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Le elezioni amministrative italiane del 1980 si tennero l'8 e il 9 giugno, contestualmente alle elezioni regionali. Furono rinnovate le amministrazioni di tutti i comuni capoluogo di provincia, eccetto Genova, Ascoli Piceno, Roma, Bari, Foggia (andati al voto in occasione delle amministrative del 1976), Novara, Pavia, Trieste (amministrative del 1978), Belluno, Pordenone, Ravenna, Siena e Ancona (amministrative del 1979), e 86 amministrazioni provinciali.
Le elezioni politiche italiane del 1946 furono le prime elezioni della storia italiana dopo il periodo di dittatura fascista, che aveva interessato il Paese nel ventennio precedente. Si tennero domenica 2 e lunedì 3 giugno e si votò per l'elezione di un'Assemblea Costituente, cui sarebbe stato affidato il compito di redigere la nuova carta costituzionale, come stabilito con il decreto legislativo luogotenenziale n. 151 del 25 giugno 1944. Contemporaneamente si tenne un referendum istituzionale per la scelta fra Monarchia e Repubblica. Le consultazioni videro il successo dei tre grandi partiti di massa del tempo, la somma dei cui voti raggiunse circa il 75%. La Democrazia Cristiana, partito di centro, ottenne la maggioranza relativa col 35% dei voti, e i partiti di sinistra, il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria e il Partito Comunista Italiano raggiunsero insieme quasi il 40% dei voti. Nettamente minoritario si rivelò il peso della destra, divisa tra liberali (Unione Democratica Nazionale), qualunquisti (Fronte dell'Uomo Qualunque) e monarchici (Blocco Nazionale della Libertà). Le elezioni sancirono comunque una variegata e plurale presenza di culture politiche fra cui, oltre ai partiti precedentemente menzionati, il Partito Repubblicano Italiano e il Partito d'Azione.
Le elezioni amministrative italiane del 1975 si tennero il 15 e il 16 giugno, contestualmente alle elezioni regionali. Furono rinnovate 6.347 amministrazioni comunali e 86 amministrazioni provinciali. Andarono al voto tutti i comuni capoluogo di provincia, eccetto Genova, Ascoli Piceno, Roma, Bari, Foggia (chiamati al voto in occasione delle amministrative del 1971), Novara, Pavia, Trieste (amministrative del 1972), Belluno, Ravenna, Siena, Ancona (amministrative del 1973), Bolzano, Trento, Frosinone, Isernia e Matera (amministrative del 1974).
La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Siena, in Toscana, sede episcopale dell'arcidiocesi metropolitana di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino; l'edificio è situato nell'omonima piazza, nel Terzo di Città. Costruita in stile romanico-gotico italiano, è una delle più significative chiese realizzate in questo stile in Italia.