola di teologia di Fiume, la cui origine risale al 1632. Fiume è stata scelta per essere capitale europea della cultura 2020, insieme all'irlandese Galway.
Il derby dell'Appennino è il nome con cui viene identificata la partita di calcio tra le due principali squadre di club situate sui versanti opposti dell'Appennino settentrionale: il Bologna e la Fiorentina.