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Il Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata è un museo statale italiano, con sede in Palazzo Lanfranchi a Matera. Il museo nacque con l'intento di preservare il patrimonio culturale del territorio e non disperdere la memoria e l'identità della comunità materana. Nel dicembre 1994 fu scelta come sede idonea Palazzo Lanfranchi, che ospitava già gli uffici della soprintendenza per i beni artistici e storici della Basilicata. La realizzazione fu dovuta in gran parte a Michele D'Elia, Soprintendente della città di Matera e Direttore dell'Istituto superiore per la conservazione ed il restauro dal 1987 al 1991, e a Salvatore Abita, grazie anche all'interessamento dell'amministrazione comunale e della fondazione Levi. Dopo i lavori necessari all'adeguamento della struttura, il museo aprì il 6 maggio 2003. Di proprietà del Ministero per i beni e le attività culturali, nel dicembre 2019 è stato unito al Museo archeologico Domenico Ridola per creare un nuovo ente dotato di autonomia speciale, il Museo nazionale di Matera.
Contemporary Italian Paintings è stata una mostra di pittura contemporanea italiana tenuta in Australia nel 1963.
Il Premio Bergamo fu promosso dal Ministro dell'Educazione Nazionale Giuseppe Bottai, gerarca fascista, nel 1939 in contrapposizione al Premio Cremona voluto da Roberto Farinacci. Bottai, coadiuvato dal Direttore Generale Mario Lazzari, e con l'avallo dei responsabili locali (Giovanni Pieragostini, Fausto Brunelli, Giulio Massironi, Bindo Missiroli) diede vita a quattro edizioni, dal 1939 al 1942. La quinta, prevista per il 1943 fu annullata per la guerra. I vincitori delle quattro edizioni sono stati: 1939 Carlo Varese 1940 Mario Mafai 1941 Bruno Cassinari 1942 Renato GuttusoCome è scritto nel catalogo della mostra Anni Trenta. Arti in Italia oltre il fascismo: «A cavallo del 1940 la dialettica artistica in Italia si manifesta proprio nella rivalità tra i Premi Cremona (1939-1941) e Bergamo (1939-1942). Il primo, ispirato dal federale di Cremona Farinacci, è sintonizzato sull'onda delle mostre hitleriane: "Ascoltando alla radio un discorso del Duce" e "Stati d'animo creati dal Fascismo" sono i temi della prima edizione. Il secondo, promosso dal ministro dell'Educazione nazionale Bottai, è più attento alla qualità della pittura, come indicano i temi delle prime edizioni: "Il paesaggio" e "Una o più figure umane in un'unica composizione". E proprio il Premio Bergamo – dove nel 1941 scoppia il caso della Crocifissione di Guttuso, 'blasfema' per iconografia e per lo stile alla Picasso – funziona da palestra per tanti giovani pittori aperti alle suggestioni d'Oltralpe e destinati al rinnovamento artistico dell'Italia liberata». Nel 1942 Renato Guttuso vinse il secondo premio con la sua Crocifissione (1941), nonostante la censura del regime fascista (l'opera fu accusata di empietà). La Curia addirittura diramò il seguente comunicati: “D'ordine di S. E. Monsignor Vescovo, si dà avviso a tutto il Clero della diocesi ed a quello che fosse di passaggio per la nostra città, che è ad esso proibito l'accesso alla Mostra del Premio Bergamo, pena la sospensione a divinis ipso facto incurrenda”. Nelle quattro edizioni parteciparono più di 333 artisti. Tra essi si ricordano: Attilio Alfieri Cesare Breveglieri Domenico Cantatore Giuseppe Capogrossi Bruno Cassinari Mario Cortiello Cristoforo De Amicis Sergio Nicolò de Bellis Filippo de Pisis Renato Guttuso Umberto Lilloni Raffaello Locatelli Trento Longaretti Mario Mafai Carlo Martini Dante Montanari Luigi Montanarini Emilio Notte Matteo Pedrali Ottone Rosai Angelo Savelli Armando Pizzinato Alfredo Signori
Palma Bucarelli (Roma, 16 marzo 1910 – Roma, 25 luglio 1998) è stata una critica d'arte, storica dell'arte e museologa italiana. Il suo nome è legato alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, museo del quale fu storica direttrice e sovrintendente dal 1942 al 1975. Fu una strenua promotrice dell'astrattismo e dell'informale e con questo indirizzo diresse la Galleria Nazionale d'Arte Moderna.
Giuseppe Antonello Leone (Pratola Serra, 6 luglio 1917 – Napoli, 26 giugno 2016) è stato un pittore, scultore e poeta italiano.
Domenico Cantatore (Ruvo di Puglia, 16 marzo 1906 – Parigi, 22 maggio 1998) è stato un pittore, illustratore e scrittore italiano.
La collezione Verzocchi, o Galleria Verzocchi - Il lavoro nella pittura contemporanea, è una raccolta di quadri unica nel suo genere: l'imprenditore Giuseppe Verzocchi, volendo unire l'arte contemporanea e l'industria, chiese, ottenendone l'adesione, tra il 1949 e il 1950, ad oltre settanta pittori italiani contemporanei un'opera di dimensioni prefissate (70/100) sul tema del lavoro ed un autoritratto, al prezzo di 100.000 lire per quadro, insieme ad una promessa di esposizione pubblica. Tra i pittori che accettarono vi furono Giorgio De Chirico, Renato Guttuso, Felice Casorati, Carlo Carrà ed Emilio Vedova. L'appartenenza di ogni quadro alla collezione Verzocchi è resa manifesta dalla presenza, in ognuno, di un mattoncino con la sigla "V & D", marchio dell'impresa del Verzocchi, che aveva già dato origine al catalogo artistico "Veni VD Vici". La collezione fu presentata per la prima volta alla Biennale di Venezia nel 1950, in seguito Verzocchi ne fece dono al comune di Forlì il primo maggio 1961. Nell'occasione dell'esposizione della collezione alla Triennale di Milano nel 1986, ventuno quadri vennero rubati, ma furono ritrovati rapidamente. Due di questi furono tuttavia distrutti durante le operazioni di recupero. L'esposizione a Roma, nei mesi di maggio e giugno 2004, diede luogo alla pubblicazione di un catalogo.La collezione, precedentemente conservata presso la pinacoteca civica di Forlì ed accessibile solo su richiesta, è collocata in Palazzo Romagnoli, a pochi passi dai Musei di San Domenico e in un allestimento che ne valorizza l'unicità.Nel medesimo palazzo sono conservate anche altre opere significative del Novecento, come le sculture di Adolfo Wildt.