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Pietro Alekseevič Romanov (in russo: Пётр Алексе́евич Рома́нов?, traslitterato: Pëtr Alekséevič Románov, /'pʲoːtr ʌlʲɪ'ksʲejɪvʲɪʨ rʌ'mɑːnəf/), detto Pietro il Grande (in russo: Пётр Вели́кий?, traslitterato: Pëtr Velíkij, /'pʲoːtr vʲɪ'lʲiːkʲɪj/; Mosca, 9 giugno 1672 – San Pietroburgo, 8 febbraio 1725), è stato zar e, dal 1721, primo imperatore di Russia. Il suo regno ebbe inizio nel 1682, all'età di 10 anni, in coreggenza con Ivan V, malato sia mentalmente sia fisicamente e pertanto impossibilitato a regnare. Alla morte di quest'ultimo, avvenuta nel 1696, Pietro fu sovrano assoluto fino al 1724, anno a partire dal quale la moglie Caterina I lo affiancò in questo compito. Considerato un eroe nazionale russo, compare sulle banconote da 500 rubli e francobolli; gli sono dedicati monumenti e opere letterarie. Era alto circa due metri anche se aveva piedi e testa sproporzionati, in confronto alla notevole statura e talvolta, probabilmente a causa dell'altezza, soffriva di attacchi di piccolo male, una particolare forma di epilessia. Durante il suo regno venne considerato dai suoi contemporanei come il tipico rappresentante del sovrano illuminato, unitamente a Francesco II d'Asburgo e a Maria Teresa d'Austria, e come Imperatore operò sotto la direzione dei principi del giurisdizionalismo.
Maria Teresa d'Asburgo-Lorena di Toscana (Maria Teresa Francesca Giuseppa Giovanna Benedetta; Vienna, 21 marzo 1801 – Torino, 12 gennaio 1855) nata principessa di Toscana, arciduchessa d'Austria e principessa di Ungheria e Boemia, divenne regina di Sardegna come moglie del re Carlo Alberto.
Maria Luisa di Borbone, detta anche Maria Ludovica (Portici, 24 novembre 1745 – Vienna, 15 maggio 1792), infanta di Spagna, figlia di Carlo III di Spagna e di Maria Amalia di Sassonia, fu granduchessa di Toscana dal 1765 al 1790 come consorte di Pietro Leopoldo d'Asburgo-Lorena. Quando il marito fu eletto Imperatore del Sacro Romano Impero come Leopoldo II, Maria Luisa divenne imperatrice del Sacro Romano Impero, regina di Germania, Boemia e Ungheria dal 1790 al 1792. Ebbe ben sedici figli, tra i quali Francesco II, imperatore del Sacro Romano Impero e Ferdinando III, granduca di Toscana.
Maria Carolina Luisa Giuseppa Giovanna Antonia d'Asburgo-Lorena, nota semplicemente come Maria Carolina d'Austria (Vienna, 13 agosto 1752 – Vienna, 8 settembre 1814), nata arciduchessa d'Austria, divenne regina consorte di Napoli e Sicilia come moglie di Ferdinando IV di Napoli e III di Sicilia. Era la tredicesima dei figli dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria e dell'imperatore Francesco I. Per suggellare un'alleanza con i Borbone di Spagna, nel 1768 venne data in sposa al re Ferdinando IV di Napoli, figlio di Carlo III di Spagna. Dall'unione nacquero diciotto figli e, dopo la nascita del primo erede maschio nel 1775, in base ai termini del contratto nuziale, Maria Carolina ebbe accesso al consiglio privato della corona. Intelligente e volitiva, riuscì a imporsi come figura di comando e de facto governò il Regno di Napoli. Maria Carolina promosse Napoli come centro culturale, patrocinando artisti, tra cui i pittori Jakob Philipp Hackert e Angelika Kauffmann, e accademici come Gaetano Filangieri, Domenico Cirillo e Giuseppe Maria Galanti, non restando indifferente al vivace dibattito illuminista. La regina promosse numerose riforme, tra cui la revoca del divieto di associazione massonica (Maria Carolina fece parte di una loggia massonica di sole donne.) e l'ampliamento della marina militare, affidata al suo favorito John Acton, e riuscì a sganciare Napoli dall'influenza del regno spagnolo. Tuttavia, durante la rivoluzione francese, Maria Carolina abbandonò per sempre la sua posizione di sostenitrice del dispotismo illuminato e si schierò invece tra i più strenui conservatori dopo l'esecuzione della regina di Francia Maria Antonietta, la prediletta tra le sue sorelle. Scandalizzata dal trattamento riservatole, la regina di Napoli sviluppò un forte sentimento antifrancese e si alleò con la Gran Bretagna e l'Austria contro la Francia durante le guerre rivoluzionarie francesi e napoleoniche. Fuggì in Sicilia insieme al marito dopo l'invasione francese della parte continentale del regno, dove fu proclamata la Repubblica Napoletana nel gennaio del 1799. Sei mesi dopo, tornata sul trono, Maria Carolina fu tra i principali sostenitori delle sentenze di morte emesse contro i rivoluzionari, tra cui un gran numero di quegli intellettuali un tempo da lei sostenuti. Fu deposta nuovamente dalle forze napoleoniche nel 1806 e trascorse i suoi ultimi anni in esilio a Vienna, dove morì nel 1814, poco prima di poter assistere alla restaurazione dei Borboni sul trono delle Due Sicilie.
Luigi XIII di Borbone, detto il Giusto (Fontainebleau, 27 settembre 1601 – Saint-Germain-en-Laye, 14 maggio 1643), è stato re di Francia e Navarra dal 1610 fino all'anno della sua morte, avvenuta nel 1643. Il suo regno, dominato dalla personalità del cardinale Richelieu, suo primo ministro, venne segnato dalla lotta contro l'Austria e l'affermazione della predominanza militare francese in Europa, in particolare nella Guerra dei Trent'anni. Il suo matrimonio con l'infanta Anna d'Austria diede vita a due figli: Luigi XIV, il Re Sole successore del padre al trono di Francia, e suo fratello Filippo, duca d'Orléans, fondatore della casata da cui poi discenderà anche il re Luigi Filippo.
Leopoldo I del Belgio, nome completo Leopoldo Giorgio Cristiano Federico di Sassonia-Coburgo-Gotha, in francese Leopold Georges Chrétien Frederic de Saxe Cobourg-Gotha e in tedesco Leopold Georg Christian Friedrich von Sachsen Coburg und Gotha (Coburgo, 16 dicembre 1790 – Laeken, 10 dicembre 1865), fu membro del casato dei Wettin; ebbe i titoli di principe di Sassonia-Coburgo dal 16 dicembre 1790, principe di Sassonia-Coburgo-Saalfeld dal 1805, principe di Sassonia-Coburgo-Gotha dal 1826. Fu il primo re dei Belgi, regnando dal 26 giugno 1831 al 10 dicembre 1865. Era zio materno della regina Vittoria del Regno Unito, della quale fu consigliere ed al quale la sovrana fu sempre molto legata e zio paterno dello stesso grado anche di suo marito Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, in quanto fratello del padre. Dopo la Guerra d'indipendenza greca (1821-1832), a Leopoldo fu offerta la corona di Grecia, ma rifiutò, ritenendolo troppo precario. Successivamente, però, Leopoldo accettò la sovranità del nuovo Regno del Belgio nel 1831. Il governo belga offrì il titolo a Leopoldo grazie ai suoi rapporti diplomatici con le case reali di tutta Europa, e poiché era sostenuto dall'Inghilterra e quindi non era affiliato ad altre potenze (come la Francia, che si riteneva avesse ambizioni territoriali in Belgio) che avrebbero potuto minacciare l'equilibrio europeo creato dal Congresso di Vienna del 1815. Leopoldo prestò giuramento come re dei Belgi il 21 luglio 1831, un evento commemorato ogni anno come "giornata nazionale belga". Il suo regno fu segnato dai tentativi dei Paesi Bassi di riconquistare il Belgio e, in seguito, dalla divisione politica interna tra liberali e cattolici. Come protestante, Leopoldo fu considerato liberale e incoraggiò la modernizzazione economica, svolgendo un ruolo importante nell'incoraggiare la creazione della prima ferrovia del Belgio nel 1835 e nella successiva industrializzazione. Come risultato delle ambiguità nella Costituzione belga, Leopoldo fu in grado di espandere leggermente i poteri del monarca durante il suo regno. Ebbe anche un ruolo importante nel fermare la diffusione delle rivoluzioni del 1848 in Belgio. Morì nel 1865 e gli succedette suo figlio Leopoldo II del Belgio. Nel corso della sua vita Leopoldo I ebbe modo di amare profondamente l'Italia per la sua cultura classica ed il suo paesaggio. Risiedette, infatti, per parte della sua vita a Villa Giulia, presso Bellagio, sua residenza sul lago di Como.
La dinastia dei Borbone delle Due Sicilie, detta anche Borbone di Napoli o Borbone di Sicilia, è uno dei rami italiani dei Borbone e, più precisamente, un ramo cadetto dei Borbone di Spagna. Fu casa reale del Regno di Sicilia citeriore (Regno di Napoli) e del Regno di Sicilia ulteriore (Regno di Sicilia), nel 1816 unificati come Regno delle Due Sicilie.
Asburgo-Lorena di Toscana è il ramo cadetto della casa reale d'Asburgo che resse il Granducato di Toscana dal 1737 al 1801 e dal 1814 al 1860.