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La Prima faida di Scampia (anche faida di Secondigliano) è stata una guerra di camorra combattuta soprattutto nel quartiere napoletano di Scampia, che ha coinvolto una serie di clan napoletani: da una parte i Di Lauro di via Cupa dell'Arco a Secondigliano (capeggiati da Paolo Di Lauro), dall'altra la frangia dei cosiddetti "scissionisti", anche detti "gli spagnoli" (perché aventi base operativa in Spagna), gruppo nato da una costola degli stessi Di Lauro (capeggiati da Raffaele Amato). La guerra ha poi coinvolto altri clan e sottogruppi, tra cui gli Abbinante di Marano, le famiglie referenti di Melito di Napoli, i Pariante di Bacoli, i Ferone di Casavatore. Oltre che a Scampia, la guerra si è svolta anche nei quartieri di Secondigliano e Miano e nei comuni di Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, Marano di Napoli, Giugliano in Campania, Bacoli, Casavatore e Arzano. Le cause principali che hanno scatenato il conflitto possono essere ricondotte al controllo del territorio, controllo delle attività illecite a nord di Napoli e vendette di natura personale.
Mariassalto fu una unità militare della Regia Marina, dotata di MAS (Motoscafo armato silurante), costituitasi dopo l'8 settembre 1943. Dipendeva dall'Ispettorato generale MAS con sede a Taranto, comandato dall'Amm. Duca Aimone di Savoia-Aosta.
Macaronea o Carmen Macaronicum de Patavinisis (Poesia Macaronica di Padova) è una poesia comica scritta nel XV secolo dal poeta Michele di Bartolomeo degli Odasi più conosciuto come Tifi degli Odasi. È considerata il primo esempio di verso maccheronico, dando il nome al genere, poesia maccheronica, della quale il poeta Teofilo Folengo fu uno dei principali esponenti. Il primo anno di pubblicazione non è indicato sull'opera, ma si presume sia il 1488 o 1489. Il nome d'arte indicato dall'autore in frontespizio è Tifi. Il titolo della poesia proviene presumibilmente dal termine maccerone, un tipo di pasta mangiata dai paesani dell'epoca . Macaronea racconta di uno scherzo tirato da un gruppo di universitari (macaronea secta) a uno speziale. È scritto in un misto di italiano e latino, in forma di esametro (imitando lo stile classico latino). Lo scopo è una satira sull'umanesimo e le pedanterie di dottori, studenti e burocrati dell'epoca. Fu un grande successo, ristampato più volte e fonte di ispirazione per altre opere sullo stesso stile. L'estratto seguente descrive la preparazione di un rito magico dove sarà servita un'oca:
Eduardo De Filippo, noto anche più semplicemente come Eduardo (Napoli, 24 maggio 1900 – Roma, 31 ottobre 1984), è stato un drammaturgo, attore, regista, sceneggiatore e poeta italiano. Considerato uno dei più importanti autori teatrali italiani del Novecento, è stato autore di numerose opere teatrali da lui stesso messe in scena e interpretate e, in seguito, tradotte e rappresentate da altri anche all'estero. Autore prolifico, lavorò anche nel cinema con gli stessi ruoli ricoperti nell'attività teatrale. Per i suoi meriti artistici e i contributi alla cultura, nel 1981, fu nominato senatore a vita dal Presidente della repubblica Sandro Pertini e gli furono conferite due lauree honoris causa in Lettere dall'Università di Birmingham nel 1977 e dall'Università degli Studi di Roma La "Sapienza" nel 1980. Fu anche proposto per il Premio Nobel per la letteratura. Eduardo resta ancora oggi, assieme a Luigi Pirandello, Dario Fo e Carlo Goldoni, uno degli autori teatrali italiani più apprezzati e rappresentati all'estero.