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Gioiosa Ionica o Gioiosa Jonica ('A Gejusa in calabrese, Geliosa in greco-calabro) è un comune italiano di 7 049 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria in Calabria. Cittadina situata nel cuore della Locride, a metà strada tra Reggio Calabria e Catanzaro, è situata a 120 m sul livello del mare.
La provincia di Reggio Calabria è stata una provincia italiana della Calabria di 559 675 abitanti, sostituita nel 2017 dalla città metropolitana di Reggio Calabria. Si affacciava ad ovest sul mar Tirreno, a sud e ad est sul mar Ionio, confinava a nord-est con la provincia di Catanzaro e a nord-ovest con la provincia di Vibo Valentia; a sud-ovest distava dalla Sicilia 3,2 km. I confini della provincia di Reggio Calabria ricalcavano, grosso modo, quelli della Calabria Ulteriore Prima, provincia del Regno delle Due Sicilie, mentre i suoi simboli derivavano dallo stemma della provincia di Calabria Ultra, istituita in età normanno-sveva.
Melicucco (Melikokkos in greco-calabro) è un comune italiano di 4 751 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria in Calabria. Situato nell'area geografica della Piana di Gioia Tauro, si trova a circa 165 metri s.l.m. Centro pianeggiante di origini medievali, alle tradizionali attività agricole ha affiancato modeste iniziative industriali e terziarie. Il centro abitato è attraversato dalla SP 5 ex SS281 (Rosarno-Gioiosa Jonica). Nella parte bassa del territorio scorre la fiumara Sciarapotamo che si estende nella parte settentrionale della provincia ai margini della piana di Rosarno, ai piedi dei rilievi collinari, nel bacino del fiume Mesima, tra Rosarno, Feroleto della Chiesa, Anoia, Polistena e Cittanova. I melicucchesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e la località San Fili. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con differenze di altitudine non molto accentuate.
La lira calabrese è uno strumento musicale tradizionale caratteristico di zone della Calabria, quali l'area della Locride e l'area del Monte Poro. Per le sue caratteristiche organologiche lo strumento fa pienamente parte di un gruppo definibile "lira bizantina", una famiglia di cordofoni ad arco, con caratteristiche ricorrenti e molto simili fra loro, diffusi in tutta l'area dell'ex Impero bizantino. Si suona da sola o accompagnata dal tamburello, o dai frischiotti o dal terzinu. Si usa anche per la tarantella calabrese.
La pagina illustra le maggiori feste e tradizioni popolari sacre celebrate in Abruzzo, nel calendario liturgico di tutto l'anno, partendo da fine dicembre, dal periodo del Natale, fino alle ricorrenze dell'8 dicembre, all'Immacolata Concezione, e alle celebrazioni di San Nicola di Bari. Diversi sono stati i folkloristi e i demologi abruzzesi e non che si sono occupati dai catalogare, raccogliere e commentare le tradizioni dell'Abruzzo, partendo da Antonio De Nino, Gennaro Finamore, Vincenzo Balzano, Giovanni Pansa, poi Alfonso Maria Di Nola, Giuseppe Profeta, Francesco Verlengia, Emiliano Giancristofaro e infine Maria Concetta Nicolai.