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Giovanni Francesco Poggio Bracciolini, nome umanistico Poggius Florentinus (Terranuova, 11 febbraio 1380 – Firenze, 30 ottobre 1459), è stato un umanista e storico italiano. È ricordato per aver rimesso in circolazione, sottraendoli a secoli di oblio, diversi capolavori della letteratura latina, tra cui il De rerum natura di Lucrezio, l'Institutio oratoria di Quintiliano e le Silvae di Stazio.
Il diavolo veste Prada (The Devil Wears Prada) è un romanzo di Lauren Weisberger che narra la storia di una giovane assistente al servizio della perfida direttrice della più importante rivista di moda al mondo. L'autrice è stata realmente in passato l'assistente personale di Anna Wintour, direttrice di Vogue America sebbene nella prefazione tenga a sottolineare che i fatti e i personaggi narrati siano di pura fantasia. Ha scritto anche il romanzo Al diavolo piace dolce. Nel 2006 è uscito il film Il diavolo veste Prada, tratto dal libro e con Meryl Streep e Anne Hathaway nel ruolo delle protagoniste. Nel 2013 è uscito negli Stati Uniti il seguito del libro, La vendetta veste Prada, da cui potrebbe essere tratto un film sempre con Meryl Streep nei panni di Miranda Priestley.
Giovan Battista Bracciolini (Lanciolina, 1439 – Roma, 1470) è stato un religioso e storico italiano. Nato nell'allora castello, oggi villaggio, di Lanciolina sulle colline di Terranuova Bracciolini, era il figlio secondogenito del celebre umanista Poggio Bracciolini. Cominciò con il laurearsi in Diritto civile ma non troppo tempo dopo cambiò strada e prese una laurea anche in Diritto canonico per poi darsi alla carriera ecclesiastica. Prima priore di San Lorenzo a Montevarchi, poi canonico della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze e di quella di San Donato ad Arezzo, rimase in Toscana fino a quando non venne chiamato a Roma dove invece fu rettore della Basilica di San Giovanni in Laterano. Promosso Accolito Palatino, finì la sua carriera vaticana come Prelato Chierico della Reverenda Camera Apostolica. Ma più che per la sua ascesa nella curia papale, Giovan Battista Bracciolini è principalmente ricordato come storico e biografo del condottiero Niccolò Piccinino e del cardinale Domenico Capranica. «Per lo stesso motivo noi ci sbrigheremo con la medesima sollecitudine di Gio. Battista Bracciolini figlio del celebre Poggio Fiorentino, il quale per avere scritta latinamente la Vita di Niccolò Piccinino, ove molte, e molte cose disse della Storia Perugina di quei tempi, se non ha d'avere un distinto luogo fra gli Storici Perugini, certamente la sua memoria non dobbiamo omettere in queste ricerche. Anche di lui parlò lo Zeno, ed a ragione dimostrò di aver mancato il Vossio, per averlo omesso fra suoi Storici Latini, che pure vi dovea aver luogo, non solamente per la Vita del Piccinino ma anche per quella del celebre Cardinal Domenico Capranica. A' tempi dello Zeno era inedita la Vita latina del Piccinino, ed egli ne cita un testo a penna della Biblioteca Gaddi di Firenze. Il primo a far ricerca di questa Vita scritta dal Bracciolini, sembra che fosse Angelo Baldeschi».
De architectura (Sull'architettura) è un trattato latino scritto da Marco Vitruvio Pollione intorno al 15 a.C. È l'unico testo sull'architettura giunto integro dall'antichità e divenne il fondamento teorico dell'architettura occidentale, dal Rinascimento fino alla fine del XIX secolo. L'opera costituisce inoltre una delle fonti principali della moderna conoscenza sui metodi costruttivi degli antichi romani, come pure della progettazione di strutture, sia grandi (acquedotti, edifici, bagni, porti) che piccole (macchine, strumenti di misurazione, utensili).
Carlo Amati (Monza, 22 agosto 1776 – Milano, 23 marzo 1852) è stato un architetto e docente italiano, esponente del Neoclassicismo.
Donato "Donnino" di Angelo di Pascuccio, detto il Bramante e conosciuto anche come Donato Bramante (Fermignano, 1444 – Roma, 11 aprile 1514), è stato un architetto e pittore italiano, tra i maggiori artisti del Rinascimento. Formatosi a Urbino, uno dei centri della cultura italiana del XV secolo, fu attivo dapprima a Milano, condizionando lo sviluppo del rinascimento lombardo, quindi a Roma, dove progettò la basilica di San Pietro. In qualità di architetto, fu la personalità di maggior rilievo nel passaggio tra il XV e il XVI secolo e nel maturare del classicismo cinquecentesco, tanto che la sua opera è confrontata dai contemporanei all'architettura delle vestigia romane e lui considerato "inventore luce della buona e vera Architettura".
L'autobiografia è un genere letterario che il critico letterario francese Philippe Lejeune ha definito "il racconto retrospettivo in prosa che un individuo reale fa della propria esistenza, quando mette l'accento sulla sua vita individuale, in particolare sulla storia della propria personalità".È scritto da chi, a un certo punto della propria vita, decide di rievocare le fasi già vissute e che sono state per lui particolarmente importanti. L'autore prende coscienza di sé attraverso i ricordi ed è protagonista delle vicende narrate. I tempi verbali per lo più sono al passato. Non sono presenti tutti i fatti della vita dell'autore, ma soltanto quelli che lui vuol far conoscere per presentarsi in un certo modo. Lo stile è generalmente "sostenuto" e vi sono poche inserzioni dialogiche, molte invece sono le riflessioni personali.
L'architettura rinascimentale è quella fase dell'architettura italiana che si sviluppò dal 1420 alla metà del XVI secolo, con il ritorno alla vita dell'antichità classica.Caratteristiche principali dell'architettura rinascimentale sono infatti la sensibilità verso il passato antico, la ripresa degli ordini classici, l'articolazione chiara nelle piante e negli alzati, nonché le proporzioni tra le singole parti degli edifici.Lo stile del cosiddetto "primo rinascimento" ebbe origine a Firenze, favorito dall'affermazione della borghesia e della cultura umanistica, fiorendo poi in altre corti come quelle di Mantova e di Urbino. La successiva fase cinquecentesca, detta "Rinascimento classico", ebbe in Roma il nuovo centro della vita artistica, coesistendo nello stesso secolo con il Manierismo, che è generalmente considerato dalla storiografia come la terza fase del Rinascimento.Nei secoli seguenti le idee architettoniche elaborate in Italia si propagarono anche nel resto d'Europa, ma le opere che ne scaturirono ebbero poco in comune con le caratteristiche dell'architettura italiana, consistenti nella ripresa di particolari romani e nel senso di equilibrio e stabilità.