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Per Storia dell'India si intende la storia del Subcontinente indiano e in un'accezione più ristretta si intende invece la storia della Repubblica dell'India. Ad essere rigorosi non si potrebbe parlare della Storia dell'India intesa come Repubblica dell'India se non a partire dal 15 agosto del 1947, data di nascita di questo Stato dopo un lungo asservimento coloniale. Non avrebbe però senso analizzare la storia della repubblica indiana se non tenendo conto delle sue vicende sotto il periodo coloniale e a partire dalla comune storia di tutto il Subcontinente indiano. Non si potrebbe capire l'India moderna senza analizzare complessivamente la storia della (o forse sarebbe meglio dire delle) civiltà indiana. Inoltre anche dopo il 1947 la storia indiana è rimasta strettamente legata al resto del subcontinente, specialmente al Pakistan, con cui ha combattuto ben quattro guerre e al quale tutt'oggi contende la regione islamica del Kashmir.
Madre Teresa di Calcutta, al secolo Anjezë Gonxhe Bojaxhiu [aˈɲɛzə ˈɡɔnʒɛ bɔjaˈdʒiu], per la Chiesa cattolica Santa Teresa di Calcutta per il culto tributatole, e spesso nota semplicemente come Madre Teresa (Skopje, 26 agosto 1910 – Calcutta, 5 settembre 1997), è stata una religiosa albanese naturalizzata indiana di fede cattolica, fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della carità. Il suo lavoro instancabile tra le vittime della povertà di Calcutta l'ha resa una delle persone più famose al mondo e le valse numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Nobel per la Pace nel 1979. È stata proclamata beata da papa Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003 e santa da papa Francesco il 4 settembre 2016.
Madre India (Hindi: मदर इण्डिया) è un film di Mehboob Khan del 1957, remake a colori di un altro film dello stesso regista, Aurat del 1940. Fu nominato all'Oscar al miglior film straniero.
La Grande Madre (e anche Grande Dea, o Dea Madre) è una divinità femminile primordiale, che si concretizza in forme molto diverse in una vasta gamma di culture, civiltà e popolazioni di varie aree del mondo sia nel periodo paleolitico, coinvolgendo quindi le civiltà di cacciatori-raccoglitori, sia nel periodo neolitico, interessando civiltà già centrate sull'agricoltura e l'allevamento animale. In quanto tale, la Grande Madre si incarna non soltanto in figure di dee concrete, con le loro corrispondenti mitologie, ma anche in una vasta gamma di simboli, che coinvolgono sia il mondo animale sia gli oggetti inanimati. Essa esprime dunque l'interminato ciclo di nascita-sviluppo-maturità-declino-morte-rigenerazione che caratterizza sia le vite umane sia i cicli naturali e cosmici. Il femminile risulta quindi un necessario elemento mediatore fra il mondo umano e quello divino. Per quanto riguarda l'orizzonte temporale, questo intreccio fra mitologia e cosmologia caratterizza un periodo molto esteso che, almeno in Europa, va dal 35.000 a.C. al 3.000 a.C. circa. Anzi, in talune aree del Mediterraneo (Creta) il mondo della Grande Madre continua a permanere fino al II millennio a.C. inoltrato. In ogni caso la figura della Grande Madre esercita profonde influenze anche nella religione e nelle mitologie di tutte le civiltà indoeuropee dell'età classica, da quella latina a quella greca, da quella celtica a quella baltica, da quella germanica a quella slava, con una presenza decisiva anche nella formazione delle religioni e mitologie indiane.La presenza del culto della Grande Madre attesterebbe l'esistenza di strutture matrifocali nelle civiltà del Paleolitico e del Neolitico: tuttavia non c'è un legame diretto, perché tanti esempi delle civiltà classiche continuano a venerare figure di dee espressione della Grande Madre, anche in presenza di società più o meno rigidamente patriarcali.