Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La teologia della liberazione è una corrente di pensiero teologico cattolico sviluppatasi con la riunione del Consiglio episcopale latinoamericano (CELAM) di Medellín (Colombia) del 1968, come diretta estensione delle idee e dei principi riformatori messi in moto in Roma dal Concilio Vaticano II e concordata da diverse decine di padri conciliari di diverse nazionalità, sia europei sia latino-americani e sottoscritta da diversi cardinali nei cosiddetti Patti delle catacombe nel corso dei lavori conclusivi del Concilio ecumenico presso le catacombe di Domitilla a Roma. Il principio fondamentale della Teologia della Liberazione si impernia intorno alla considerazione del ruolo centrale della Chiesa nella società umana contemporanea e tende a porre in evidenza i valori di emancipazione sociale e politica presenti nel messaggio cristiano, in particolare l'opzione fondamentale per i poveri così come essa si evince all'interno del dato biblico. Tra i protagonisti che diedero inizio a questa corrente di pensiero vi furono il teologo Gustavo Gutiérrez, (peruviano) docente della Pontificia Università del Perù, l'arcivescovo Hélder Câmara, il teologo Leonardo Boff (brasiliano) e Camilo Torres Restrepo (colombiano). Il termine venne coniato dallo stesso Gutiérrez nel 1973 con la pubblicazione del libro Teologia della Liberazione (titolo originale spagnolo: Historia, Política y Salvación de una Teología de Liberación).
Don Pio Luigi Ciotti (Pieve di Cadore, 10 settembre 1945) è un presbitero e attivista italiano, ispiratore e fondatore dapprima del Gruppo Abele, come aiuto ai tossicodipendenti e altre varie dipendenze, quindi dell'Associazione Libera contro i soprusi delle mafie in tutta Italia.
"Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" un associazione di promozione sociale presieduta da don Luigi Ciotti, fondata nel 1995 con l intento di sollecitare la societ civile nella lotta alla criminalit organizzata e di favorire la creazione di una comunit alternativa alle mafie stesse. Libera coordina pi di 1600 realt nazionali e internazionali che si occupano in vario modo del contrasto alla criminalit organizzata. Fra gli scopi dell associazione: promuovere i diritti di cittadinanza, la cultura della legalit democratica e la giustizia sociale; valorizzare la memoria delle vittime di mafie; contrastare il dominio mafioso del territorio. Alcuni dei concreti impegni di Libera sono: la legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalit democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attivit antiusura. Nel corso degli anni Libera ha dato vita a numerosi progetti ed iniziative sui beni confiscati alle mafie.
Laudato si' è la seconda enciclica di papa Francesco scritta nel suo terzo anno di pontificato. Benché porti la data del 24 maggio 2015, solennità di Pentecoste, il testo è stato reso pubblico solo il 18 giugno successivo. Il nome Laudato si' deriva dal Cantico delle creature di san Francesco, che loda il Signore per le sue meravigliose creature. L'argomento principale trattato è l'interconnessione tra crisi ambientale della Terra e crisi sociale dell'umanità, ossia l'ecologia integrale. Papa Francesco ha precisato infatti che "non si tratta di un'enciclica verde ma di un'enciclica sociale".In concomitanza con la presentazione dell'enciclica, papa Francesco ha istituito la giornata mondiale di preghiera per la cura del creato.
Con il termine industrializzazione si intende quel processo di trasformazione di una società da uno stadio rurale ad uno industriale, con forte inurbamento e abbandono delle campagne a favore del lavoro nelle fabbriche. L'industrializzazione si manifestò in maniera crescente per la prima volta negli Stati Uniti e in Europa, soprattutto in Inghilterra nel corso del XIX secolo in seguito all'avvento della prima rivoluzione industriale.
Gradisca d'Isonzo (Gardiscje in friulano standard, Gardiscja nella variante locale) è un comune italiano di 6 367 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. Il comune si fregia del titolo di città, concesso il 14 luglio 1936.