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Magnoliophyta

Le magnoliofite (Magnoliophyta Cronquist, Takht. & W.Zimm., 1966) sono una vasta divisione di piante note anche sotto il nome di angiosperme (Angiospermae, Lindl.). A livello scientifico la definizione è sicuramente più complessa ma, semplificando e con una buona approssimazione, possiamo dire che rientrano in questa definizione le piante più evolute, con fiore vero e con seme protetto. Il Codice Internazionale di Nomenclatura Botanica (ICBN) permette, per i taxa di rango superiore alla famiglia, di usare indipendentemente nomi descrittivi tradizionali come Angiospermae o regolarmente derivati da un genere "tipo" come Magnoliophyta, che deriva dal genere Magnolia. Sono una sottodivisione delle spermatofite, che comprende piante annue o perenni con il massimo grado di evoluzione, i cui fiori sono più vistosi, più completi o complessi di quelli delle altre piante. A seconda che l'embrione possieda uno o due cotiledoni, le angiosperme si dividono nelle due classi delle monocotiledoni e dicotiledoni. Le angiosperme compaiono nel registro fossile nel Cretaceo inferiore (circa 130 milioni di anni fa). Anche se alcuni autori hanno proposto diversi esempi di angiosperme pre-cretaciche (ad esempio Sanmiguelia lewisi, dal Triassico superiore (circa 215 milioni di anni fa) del Nord America), nessuno di questi fossili è inequivocabilmente accettato dalla comunità scientifica. Con circa 275.000 specie oggi viventi, che corrispondono ad oltre l'80% di tutti i vegetali terrestri, le angiosperme (o piante da fiore) sono il gruppo di piante più vasto e diversificato del nostro pianeta. La vastità è tale, che si passa da alberi giganteschi anche di 100 metri (Myrtaceae) fino a minuscole piante erbacee (Araceae) di meno di 2 millimetri.

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