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Il tardo gotico è una fase della storia dell'arte europea, collocabile tra il 1370 circa e buona parte del XV secolo, con alcune zone dove si prolungò a oltranza fino al XVI secolo. Si tratta di uno dei linguaggi figurativi fondamentali, assieme al Rinascimento fiorentino e fiammingo, che caratterizzarono il Quattrocento. Fu un fenomeno legato soprattutto alle corti rinascimentali ed ebbe una diffusione piuttosto uniforme in tutta Europa, favorita dai frequenti scambi di oggetti d'arte e di artisti stessi tra i centri dell'Italia Settentrionale, dell'Italia Meridionale, della Francia e della Germania. Il tardo gotico mantenne un ruolo dominante e un'importante diffusione per tutta la prima metà del XV secolo; l'Arte del Rinascimento infatti, sviluppatasi a Firenze a partire dagli anni venti del Quattrocento, faticò ad affermarsi in Italia fino alla seconda metà del secolo, e non fu recepito a breve negli altri paesi europei; in questi contesti il tardo gotico rimase il punto di riferimento principale per la gran parte della committenza. In questo periodo più che mai le arti figurative non furono un riflesso di fenomeni storici o sociali, ma svolsero il ruolo di compensazione fantastica attraverso l'evocazione di un mondo perfetto e aristocratico. Tra i più noti artisti dell'epoca tardo gotica ci furono il Pisanello, Gentile da Fabriano, Paolo Uccello e il Beato Angelico in Italia, Claus Sluter e i fratelli Limbourg in Francia, Stephan Lochner in Germania, e altri. In Italia ne risentì fortemente anche Masolino da Panicale.
La storia di Roma riguarda le vicende della città, dalla sua fondazione sino ad oggi, per oltre 27 secoli.
La storia della letteratura italiana ha inizio nel XII secolo, quando nelle diverse regioni della penisola italiana si iniziò a scrivere in italiano con finalità letterarie. Il Ritmo laurenziano è la prima testimonianza di una letteratura in lingua italiana. Gli storici della letteratura individuano l'inizio della tradizione letteraria in lingua italiana nella prima metà del XIII secolo con la scuola siciliana di Federico II di Svevia, Re di Sicilia e Imperatore del Sacro Romano Impero, anche se il primo documento letterario di cui sia noto l'autore è considerato il Cantico delle creature di Francesco d'Assisi. In Sicilia, a partire dal terzo decennio del XIII secolo, sotto il patrocinio di Federico II si era venuto a formare un ambiente di intensa attività culturale. Queste condizioni crearono i presupposti per il primo tentativo organizzato di una produzione poetica in volgare romanzo, il siciliano, che va sotto il nome di "scuola siciliana" (così definita da Dante nel suo “De vulgari Eloquentia”). Tale produzione uscì poi dai confini siciliani per giungere ai comuni toscani e a Bologna e qui i componimenti presero ad essere tradotti e la diffusione del messaggio poetico divenne per molto tempo il dovere di una sempre più nota autorità comunale. Quando la Sicilia passò il testimone ai poeti toscani, coloro che scrivevano d'amore vi associarono, seppure in maniera fresca e nuova, i contenuti filosofici e retorici assimilati nelle prime grandi università, prima di tutto quella di Bologna. I primi poeti italiani provenivano dunque da un alto livello sociale e furono soprattutto notai e dottori in legge che arricchirono il nuovo volgare dell'eleganza del periodare latino che conoscevano molto bene attraverso lo studio di grandi poeti latini come Ovidio, Virgilio, Lucano. Ciò che infatti ci permette di parlare di una letteratura italiana è la lingua, e la consapevolezza nella popolazione italiana di parlare una lingua, che pur nata verso il X secolo si emancipa completamente dalla promiscuità col latino solo nel XIII secolo.
La Storia del giornalismo italiano assume un ruolo importante nella storia del giornalismo e in quella d'Italia.
Leonardo Sciascia (Racalmuto, 8 gennaio 1921 Palermo, 20 novembre 1989) stato uno scrittore, saggista, giornalista, politico, poeta, drammaturgo, critico d'arte e maestro di scuola elementare italiano. Spirito libero e anticonformista, lucidissimo e impietoso critico del nostro tempo, Sciascia una delle grandi figure del Novecento italiano ed europeo. All'ansia di conoscere le contraddizioni della sua terra e dell'umanit , un un senso di giustizia pessimistico e sempre deluso, ma che non rinuncia mai all'uso della ragione umana di matrice illuminista, per attuare questo suo progetto. All'influenza del relativismo conoscitivo di Luigi Pirandello si possono ricondurre invece l'umorismo e la difficolt di pervenire a una conclusione che i suoi protagonisti incontrano: la realt non sempre osservabile in maniera obiettiva, e spesso un insieme inestricabile di verit e menzogna.Dal 1979 al 1983 fu deputato del Partito Radicale.
Giuseppe Conte (Imperia, 15 novembre 1945) è uno scrittore, poeta, librettista, drammaturgo, traduttore e critico letterario italiano.
Gesualdo Bufalino (Comiso, 15 novembre 1920 – Vittoria, 14 giugno 1996) è stato uno scrittore, poeta e aforista italiano. Per gran parte della vita insegnante, si è rivelato tardivamente, nel 1981, all'età di 61 anni, con il romanzo Diceria dell'untore, grazie all'incoraggiamento di Leonardo Sciascia ed Elvira Sellerio; l'opera gli valse nello stesso anno il prestigioso Premio Campiello. Con il romanzo Le menzogne della notte vinse nel 1988 il Premio Strega. Si rese famoso per il suo stile ricercato, ricco e in alcuni casi "anticheggiante", nonché per la sua abilità linguistica e la vasta cultura. Amico di Leonardo Sciascia, trascorse la maggior parte della sua vita a Comiso, mantenendo un'esistenza ritirata e discreta.
Filatelia è il termine con cui si identifica il collezionismo di francobolli. Tale termine è stato coniato nel XIX secolo unendo i termini greci filos ("amante") e atelia ("franchigia"), dove franchigia è un termine usato per indicare la tassa dovuta per il recapito della posta. Il termine origina il sostantivo "filatelista" e l'aggettivo "filatelico". Con filatelista si intende dunque la persona che si interessa di filatelia, mentre gli oggetti utili al filatelista sono detti filatelici.
Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 – Milano, 12 settembre 1981) è stato un poeta, traduttore, scrittore, filosofo, giornalista, critico letterario, critico musicale e politico italiano.