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Zeno Cosini è il protagonista del romanzo La coscienza di Zeno di Italo Svevo. Come i protagonisti dei due precedenti romanzi Una vita e Senilità (rispettivamente Alfonso Nitti e Emilio Brentani), anche Zeno è affetto dalla "malattia" dell'inettitudine, cioè l'incapacità di vivere serenamente. La sua "senilità" è un dato anagrafico, non morale, come poteva essere intesa invece nel personaggio di Emilio Brentani. A differenza dei due protagonisti degli altri romanzi, però, Zeno guarisce, almeno apparentemente, dal suo essere inetto.
Tino Buazzelli, all'anagrafe Agostino Buazzelli (Frascati, 13 luglio 1922 – Roma, 20 ottobre 1980), è stato un attore italiano.
Orlando furioso di Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino è una guida alla lettura del testo ariostesco scritta da Italo Calvino nel 1970. Nasce dall'amore e dall'affinità che lega Calvino alla scrittura dell'Ariosto, alla sua fantasia e all'ironia.
L'Orlando furioso è un poema cavalleresco di Ludovico Ariosto pubblicato per la prima volta nel 1516 a Ferrara. Il poema, composto da 46 canti in ottave, ruota attorno al personaggio di Orlando, cui è dedicato il titolo, e a molti altri personaggi. L'opera, riprendendo la tradizione del ciclo carolingio e parzialmente del ciclo bretone, si pone a continuazione (gionta) dell'incompiuto Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo; in seguito, tuttavia, Ariosto considererà l'Orlando innamorato solo come una fonte a cui attingere, a causa della non attualità dei temi del poema, dovuti alla materia cavalleresca, ma riuscirà a risolvere questo problema apportando modificazioni interne all'opera - tra cui l'introduzione di tecniche narrative sconosciute al Boiardo - e soprattutto intervenendo spesso nel corso del poema spiegando al lettore il vero fine degli avvenimenti.Caratteristica fondamentale dell'opera è il continuo intrecciarsi delle vicende dei diversi personaggi, che costituiscono molteplici fili narrativi (secondo la tecnica dell'entrelacement, eredità del romanzo medievale), tutti armonicamente tessuti insieme. La trama è convenzionalmente riassunta in relazione a tre vicende principali, emblemi anche del sovrapporsi nel poema di diversi generi letterari: in primis la linea epica della guerra tra musulmani (Saraceni) e cristiani, che fa da sfondo all'intera narrazione e si conclude con la vittoria dei secondi. La vicenda amorosa è incentrata invece sulla bellissima Angelica, in fuga da numerosi spasimanti, tra i quali il paladino Orlando, di cui viene sin dalle prime ottave preannunciata la pazzia, portando all'estremo la dimensione del cavaliere cristiano della chanson de geste votato alla fede. Le inchieste dei vari cavalieri per conquistare Angelica si rivelano tutte vane, dal momento che (prima di uscire definitivamente dal poema nel XXIX canto, per giunta a testa in giù sulla sabbia) la donna sposerà il musulmano Medoro, causando la follia di Orlando e l'ira degli altri cavalieri. Il terzo motivo, quello encomiastico o celebrativo (su cui tuttavia persistono all'interno del poema una serie di ombre), consiste nelle peripezie che portano alla realizzazione dell'amore tra Ruggiero, cavaliere pagano discendente del troiano Ettore, e Bradamante, guerriera cristiana, i quali riusciranno a congiungersi solo dopo la conversione di Ruggiero al termine della guerra: da questa unione discenderà infatti la Casa d'Este.
Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 19 dicembre 1861 – Motta di Livenza, 13 settembre 1928), è stato uno scrittore e drammaturgo italiano, autore di tre romanzi, numerosi racconti brevi e opere teatrali. Di cultura mitteleuropea, ebbe in Italia riconoscimenti tardivi e fama postuma.
Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana, 15 ottobre 1923 – Siena, 19 settembre 1985) è stato uno scrittore italiano. Intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, è stato uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento. Ha seguito molte delle principali tendenze letterarie a lui coeve, dal Neorealismo al Postmoderno, ma tenendo sempre una certa distanza da esse e svolgendo un percorso di ricerca personale e coerente. Di qui l'impressione contraddittoria che offrono la sua opera e la sua personalità: da un lato una grande varietà di atteggiamenti che riflette il vario succedersi delle poetiche e degli indirizzi culturali nel quarantennio fra il 1945 e il 1985; dall'altro, invece, una sostanziale unità determinata da un atteggiamento ispirato a un razionalismo più metodologico che ideologico, dal gusto dell'ironia, dall'interesse per le scienze e per i tentativi di spiegazione del mondo, nonché, sul piano stilistico, da una scrittura sempre cristallina e a volte, è stato sostenuto, classica.I numerosi campi d'interesse toccati dal suo percorso letterario sono meditati e raccontati attraverso capolavori quali la trilogia de I nostri antenati, Marcovaldo, Le cosmicomiche, Se una notte d'inverno un viaggiatore, uniti dal filo conduttore della riflessione sulla storia e la società contemporanea.
Arcipelago Gulag è un saggio di inchiesta narrativa, edito in tre volumi, scritto tra il 1958 e il 1968 da Aleksandr Solženicyn sul sistema dei campi di lavoro forzato nell'URSS. Durante il regime comunista, l'utilizzo sistematico della giustizia politica disseminò l'Unione Sovietica di campi di concentramento. Il Gulag (da: Glavnoe Upravlenie LAGerej i mest zakljuchenija, Direzione generale dei campi e dei luoghi di detenzione) era un istituzione penitenziaria volta a rieducare il prigioniero spesso tramite il lavoro. Oggi, con la parola “gulag” in Occidente si intende spesso qualsiasi carcere o campo di prigionia sovietico. Poggiando su testimoni oculari - vittime superstiti - e materiale primario di ricerca, l'autore vi riversò anche la propria esperienza di prigioniero politico nei campi di lavoro forzato; egli vi percorre l'iter carcerario: dall'istruttoria ai lager speciali, dall'arresto cagionato da una delazione, fino al termine della pena scontata. Arcipelago Gulag ebbe grande risonanza nell'opinione pubblica internazionale per aver fornito il resoconto più radicale e circostanziato dell'URSS post-rivoluzionaria: Solženicyn vi dimostra che il regime comunista poteva governare sui popoli oppressi dell'Unione Sovietica solo con la minaccia dell'imprigionamento, ma pure che l'economia stessa del Paese dipendeva dalla produttività dei campi di lavoro forzato. L'opera fu pubblicata in Occidente nel 1973 e circolò clandestinamente - in samizdat - nell'URSS fino al 1989, quando fece la sua apparizione sulla rivista letteraria Novyj Mir, in forma ridotta. Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica, l'opera fu pubblicata liberamente e integralmente; nel 2009 è divenuta una lettura nelle scuole superiori russe.
Alfonso Nitti è il protagonista del romanzo di Italo Svevo Una vita (pubblicato nel 1892). È un “inetto”, cioè un personaggio disadattato, un antieroe che fugge dal villaggio natio per cercare fortuna in città. Qui troverà lavoro in una banca, cercherà di conquistare Annetta, figlia del capo (il signor Maller) e dovrà districarsi fra i vari ambienti e situazioni che lo porteranno ad un'inevitabile fine, il suicidio.