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Lo zolfo in alchimia era ritenuto l'elemento primordiale che insieme al mercurio potesse essere trasformato in qualsiasi altro metallo, in special modo l'oro.
La sequenza dei giorni della settimana presso gli ebrei (il popolo presso il quale quest'istituzione appare particolarmente antica e ricca di significato) era abbastanza semplice, poiché il nome dei giorni era dato da una cifra: giorno uno (domenica), giorno due (lunedì) ecc., fino al settimo giorno (il sabato), denominato shabbath che potrebbe derivare da una deformazione del numerale sette. Questa denominazione è in uso anche presso gli arabi che hanno però sostituito il venerdì con la denominazione giorno della preghiera in comunità. Anche la sequenza dei giorni della settimana denominati con nomi di astri e degli dei non è casuale come potrebbe apparire. Nasce, a quanto asserisce Cassio Dione, da studi degli egizi che poi sono stati divulgati e si sono affermati in tutta l'area del mar Mediterraneo e, oggi, in tutto il mondo. In Europa e nella norma internazionale ISO 8601 si inizia dal lunedì, mentre nel Nord America, e nei paesi arabi, il primo giorno è la domenica. Nel mondo romano il giorno che dava inizio alla sequenza era il sabato, il giorno di Saturno. E Saturno era il pianeta più lontano conosciuto a quell'epoca. Ma la sequenza è sempre la stessa che si usa ancora abitualmente. Secondo le nozioni astronomiche dell'antichità, i pianeti (ovvero tutti i corpi celesti dotati di moto apparente, compresi quindi anche il Sole e la Luna) erano disposti, dall'esterno all'interno, in quest'ordine: Saturno, Giove, Marte, Sole, Venere, Mercurio, Luna. Come è possibile notare, la sequenza è del tutto differente da quella canonica dei giorni della settimana. Lo stesso Cassio Dione fornisce però ben due metodi per spiegare la discrepanza fra la sequenza dei giorni e quella dei pianeti.
Mercurio è il pianeta più interno del sistema solare e il più vicino al Sole. È il più piccolo e la sua orbita è anche la più eccentrica, ovvero la meno circolare, degli otto pianeti. Mercurio orbita in senso diretto (in senso antiorario, come tutti gli altri pianeti del Sistema Solare) a una distanza media di 0,3871 au dal Sole con un periodo siderale di 87,969 giorni terrestri. Mercurio è anche in risonanza orbitale-rotazionale: completa tre rotazioni intorno al proprio asse ogni due orbite attorno al Sole. L'eccentricità orbitale è abbastanza elevata e vale 0,205, ben 15 volte quella della Terra. Dalla superficie il Sole ha un diametro apparente medio di 1,4°, circa 2,8 volte quello visibile dalla Terra, e arriva a 1,8° durante il passaggio al perielio. Il rapporto fra la radiazione solare al perielio e quella all'afelio è 2,3. Per la Terra questo rapporto vale 1,07. La superficie di Mercurio sperimenta la maggiore escursione termica tra tutti i pianeti, con temperature che nelle regioni equatoriali vanno da 100 K (−173 °C) della notte a 700 K (427 °C) del dì; le regioni polari invece sono costantemente inferiori a 180 K (−93 °C). Ciò è dovuto all'assenza dell'atmosfera che, se presente, svolgerebbe un ruolo nella ridistribuzione del calore. La superficie fortemente craterizzata indica che Mercurio è geologicamente inattivo da miliardi di anni. Conosciuto sin dal tempo dei Sumeri, il suo nome è tratto dalla mitologia romana. Il pianeta è stato associato a Mercurio, messaggero degli dei, probabilmente a causa della sua rapidità di movimento nel cielo. Il suo simbolo astronomico è una versione stilizzata del caduceo del dio.
La Luna un satellite naturale, l'unico della Terra. Il suo nome proprio viene talvolta utilizzato, per antonomasia e con l'iniziale minuscola ( una luna ), come sinonimo di satellite anche per i corpi celesti che orbitano attorno ad altri pianeti. Orbita a una distanza media di circa 384 400 km dalla Terra, sufficientemente vicina da essere osservabile a occhio nudo, il che rende possibile distinguerne alcuni rilievi sulla superficie. Essendo in rotazione sincrona rivolge sempre la stessa faccia verso la Terra e il suo lato nascosto rimasto sconosciuto fino al periodo delle esplorazioni spaziali. Durante il suo moto orbitale, il diverso aspetto causato dall'orientazione rispetto al Sole genera delle fasi chiaramente visibili e che hanno influenzato il comportamento dell'uomo fin dall'antichit . Impersonata dai greci nella dea Selene, fu da tempo remoto considerata influente sui raccolti, le carestie e la fertilit . Condiziona la vita sulla Terra di molte specie viventi, regolandone il ciclo riproduttivo e i periodi di caccia; agisce sulle maree e la stabilit dell'asse di rotazione terrestre. Si pensa che la Luna si sia formata 4,5 miliardi di anni fa, non molto tempo dopo la nascita della Terra. Esistono diverse teorie riguardo alla sua formazione; la pi accreditata che si sia formata dall'aggregazione dei detriti rimasti in orbita dopo la collisione tra la Terra e un oggetto delle dimensioni di Marte chiamato Theia. Il suo simbolo astronomico una rappresentazione stilizzata della sua fase calante. La faccia visibile della Luna caratterizzata dalla presenza di circa 300 000 crateri da impatto (contando quelli con un diametro di almeno 1 km). Il cratere lunare pi grande il bacino Polo Sud-Aitken, che ha un diametro di circa 2 500 km, profondo 13 km e occupa la parte meridionale della faccia nascosta.
L'homunculus (dall'omonimo latino homunculus, ovvero letteralmente «piccolo uomo») od omuncolo è una leggendaria forma di vita creata attraverso l'alchimia. Esso indica per l'appunto un essere umano vivente "in miniatura" ma totalmente sviluppato. L'immagine dell'homunculus, già nota dal XIV secolo, è divenuta popolare nell'immaginario collettivo grazie alla letteratura ottocentesca, in particolare grazie al romanzo Frankenstein, di Mary Shelley, e al Faust di Goethe.
L'esplorazione di Mercurio è avvenuta per mezzo di sonde spaziali semiautomatiche. Ad oggi solo due sonde, entrambe della NASA, hanno compiuto osservazioni ravvicinate di Mercurio, la Mariner 10, nel 1974-1975, e MESSENGER, che è entrata in orbita attorno al pianeta il 18 marzo 2011, dopo averlo sorvolato tre volte nel biennio 2008-2009. L'ESA e la JAXA avevano programmato di lanciare nell'agosto 2015 una missione congiunta, denominata BepiColombo, ma a seguito di vari spostamenti, il lancio è avvenuto il 20 ottobre 2018.Paragonato agli altri pianeti del Sistema solare interno, Mercurio è difficile da esplorare: sia perché è difficile da raggiungere, sia a causa delle difficoltà tecniche che insorgono nel controllo termico della sonda alla distanza dal Sole alla quale orbita il pianeta.
L'alchimia è un antico sistema filosofico esoterico che si espresse attraverso il linguaggio di svariate discipline come la chimica, la fisica, l'astrologia, la metallurgia e la medicina lasciando numerose tracce nella storia dell'arte. Il pensiero alchemico è altresì considerato da molti il precursore della chimica moderna prima della nascita del metodo scientifico. Il termine alchimia deriva dall'arabo al-khīmiyya o al-khīmiyya (الكيمياء o الخيمياء), composto dell'articolo determinativo al- e della parola kīmiyya che significa "chimica" e che a sua volta, sembrerebbe discendere dal termine greco khymeia (χυμεία) che significa "fondere", "colare insieme", "saldare", "allegare", ecc. (da khumatos, "che è stato colato, un lingotto"). Un'altra etimologia collega la parola con il termine arabo Al Kemi, che significa "I neri", derivante a sua volta dal termine egizio Kemet cioè "Terra Nera", che indicava l'Egitto, dato che con le conquiste degli arabi dell'Egitto, volendo sapere cosa significassero i geroglifici, la popolazione locale dell'epoca (che non comprendeva più la lingua antica ma solo il copto) disse che erano formule magiche antiche e potenti che rendeva gli antichi egizi potenti maghi in tutto il mondo antico. Il vocabolo potrebbe anche derivare da kim-iya, termine cinese che significa «succo per fare l'oro». Diversi sono i grandi obiettivi che si proponevano gli alchimisti: conquistare l'onniscienza, raggiungendo il massimo della conoscenza in tutti i campi del sapere; creare la panacea universale, un rimedio cioè per curare tutte le malattie, generare e prolungare indefinitamente la vita; la trasmutazione delle sostanze e dei metalli, ovvero la ricerca della pietra filosofale. Oltre ad essere una disciplina fisica e chimica, l'alchimia implicava un'esperienza di crescita o meglio un processo di liberazione spirituale dell'operatore. In quest'ottica la scienza alchemica viene a rappresentare una conoscenza metafisica e filosofica, assumendo connotati mistici e soteriologici, nel senso che i processi e i simboli alchemici, oltre al significato materiale, relativo alla trasformazione fisica, possiedono un significato interiore, relativo allo sviluppo spirituale.
L'albedo, termine latino che significa bianchezza, è in alchimia una delle fasi della Grande Opera, successiva a quella della nigredo. Simboleggiata da un cigno bianco, prende il nome di «Opera al Bianco», o alternativamente di ablutio, purificatio, mundificatio, fissatio: consiste infatti nella purificazione della massa informe scaturita dalla nigredo, lavandone le impurità per prepararla alla successiva rubedo. Nel linguaggio chimico corrisponde alla distillazione, e sul piano metaforico alla liberazione dell'anima dai lacci della corporeità.