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La cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale edificio di culto della città di Como, chiesa madre della diocesi omonima. Situata vicino al lago, rappresenta uno dei più ragguardevoli monumenti dell'Italia settentrionale. All'interno sono custoditi arazzi del XVI e XVII secolo, eseguiti a Ferrara, Firenze e Bruxelles, e dipinti cinquecenteschi di Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari.
Cristo tra i dottori è un dipinto a olio su tavola (72,4x85,7 cm) di Bernardino Luini, databile al 1515-1530 circa e conservato nella National Gallery a Londra.
Bernardino Scapi, detto Bernardino Luini (Dumenza, 1481 circa – Milano, giugno 1532), è stato un pittore italiano, di scuola rinascimentale lombarda, riferibile al gruppo dei Leonardeschi.
Aurelio Luini (Milano, 1530 – Milano, 6 agosto 1593) è stato un pittore italiano. Figlio di Bernardino Luini, ne ereditò insieme ai fratelli la commissione per la decorazione ad affresco della chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore a Milano, caratterizzata dall'insieme di influssi lombardi (ad esempio, di Vincenzo Foppa) e della scuola forlivese (ad esempio, di Melozzo da Forlì) Nel 1560 affrescò il tramezzo del monastero di Santa Maria Assunta a Cairate (Varese) con l'Assunzione della Madonna; ad anni più tardi risalgono la drammatica Pietà (Milano, San Barnaba), gli affreschi di S. Maria di Campagna a Pallanza, presso Verbania (in collaborazione con Carlo Urbino), gli affreschi di S. Vincenzo alle Monache a Milano (oggi a Brera), la S. Tecla per il Duomo (oggi in sacrestia) e la Madonna tra i Ss. Rocco e Sebastiano per la cattedrale di Tortona. Aurelio Luini fu un interessante esponente dell'ultimo manierismo lombardo, anche per il suo essere tramite diretto con l'arte di Leonardo da Vinci (di cui era in possesso del Cartone di sant'Anna, oggi alla National Gallery e di un perduto "libricciuolo" di teste grottesche). Amico di Giovanni Paolo Lomazzo ed affiliato (con il nome di compà Lovìgn) alla sua eterodossa Accademia dei Facchini della Val di Blenio, Aurelio incontrò anche problemi con la censura ecclesiastica, come testimonia una misteriosa ordinanza del vescovo Carlo Borromeo che nel 1581, per un breve periodo, gli vietò di dipingere.