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Retignano è una frazione del comune italiano di Stazzema, nella provincia di Lucca, in Toscana. Nato come insediamento dei Liguri Apuani, cadde poi sotto il dominio dei Romani, che lo fondarono nel 177 a.C. e lo aiutarono a svilupparsi, rendendolo uno dei principali centri dell'Alta Versilia, sulle Alpi Apuane, nota roccaforte di avvistamento dei nemici provenienti dal mare e punto strategico di rifornimento di legname, vari materiali estrattivi e marmo. Dopo un periodo di indipendenza in veste di comunello, durato diversi secoli, nel 1776 il Granduca Pietro Leopoldo sottrasse al paese questo titolo, assoggettandolo al dominio di Lucca, della cui provincia oggi fa parte. Retignano tornò a prosperare nella seconda metà dell'Ottocento grazie all'apertura delle cave di marmo, siti estrattivi del pregiato "bardiglio fiorito", apprezzato soprattutto dagli inglesi, gli stessi finanziatori del progetto. Nel periodo tra le due guerre mondiali, il paese conobbe un rapido spopolamento, causato dall'emigrazione verso le grandi città o verso l'estero, particolarmente il Nord America o l'Argentina. Assediato dai tedeschi e sfruttato per la sua posizione invidiabile, venne poi "riconquistato" dai soldati americani che vi posero una delle loro basi principali durante la fase di avanzamento presso la Linea Gotica.
Stato preunitario dell'Italia centro-settentrionale, il Ducato di Lucca, occupava una parte delle odierne province di Lucca, Massa e Carrara e Pistoia. Facevano parte del Ducato la valle del Serchio, con porzione della Garfagnana (attuali territori di Minucciano, Castiglione di Garfagnana, quasi interamente Gallicano e parte di Fosciandora), Coreglia Antelminelli, Pescaglia, Bagni di Lucca, Borgo a Mozzano, la Versilia meridionale (Massarosa, Viareggio e Camaiore), parte della riviera Apuana (attuale comune di Montignoso) e la pianura lucchese (attuali comuni di Lucca, Capannori, Porcari, Villa Basilica e parte di quelli di Altopascio e Pescia).
Bruno Sereni (Milano, 4 luglio 1905 – Barga, 26 febbraio 1986) è stato un giornalista, scrittore e antifascista italiano. Trasferitosi da ragazzino nella cittadina toscana di Barga, emigrò in Scozia giovanissimo alla fine del primo decennio del '900. Rientrato in patria, ottenne un impiego nella marina mercantile e nel 1927 si stabilì clandestinamente a New York, dove entrò in contatto con gli ambienti del fuoruscitismo e iniziò a scrivere per la stampa di lingua italiana negli Stati Uniti. Nel 1933 si trasferì a Barcellona: partecipò alla guerra civile spagnola con i repubblicani, fu esponente della Lega Italiana per i Diritti dell'Uomo e inviò corrispondenze a numerose testate antifasciste di tutto il mondo. Tornò in Italia alla vigilia della scoppio della seconda guerra mondiale, durante la quale fu incarcerato prima a Lucca e poi a Piacenza. A guerra finita, si impegnò per la ricostruzione del proprio paese e nel 1949 fondò la testata locale Il Giornale di Barga. Nel 1974 fu insignito del Premiolino, uno dei più prestigiosi riconoscimenti per la stampa italiana, proprio in funzione del suo impegno con Il Giornale di Barga, definito nella motivazione del premio «Non un bollettino di paese, ma un prezioso foglio di informazione che ogni mese parte da Barga e a migliaia di copie raggiunge, ricco di notizie locali, tutti i Barghigiani emigrati sparsi in Italia e nel mondo».