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Marco Porcio Catone Uticense

Se si eccettua l'accusa, non verificata, di ebrius (ubriacone) mossagli da Giulio Cesare, l'Uticense è descritto persino dalle fonti a lui ostili e dai suoi più aspri nemici come una figura di somma rettitudine, incorruttibile ed imparziale, molto scomodo per gli avversari. È mostrato come il campione delle prische virtù romane per antonomasia, uomo fuori del suo tempo, citato ogni qual volta si volevano lodare (o anche sbeffeggiare, come in Marziale) i Romani dei tempi eroici. Seguace della filosofia stoica e celebre oratore, Catone Uticense viene ricordato, oltre che per la sua caparbietà e tenacia, per essersi ribellato alla presa di potere da parte del suo rivale Cesare, preferendo il suicidio all'umiliazione di farsi graziare da Cesare e assistere alla fine dei valori repubblicani di Roma, che aveva sempre difeso.

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