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il Giornale (dalla fondazione sino al 1983 il Giornale nuovo) è un quotidiano a diffusione nazionale fondato a Milano nel 1974 da Indro Montanelli, il quale lo diresse ininterrottamente fino al 1994. Dal 1977 è di proprietà della famiglia Berlusconi (dal 1992, di Paolo Berlusconi). Di orientamento liberale e conservatore, Montanelli gli impresse una linea fortemente indipendente dai partiti politici. Dopo l'uscita del fondatore, in occasione della «discesa in campo» di Silvio Berlusconi, sostenne Forza Italia, attestandosi tra i principali quotidiani italiani di centro-destra.
Un giornale è una pubblicazione periodica avente come finalità la raccolta, il commento e l'elaborazione critica di notizie di attualità dirette al pubblico. Ciascun giornale è contraddistinto da una testata. Il termine deriva da "giorno", a indicare l'originaria frequenza giornaliera di pubblicazione (oggi non è più una caratteristica dirimente). L'evoluzione tecnologica ha fatto che sì che oggi molti giornali non sono più cartacei, ma sono fruibili sulla rete internet: in questo caso si parla di giornale online.
La Storia del giornalismo italiano assume un ruolo importante nella storia del giornalismo e in quella d'Italia.
Il Popolo d'Italia è stato un importante quotidiano politico italiano, fondato da Benito Mussolini nel 1914 per dare voce all'area interventista del Partito Socialista Italiano d'ispirazione repubblicana. Dal 1922 divenne l'organo del Partito Nazionale Fascista. Sospese le pubblicazioni il 26 luglio 1943. Per esplicita volontà di Mussolini, il giornale non fu più pubblicato.
Il Giornale di Sicilia è un quotidiano italiano siciliano. La sede centrale della testata è a Palermo. Oltre a pubblicare sei edizioni locali, ogni giorno esce con un'edizione nazionale.
Il libro giornale (o giornale), in ragioneria, è uno dei libri di contabilità obbligatori per legge, come previsto dall'art. 2214 Codice Civile che recita "L'imprenditore che esercita un'attività commerciale deve tenere il libro giornale e il libro degli inventari. Deve altresì tenere le altre scritture contabili che siano richieste dalla natura e dalle dimensioni dell'impresa e conservare ordinatamente per ciascun affare gli originali delle lettere, dei telegrammi e delle fatture ricevute, nonché le copie delle lettere, dei telegrammi e delle fatture spedite. Le disposizioni di questo paragrafo non si applicano ai piccoli imprenditori.". Il libro giornale deve essere tenuto e conservato a norma di legge da parte di tutti gli imprenditori commerciali (non piccoli) a prescindere dalla scelta degli stessi di aderire a regimi semplificati di contabilità (art. 18 D.P.R. 600/72) ai soli fini tributari. In caso di fallimento dell'impresa commerciale, l'assenza delle scritture contabili obbligatorie ai sensi del Codice Civile, può integrare una delle fattispecie indicate dall'art. 217 Legge Fallimentare, a prescindere dalla tenuta ordinata dei libri tributari a fini I.V.A.
Il governo Prodi I fu il cinquantatreesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il primo della XIII legislatura. Il governo rimase in carica dal 18 maggio 1996 al 21 ottobre 1998 per un totale di 886 giorni, ovvero 2 anni, 5 mesi e 3 giorni. Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 24 maggio 1996 con 173 voti favorevoli, 139 contrari e 1 astenuto. Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 31 maggio 1996 con 322 voti favorevoli e 299 contrari. Fu sfiduciato alla Camera dei deputati il 9 ottobre 1998, con 312 voti favorevoli e 313 contrari: il ritiro dell'appoggio esterno, deciso da Rifondazione Comunista e condiviso da una parte del suo gruppo parlamentare, causò la prima crisi in Aula della storia dell'Italia repubblicana.
Giuseppe Ciarrapico (Roma, 28 gennaio 1934 – Roma, 14 aprile 2019) è stato un imprenditore, politico e editore italiano. Senatore del Popolo della Libertà, fu gestore delle terme di Fiuggi e, dal 1991 al 1993, presidente della A.S. Roma.