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Vittorio Emanuele II di Savoia (Vittorio Emanuele Maria Alberto Eugenio Ferdinando Tommaso di Savoia; Torino, 14 marzo 1820 – Roma, 9 gennaio 1878) è stato l'ultimo Re di Sardegna (dal 1849 al 1861) e il primo Re d'Italia (dal 1861 al 1878). Dal 1849 al 1861 fu inoltre Duca di Savoia, Principe di Piemonte e Duca di Genova. È ricordato tutt'oggi con l'appellativo di Re galantuomo per aver mantenuto in vigore lo Statuto Albertino. Coadiuvato dal presidente del Consiglio Camillo Benso, conte di Cavour, portò a compimento il Risorgimento nazionale con la Proclamazione del Regno d'Italia. Per aver realizzato l'Unità d'Italia, viene indicato come Padre della Patria, così come compare nell'iscrizione nel monumento nazionale che da lui prende il nome di Vittoriano, sito a Roma, in Piazza Venezia.
La principessa Maria Clotilde di Savoia (Ludovica Teresa Maria Clotilde di Savoia; Torino, 2 marzo 1843 – Moncalieri, 25 giugno 1911) era la figlia primogenita del re Vittorio Emanuele II, prima sovrano di Sardegna e poi sovrano d'Italia, e della regina Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena. Era, dunque, la sorella maggiore di Umberto I di Savoia, successore del padre sul trono d'Italia, di Amedeo I di Savoia, re di Spagna, del principe Oddone Eugenio Maria di Savoia e di Maria Pia di Savoia, regina consorte del Portogallo; era inoltre sorellastra di Vittoria e di Emanuele Alberto, figli nati dal matrimonio morganatico del padre con Rosa Vercellana. Maria Clotilde si sposò nel 1859 con il principe Napoleone Giuseppe Carlo Paolo Bonaparte, nipote di Napoleone I e cugino di Napoleone III, al quale diede tre figli.