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Sandalphon (in ebraico: סָנְדַלְפוֹן?; in greco: Σανδαλφών), o Sandalfon, è un Arcangelo a cui è fatto riferimento in alcuni testi Ebraici e Cristiani. In particolare, Sandalphon è presente come figura angelica di grande rilievo nelle tradizioni mistiche medievali dell'Ebraismo rabbinico e del primo Cristianesimo, in particolare nella Midrash, nel Talmud e nella Kabbalah, e personifica il movimento e il trasferimento di forze tra i regni superiori e inferiori. Alcune fonti lo identificano come il sovrano angelico della Asiyah, il mondo materiale dell'azione. Sandalphon è anche invocato su amuleti come protezione contro le forze del male. Secondo il Talmud, Sandalphon sta dietro al Trono di Gloria e incorona continuamente Dio con una corona intrecciata dalle preghiere di Israele. Nella Jewish Encyclopedia viene riferito che il grande cabalista ebraico Moses Cordovero identificò in Sandalphon il nome angelico con cui venne chiamato il profeta Elia dopo che, secondo la narrazione biblica, ascese corporalmente in cielo. Alcune fonti del periodo midrashico descrivono Sandalphon come il "fratello gemello" o confratello (συν-αδελφό) dell'Arcangelo Metatron, la cui origine umana come Enoch sarebbe simile all'origine umana (Elia) di Sandalphon.
Metatron (in ebraico: מֶטָטְרוֹן Meṭāṭrōn, מְטַטְרוֹן Məṭaṭrōn, מֵיטַטְרוֹן Mēṭaṭrōn, מִיטַטְרוֹן Mīṭaṭrōn) è un importante angelo presente nell'ebraismo rabbinico e nella qabbalah. Secondo il Libro di Enoch ebraico e l'Enoch slavo o Apocalisse di Enoch, Metatron in origine non era un angelo, ma divenne tale a partire dall'assunzione in cielo del patriarca Enoch, in continuazione a quanto scritto in Genesi 5,24 «Enoch camminò con Dio, poi scomparve, perché Dio lo prese». Non ci sono invece riferimenti diretti a un angelo di nome Metatron nel Tanakh e nelle scritture canoniche dal cristianesimo occidentale (Antico Testamento e Nuovo Testamento), anche se la letteratura che lo menziona rintraccia nella sua figura l'angelo personale del Signore, soprattutto nel punto in cui in Esodo 23,20-23 si legge che il nome di JHWH è in lui; viene chiamato infatti anche Jahoel, nomi significativamente teofanici.
Merkavah, merkabah o misticismo merkavah (o anche misticismo del Carro) è una corrente del misticismo ebraico tra le più antiche, che deriva da visioni estatiche come quella di Ezechiele 1 o della letteratura hekhalot, e riportano storie di ascese a "palazzi" celesti (heikhalot) e al "Trono di Dio", ossia le stelle circumpolari (Grande Carro) e lo stesso polo nord astrale. Il corpus principale della letteratura merkavah fu composto in Israele nel I secolo, sebbene gli sviluppi più importanti e duraturi si ebbero a Babilonia tra i secoli VII e XI; riferimenti posteriori alla tradizione del Carro si possono trovare anche nella letteratura del chassidismo medievale (nell'ambito del movimento "Chassidei Ashkenaz"). Uno dei testi principali di questa tradizione è la Maaseh Merkavah (Opere del Carro).
Gea è una serie a fumetti creata da Luca Enoch, pubblicata dalla Sergio Bonelli Editore dal 1999 al 2007. È la prima serie Bonelli completamente realizzata nei disegni e nella sceneggiatura da un unico autore (la seconda è Lilith, realizzata dallo stesso autore), che ha previsto anche di dare una conclusione definita alla propria storia (secondo la filosofia narrativa dei manga), avvenuta con il numero 18. Ciascuna storia è comprensibile a sé stante, ma la trama è una struttura narrativa unitaria che si sviluppa di albo in albo.
Uriele o Uriel o (אוּרִיאֵל, "Luce di Dio" nella lingua ebraica) è uno degli arcangeli della tradizione ebraica e di alcune chiese cristiane. Il suo nome è analogo al nome Uria, da cui differisce per l'uso di un diverso nome ebraico per Dio: Ya al posto di El. El in ebraico è uno dei nomi dell'unico Dio, o la radice di nomi di persona collegati a Lui, come Elia profeta o Emmanuele (nome di Gesù Cristo, inteso come Dio).