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Le malattie neurodegenerative sono un insieme variegato di malattie del sistema nervoso centrale, accomunate da un processo cronico e selettivo di morte cellulare dei neuroni. A seconda del tipo di malattia, il deterioramento neuronale può comportare deficit cognitivi, demenza, alterazioni motorie, disturbi comportamentali e psicologici.
L'ipertensione polmonare è una condizione patologica in cui la pressione arteriosa polmonare media supera i 20 mmHg a riposo ed i 30 mmHg sotto sforzo.
L'ipertensione arteriosa, chiamata spesso colloquialmente solo ipertensione, è una condizione clinica in cui la pressione del sangue nelle arterie della circolazione sistemica risulta elevata. Ciò comporta un aumento di lavoro per il cuore. La pressione arteriosa è riassunta da due misure, sistolica e diastolica, che dipendono dal fatto che il muscolo cardiaco si contrae (sistole) e si rilassa (diastole) tra un battito e l'altro. La pressione sanguigna normale a riposo è compresa tra i 110 e i 140 mmHg di sistolica e tra i 60 e i 90 mmHg di diastolica. Viene considerata un'ipertensione se vi è una pressione frequentemente pari o superiore ai 140/90 mmHg. L'ipertensione viene classificata come primaria (essenziale) o come secondaria. Circa il 90-95% dei casi sono classificati come "ipertensione primaria", il che significa che vi è pressione alta senza evidenti cause mediche di base. Il restante 5-10% dei casi, classificati come "ipertensione secondaria" sono causati da altre malattie che colpiscono i reni, le arterie, il cuore o il sistema endocrino. L'ipertensione è un fattore di rischio per l'ictus, per l'infarto del miocardio, per l'insufficienza cardiaca, per gli aneurismi delle arterie (es. aneurisma aortico), per la malattia arteriosa periferica ed è una causa della malattia renale cronica. Anche moderate elevazioni della pressione sanguigna arteriosa vengono associate a una riduzione dell'aspettativa di vita.Cambiamenti nella dieta e nello stile di vita sono in grado di migliorare sensibilmente il controllo della pressione sanguigna e di ridurre il rischio di complicazioni per la salute. Tuttavia il trattamento farmacologico è spesso necessario in persone per le quali i cambiamenti dello stile di vita risultino inefficaci o insufficienti.
Un aneurisma cerebrale è una malformazione vascolare a carico delle arterie cerebrali, di aspetto sacculare o fusiforme. L'aneurisma sacciforme è tipicamente costituito da una porzione ristretta detta colletto, che collega il vaso originale ad una cupola. Sono caratterizzati da un aspetto piccolo e rotondo. L'esatta incidenza di tale patologia è sconosciuta; da studi autoptici, l'incidenza è stimata intorno al 5%. Oggi è comunemente accettato che gli aneurismi sono lesioni acquisite, legate ad un processo degenerativo che coinvolge il tessuto connettivo della parete del vaso, in cui l'aterosclerosi probabilmente gioca un ruolo molto importante insieme ad altri fattori (fumo, ipertensione, diabete). Vi sono altre condizioni patologiche meno comuni in cui gli aneurismi cerebrali possono verificarsi; tra loro ci sono alcune malattie sistemiche del tessuto connettivo, come la displasia fibromuscolare, la sindrome di Ehlers-Danlos, la sindrome di Marfan, la neurofibromatosi, il rene policistico e la coartazione aortica.