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La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS - Università Cattolica del Sacro Cuore è un policlinico universitario di Roma progettato da Giuseppe Cigni, sede della facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Collegato alla suddetta facoltà, prende il nome dallo psicologo francescano Agostino Gemelli, che fondò nel 1921 l'Università Cattolica, e con i suoi 1575 posti letto, è il più grande ospedale d'Italia ed uno dei più grandi ospedali privati d'Europa. Opera nell'ambito del Sistema Sanitario Nazionale italiano, oltre ad erogare prestazioni in regime di attività privata, con le sue funzioni che non si limitano alle attività di tipo ospedaliero, ma comprendono anche la ricerca scientifica in campo medico-biologico, l'insegnamento delle discipline mediche e infermieristiche, la formazione permanente del personale sanitario.
L'ospedale Carlo Forlanini è stato un ospedale di Roma fondato negli anni 1920 per trattare i malati di tubercolosi, e chiuso nel giugno 2015 con trasferimento delle sue funzioni nei vicini ospedali San Camillo-Forlanini sulla Circonvallazione Gianicolense e Lazzaro Spallanzani sulla via Portuense. Era intitolato a Carlo Forlanini, uno dei principali seguaci in Italia del professor Robert Koch, Premio Nobel per la medicina nel 1905 e scopritore dell'agente patogeno della tubercolosi. Fu inaugurato il 10 dicembre 1934.
Lazzaro Spallanzani (Scandiano, 12 gennaio 1729 – Pavia, 11 febbraio 1799) è stato un gesuita, biologo e accademico italiano. Considerato il "padre scientifico" della fecondazione artificiale, è ricordato soprattutto per aver confutato la teoria della generazione spontanea con un esperimento che verrà successivamente ripreso e perfezionato da Louis Pasteur.
Laura Maria Caterina Bassi Veratti, più nota come Laura Bassi (Bologna, 29 ottobre 1711 – Bologna, 20 febbraio 1778), è stata una fisica e accademica italiana. Fu la prima donna al mondo a ottenere una cattedra universitaria e una delle prime donne laureate d'Italia, dopo la concittadina Bettisia Gozzadini (laureata in giurisprudenza nel 1236), la napoletana Costanza Calenda (laureata in medicina nel Quattrocento) e la veneziana Elena Lucrezia Corner (laureata in filosofia nel 1678).
In Italia, un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) è un ospedale nel quale vengono svolte attività di ricerca clinica, nonché di gestione dei servizi sanitari, che in virtù del loro contributo alla ricerca ricevono finanziamenti pubblici (150 milioni di euro nel 2017 ). Gli "istituti di ricovero e cura a carattere scientifico" sono particolari aziende ospedaliere con natura giuridica diversa, pubblica o privata. Gli IRCCS pubblici sono in tutto 21, mentre gli IRCCS privati sono 30.
Per generazione spontanea si intende la credenza, molto diffusa dall'antichità, per cui la vita potrebbe nascere in modo "spontaneo" dagli elementi naturali inanimati, in quanto comunque dotati di influssi vitali. Si riteneva infatti che gli esseri viventi più semplici, come i vermi e gli insetti, potessero nascere spontaneamente dal fango o da carcasse in putrefazione. Si contrappone alla teoria della biogenesi, secondo cui la vita può generarsi solo a partire da altri esseri viventi. Questa teoria, ancora accettata nel XVIII secolo, ad esempio dal biologo inglese John Needham, fu confutata grazie ad alcuni esperimenti di Francesco Redi e di Lazzaro Spallanzani. Francesco Redi pose della carne avariata in una serie di recipienti, alcuni chiusi, altri aperti, e dimostrò che le larve nascevano solo dove le mosche avevano potuto depositare le uova. Spallanzani fece anche un altro esperimento simile ma che dimostrava che l'aria può dare origine ad alcuni organismi. Col passare degli anni la teoria della generazione spontanea venne progressivamente abbandonata. Tuttavia, l'avvento del microscopio portò a una generale ripresa della teoria: si notò infatti che bastava mettere delle sostanze organiche in decomposizione in un luogo caldo per breve tempo e delle strane "bestioline viventi" apparivano sulla superficie. All'inizio del XIX secolo la teoria era sostenuta ancora da Geoffroy Saint-Hilaire e Jean-Baptiste de Lamarck. Essi consideravano entrambi che le forme di vita più semplici potevano ancora comparire come generazioni spontanee. Parimenti Antoine Béchamp mostrò, con i suoi microzimi, una forma di generazione spontanea della vita. Quando la controversia divenne troppo vivace, l'Accademia delle Scienze di Parigi offrì un premio a chiunque fosse stato in grado di fare luce sull'argomento. Il premio fu vinto nel 1864 da Louis Pasteur, che attraverso un semplice esperimento riuscì a confutare la teoria della generazione spontanea. Egli impiegò per i suoi esperimenti dei matracci a collo d'oca, che permettevano l'entrata dell'ossigeno, elemento indispensabile allo sviluppo della vita, ma impedivano che il liquido all'interno venisse a contatto con agenti contaminanti come spore e batteri. Egli bollì il contenuto dei matracci, uccidendo così ogni forma di vita all'interno, e dimostrò che i microrganismi riapparivano solo se il collo dei matracci veniva rotto, permettendo così agli agenti contaminanti di entrare. Attraverso questo semplice esperimento Louis Pasteur fu in grado di confutare la teoria della generazione spontanea a favore della teoria della biogenesi e, come lui stesso disse in una serata scientifica alla Sorbona di Parigi: «Mai la teoria della generazione spontanea potrà risollevarsi dal colpo mortale inflittole da questo semplice esperimento». Egli inoltre dimostrò che dei germi si depositavano nella curva del matraccio in cui era presente dell'acqua perché l'aria arrivava fin lì, e quindi in quel posto si riproducevano i germi poiché si erano trovati in un ambiente a loro favorevole.