Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La storia di Cerreto Sannita comprende una serie di eventi che hanno interessato il territorio cittadino sin dall'età neolitica. Tre sono gli insediamenti urbani che hanno unito la popolazione locale in epoche differenti: Cominium Ocritum (nome successivamente volgarizzato in Cominium Cerritum), villaggio sannita citato da Tito Livio durante le vicende della seconda guerra punica; la vecchia Cerreto, costruita a seguito delle invasioni saracene e distrutta dal terremoto del 5 giugno 1688, ed infine l'attuale Cerreto Sannita, edificata fra il 1688 ed il 1696 su progetto del regio ingegnere Giovanni Battista Manni e per volontà del conte Marzio Carafa, di suo fratello Marino Carafa e del vescovo Giovanni Battista de Bellis. Sede vescovile dal XVI secolo, fu dal 1151 al 1460 feudo dei Sanframondo, per divenire poi possedimento dei Carafa che la eressero «CIVITAS TOTIUS SUPERIORIS STATE METROPOLIS» (città capoluogo della contea superiore). Le floride ricchezze provenienti dalle industrie e dal commercio dei panni lana contribuirono a creare un forte ceto mercantile che resistette per secoli ai continui soprusi dei feudatari.
La Campania è una regione italiana ricca di eredità storica. Vi si possono trovare resti sanniti, romani, greci, normanni oltre che di svariate altre culture. La regione fu infatti assai popolata fin dall'antichità per via delle favorevoli condizioni climatico-ambientali, oltre che per la sua importanza nei traffici commerciali.
Guardia Sanframondi è un comune italiano di 4 844 abitanti della provincia di Benevento in Campania. Dal XII secolo al 1806 ha fatto parte della contea di Cerreto Sannita che è stata retta prima dalla famiglia Sanframondo e poi, a partire dal XV secolo, dalla famiglia Carafa. Il suo nome deriva proprio dalla famiglia Sanframondo che la dotò di un possente castello a guardia della Valle Titernina, teatro di almeno due assedi nel corso del Quattrocento.Il comune è conosciuto principalmente per i suoi vini pregiati e per i suggestivi riti settennali di penitenza in onore dell'Assunta.
La diocesi di Caserta (in latino: Dioecesis Casertana) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Napoli appartenente alla regione ecclesiastica Campania. Nel 2016 contava 206.900 battezzati su 218.400 abitanti. È retta dal vescovo Pietro Lagnese.
La collegiata di San Martino è un'architettura religiosa sita nel centro storico di Cerreto Sannita. Citata per la prima volta nel 972, costituiva una delle sei parrocchie di Cerreto antica. Il 22 febbraio 1544 il vescovo Alberico Giaquinto, consenzienti il conte Diomede III Carafa e l'universitas (amministrazione comunale dell'epoca), eresse la chiesa a collegiata, dotandola di un capitolo di undici canonici più l'arciprete e unificando le altre cinque parrocchie. Rasa al suolo dal terremoto del 5 giugno 1688, fu ricostruita al centro del nuovo tessuto urbanistico voluto dal conte Marzio Carafa e da suo fratello Marino, grazie ai fondi messi a disposizione dall'universitas, dalla confraternita del Santissimo Corpo di Cristo e dai feudatari. La collegiata, caratterizzata dalla scalinata lapidea esterna che si divide in quattro rami, con i suoi 2.000 m² di superficie, 58,50 metri di lunghezza, 32,40 di larghezza e 25 di altezza è la chiesa più ampia della diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti. Al suo interno sono conservati numerosi dipinti del XVIII secolo, pregevoli statue lignee, alcuni pavimenti in ceramica cerretese antica, un organo ottocentesco in cassa barocca ed alcuni altari in marmi policromi intarsiati.