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Gasparo Cairano, noto anche come Gasparo da Cairano, de Cayrano, da Milano, Coirano o altre varianti (Milano (?) o Cairo o Cairate, prima del 1489 – Brescia (?), entro il 1517), è stato uno scultore italiano. Artista emergente nel 1489 nell'ambito del mondo culturale milanese, intraprese una fortunata carriera che in breve tempo lo trasformò nel principale esponente della scultura rinascimentale bresciana, distinguendosi con opere di alto spessore culturale quali il ciclo dei Cesari per il palazzo della Loggia a Brescia e il mausoleo Martinengo. Alla base del suo successo fu l'introduzione di un gusto classico potente e altamente espressivo, in contrapposizione al raffinato decorativismo locale preesistente poco figurato. Durante il primo decennio del XVI secolo, Gasparo fu così in grado di conquistare la committenza pubblica e privata in cerca di un artefice capace di tradurre nella pietra il proprio vanto per la discendenza storica dalla Roma antica, cavalcando così il fervore rinascimentale locale e soppiantando la concorrenza. Caduto nell'oblio a causa di una sfortuna critica secolare, provocata da innumerevoli quanto gravi equivoci, silenzi e malintesi, la sua complessa personalità artistica e il suo catalogo di opere sono stati ricostruiti solo a partire dalla fine del XX secolo, in particolare nei primi anni del XXI secolo, grazie a studi critici mirati che hanno permesso per la prima volta un'analisi organica e una riscoperta di documenti e opere.
La Croce di Desiderio è una croce astile in legno rivestito da lamina metallica ingemmata (158×100×7 cm), databile all'inizio del IX secolo e conservata nel museo di Santa Giulia a Brescia, nell'aula superiore della chiesa di Santa Maria in Solario. Ornata da duecentododici pietre, cammei e vetri colorati, è il più grande manufatto di oreficeria longobarda esistente e tra i più pregiati e conosciuti, collocabile tuttavia, per l'aspetto generale e la fattura di alcune gemme, nella fase di transizione con la cultura artistica carolingia. È inoltre l'oggetto altomedioevale recante il maggior numero di pietre di età classica reimpiegate nel suo apparato decorativo, circa cinquanta. Per il suo altissimo pregio e la grande importanza storica che riveste, la Croce di Desiderio è da sempre iconica delle collezioni del museo di Santa Giulia e il simbolo della Brescia longobarda, tanto quanto la Vittoria alata lo è della Brescia romana. Le gemme che ornano i due fronti della croce spaziano dal I secolo a.C. al XVII secolo circa, un arco di quasi duemila anni, in cui al gruppo di cammei classici seguono una ventina di pietre contemporanee all'assemblaggio della croce, un'ottantina di vetri colorati di varie epoche e probabilmente sostitutivi di pezzi più antichi, e un'altra serie di aggiunte moderne, tra cui i due frammenti di miniature attribuite a Giovanni Pietro Birago. All'incrocio dei bracci, invece, si trovano un Cristo Pantocratore sul lato anteriore, lavorato a sbalzo e coevo alla croce, e un Cristo crocifisso sul retro, una fusione in metallo risalente al XVI secolo. L'inserto più noto, tuttavia, è il medaglione con Tre ritratti incastonato sul fronte, risalente al III secolo e tradizionalmente raffigurante Galla Placidia con i figli Valentiniano III e Giusta Grata Onoria.
Brescia (pronuncia /ˈbreʃːa/ o /ˈbrɛʃːa/ , localmente [ˈbreːʃa], Brèsa o Bressa in dialetto bresciano, pronuncia /ˈbrɛsa/, localmente [ˈbrɛsɑ] o [ˈbrɛhɑ] , Brixia in latino) è un comune italiano di 195 058 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia. È il secondo comune della regione per popolazione, dopo Milano. Antica città le cui origini risalgono a oltre 3 200 anni fa, Brescia possiede un cospicuo patrimonio artistico e architettonico: i suoi monumenti d'epoca romana e longobarda sono stati dichiarati dall'UNESCO Patrimonio mondiale dell'umanità. Attiva nei settori della manifattura, dell'industria metalmeccanica, tessile, chimica e alimentare, è tra i principali centri economico-produttivi d'Italia ed è conosciuta per la celebre corsa d'auto d'epoca Mille Miglia e per la produzione del Franciacorta. Nel 2017 Brescia e la sua provincia, insieme a quelle di Bergamo, Mantova e Cremona, sono state premiate come Regione Europea della Gastronomia sotto il nome di Lombardia Orientale. La stessa città di Brescia, inoltre, è stata scelta nel 2020 come capitale italiana della cultura per l'anno 2023 assieme alla vicina Bergamo, entrambi due dei territori più colpiti dalla pandemia di COVID-19.La città di Brescia è soprannominata "La Leonessa", originariamente per il valore e l’attaccamento dimostrato verso la repubblica veneta: nel 1438, a tal proposito, lo stesso Senato veneto proclamò la città di Brescia “Leonessa e degna sposa del Leone” conferendole il titolo di “Brixia Fidelis fidei et Iustitiae”, titolo fieramente riportato sul fronte del palazzo della Loggia.