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-La pena di morte negli Stati Uniti d'America è argomento controverso e dibattuto. Gli Stati Uniti d'America sono attualmente uno dei 76 stati del mondo, ma unico paese occidentale, in cui è prevista l'applicazione della pena capitale, mentre in 120 dei circa 200 stati del mondo questa pena è stata abolita.-Gli Stati Uniti d'America appartengono ancora oggi alla categoria dei paesi dove la pena di morte è applicata come metodo di punizione legale dal sistema giuridico. L'impiccagione è stata importata in America dai britannici; le colonie nel New England la prevedevano per crimini ritenuti intollerabili come omicidio, adulterio, sodomia, stregoneria, alto tradimento, ecc. Il metodo di esecuzione più utilizzato a quell'epoca era l'impiccagione in piazza, vista allora come un modo per dare l'esempio alla comunità. -Nel corso dell'Ottocento la corrente illuminista, che trovò consensi anche tra gli intellettuali e politici del periodo (Rush, Franklin, Jefferson, Adams), portò avanti la tesi abolizionista e restrittiva del numero dei crimini punibili, che portò gli Stati del Michigan, del Wisconsin e di Rhode Island all'abolizione definitiva. Nel corso del tempo il consenso alla pena di morte diminuì radicalmente e con esso il numero di esecuzioni effettuate. Tutto questo fino alla fine degli anni Settanta del '900, durante i quali l'opinione pubblica e la classe politica cambiarono atteggiamento, portando il paese a essere ancora oggi uno dei massimi sostenitori della pena capitale. -Il Governo Federale prevede l'utilizzo della pena capitale mentre per le forze armate l'ultima esecuzione risale al 1976. I crimini punibili con la pena capitale a livello federale sono attualmente: alto tradimento; omicidio aggravato; spionaggio o favoreggiamento nella circolazione di informazioni che danneggiano il sistema di sicurezza nazionale; omicidio di agenti federali, poliziotti, militari, pompieri; atti o favoreggiamento di terrorismo ecc. In alcuni particolari stati la pena di morte è applicabile anche per reati come l'omicidio premeditato, il traffico di droga, l'omicidio a seguito di stupro o tortura della vittima, l'omicidio di minorenni, l'abuso sessuale di minori recidivo, ecc. -Gli Stati dell'Unione che attualmente non prevedono la pena di morte nel sistema giuridico sono: Alaska, Hawaii, Illinois, Iowa, Maine, Maryland, Massachusetts, Michigan, Minnesota, New Hampshire, New Jersey, Dakota del Nord, Nuovo Messico, Rhode Island, Vermont, Virginia Occidentale, Wisconsin. Gli Stati di New York, e Kansas non applicano la pena capitale dal 1976. Nello Stato di New York, la Corte Suprema statale ha dichiarato la pena di morte incostituzionale, ma il Congresso statale non ha ancora decretato una legge che la abolisca del tutto, malgrado abbia commutato tutte le condanne a morte in ergastolo senza possibilità di scarcerazione. Nel 2018 anche la Corte Suprema dello Stato di Washington ha dichiarato incostituzionale la pena di morte. -La pena di morte non è applicata nel Distretto di Columbia e nel territorio, non incorporato, di Porto Rico, che pure nella sua Costituzione prevede che non sia mai usata. -I metodi di esecuzione sono stati molteplici e sono cambiati nel corso del tempo. La sedia elettrica, l'impiccagione e la camera a gas, a seguito di una lunga fase di contestazioni da parte dell'opinione pubblica, sono state analizzate dalla Corte Suprema degli Stati Uniti che, malgrado non le abbia definite incostituzionali, le ha sospese in quanto potrebbero essere considerate punizioni crudeli e inusuali in alcuni casi. Anche l'iniezione letale è stata portata sul tavolo della Corte Suprema - che l'ha definita, con voto quasi unanime, costituzionale. In alcuni Stati dove la pena di morte è in vigore al condannato viene concesso di scegliere il metodo; in Florida la sedia elettrica è tra le opzioni, nello Utah e nell'Oklahoma può essere applicata la condanna, su richiesta del condannato, tramite un metodo ormai in disuso in tutti gli altri stati, la fucilazione.-Lo Stato con il più alto numero di esecuzioni è, attualmente, il Texas. -La pena di morte tramite iniezione letale può essere applicata dal governo degli Stati Uniti nel caso di gravi reati federali. In tal caso l'imputato non è più sottoposto alla legge dello Stato dell'Unione, ma alla legge federale del governo, che può applicare la pena di morte come pena capitale.
In fisica, in particolare nell'elettromagnetismo, la legge di Faraday sull'elettromagnetismo (anche nota come legge dell'induzione elettromagnetica, legge di Faraday-Neumann o legge di Faraday-Henry o anche legge di Faraday-Neumann-Lenz per il fatto che la legge di Lenz è un suo corollario) è una legge fisica che descrive il fenomeno dell'induzione elettromagnetica, che si verifica quando il flusso del campo magnetico attraverso la superficie delimitata da un circuito elettrico è variabile nel tempo. La legge impone che nel circuito si generi una forza elettromotrice indotta pari all'opposto della variazione temporale del flusso. Il fenomeno dell'induzione elettromagnetica è stato scoperto e codificato in legge nel 1831 dal fisico inglese Michael Faraday ed è attualmente alla base del funzionamento dei comuni motori elettrici, alternatori, generatori elettrici, trasformatori, altoparlanti magnetodinamici, testine fonografiche, microfoni dinamici, pick-up per chitarra magnetici, etc. Assieme alla legge di Ampère-Maxwell, a essa potenzialmente simmetrica, correla i fenomeni elettrici con quelli magnetici nel caso non stazionario: entrambe sono il punto di forza del passaggio dalle equazioni di Maxwell al campo elettromagnetico.
Con gabbia di Faraday si intende qualunque sistema costituito da un contenitore in materiale elettricamente conduttore (o conduttore cavo) in grado d'isolare l'ambiente interno da un qualunque campo elettrostatico presente al suo esterno, per quanto intenso questo possa essere. È utilizzato il termine gabbia per sottolineare che il sistema può essere costituito, oltre che da un foglio metallico continuo, anche da una rete o una serie di barre opportunamente distanziate. È da osservare tuttavia che il corpo esterno non sarà altrettanto isolato come quello interno, poiché, la gabbia, essendo attraversata da una carica elettrostatica attiva, una volta raggiunto un elevato potenziale elettrico cercherà di scaricare l'eccessiva potenzialità su corpi vicini esternamente.
Nella storia della fisica con il nome di fisica classica si raggruppano tutti gli ambiti e i modelli della fisica che non considerano i fenomeni descritti nel macrocosmo dalla relatività generale e nel microcosmo dalla meccanica quantistica, teorie che definiscono invece la cosiddetta fisica moderna. Per tale motivo è possibile classificare come fisica classica tutte le teorie formulate prima del XX secolo, all'iniziare del quale apparvero i primi lavori di Max Planck basati sull'ipotesi dei quanti. Alcune teorie successive, come la relatività ristretta, possono essere considerate classiche o moderne. Sono quindi comprese nella fisica classica le teorie sulla meccanica, inclusa l'acustica, sulla termodinamica, sull'elettromagnetismo, inclusa l'ottica, e la gravità newtoniana. Nel XVII secolo fu sviluppato il metodo scientifico e si aprì una fase di indagine approfondita della natura condotta da celebri scienziati come Galileo Galilei, Isaac Newton e Gottfried Wilhelm von Leibniz. Gli studi si concentrarono sul moto dei corpi e le sue cause, con particolare riguardo verso la meccanica celeste, segnata dal confronto fra la teoria geocentrica e quella eliocentrica. L'attenzione della fisica nei due secoli successivi si estese all'elettrostatica e al magnetismo, alla termodinamica e infine all'elettrodinamica. L'elettrodinamica classica rappresentò la prima unificazione di teorie che descrivono fenomeni differenti, come l'elettricità, il magnetismo e la luce, in un'unica sintesi matematica formulata da James Clerk Maxwell. Fu tuttavia proprio grazie allo studio delle equazioni di Maxwell che la fisica classica entrò in crisi. Alcuni fenomeni fisici che occorrono a scala microscopica e macroscopica come lo studio della forma dello spettro di corpo nero, il fallimento della teoria dell'etere luminifero e la scoperta di fenomeni come l'effetto fotoelettrico, il moto browniano, il modello dell'atomo di idrogeno, la diffrazione di Bragg, la non invarianza in forma delle equazioni di Maxwell rispetto alle trasformazioni di Galileo, la precessione del perielio dell'orbita di Mercurio ecc., generarono una serie di contraddizioni che in breve tempo misero in crisi il complesso apparato della fisica classica, aprendo la strada alla relatività speciale e alla meccanica quantistica e a tutta la fisica moderna del XX secolo. Il progressivo sviluppo della matematica fu stimolato dalla fisica e rese possibile la nascita di nuove teorie che necessitavano di nuovi strumenti, come il calcolo differenziale, per poter essere formalizzate. Infatti la storia della matematica è intrecciata con quella della fisica classica, ed è proprio con lo sviluppo di quest'ultima che la scienza iniziò a servirsi di formule matematiche per rappresentare e sintetizzare le teorie sul comportamento della natura.
La fisica (termine che deriva dal latino physica, "natura" a sua volta derivante dal greco (τὰ) φυσικά ((tà) physiká), "(le) cose naturali", nato da φύσις (phýsis), entrambi derivati dall'origine comune indoeuropea) è la scienza della natura nel senso più ampio. Nata con lo scopo di studiare i fenomeni naturali, ossia tutti gli eventi che possono essere descritti, ovvero quantificati o misurati, attraverso grandezze fisiche opportune, al fine di stabilire principi e leggi che regolano le interazioni tra le grandezze stesse e le loro variazioni, mediante astrazioni matematiche, quest'obiettivo è raggiunto attraverso l'applicazione rigorosa del metodo scientifico, il cui scopo ultimo è fornire uno schema semplificato, o modello, del fenomeno descritto: l'insieme di principi e leggi fisiche relative a una certa classe di fenomeni osservati definiscono una teoria fisica deduttiva, coerente e relativamente autoconsistente, costruita tipicamente a partire dall'induzione sperimentale.
L'esperimento di Faraday, nota come legge di induzione elettrica, fu eseguito per la prima volta nel 1821 dal fisico e chimico britannico Michael Faraday. Un anno dopo l'esperimento di Oersted Faraday stabilì con un semplice esperimento che un campo magnetico genera una forza anche nei confronti di conduttori attraversati da corrente elettrica. L'esperimento consiste nel porre un filo conduttore in posizione verticale tra i due poli di un magnete. Questo filo è sorretto da un'intelaiatura che lo tiene in direzione verticale. Quando si collega questo filo a una batteria, la corrente attraversa il filo e si nota che esso si muove in direzione perpendicolare a se stesso e alle linee di campo basandosi sulla regola della mano destra (dove il pollice indica il verso della corrente, l'indice il verso del campo magnetico e il verso della forza che fa muovere il filo è quello che esce dal palmo della mano). Con questo esperimento Faraday comprese che un campo magnetico non genera solo una forza nei confronti dei magneti, ma anche nei confronti dei conduttori attraversati da corrente elettrica. Una variante dell'esperimento permette anche di misurare lo spostamento a cui è soggetto il filo conduttore. Per far ciò basta porre dei pesi dal lato opposto del telaio rispetto al filo e vedere con quale carico si raggiunge l'equilibrio.
L'elettrone è una particella subatomica con carica elettrica negativa che si ritiene essere una particella elementare.Insieme ai protoni e ai neutroni, è un componente dell'atomo e, sebbene contribuisca alla sua massa totale per meno dello 0,06%, ne caratterizza sensibilmente la natura e ne determina le proprietà chimiche: il legame chimico covalente si forma in seguito alla redistribuzione della densità elettronica tra due o più atomi.. Il moto dell'elettrone genera un campo magnetico, mentre la variazione della sua energia e della sua accelerazione causano l'emissione di fotoni; è inoltre responsabile della conduzione della corrente elettrica e del calore. La maggior parte degli elettroni presenti nell'universo è stata prodotta dal Big Bang, ma possono essere generati anche dal decadimento beta degli isotopi radioattivi e in collisioni ad alta energia, mentre possono essere annichilati dalla collisione con i positroni o assorbiti in un processo di nucleosintesi stellare. L'avvento dell'elettronica e il relativo sviluppo dell'informatica hanno reso l'elettrone protagonista dello sviluppo tecnologico del ventesimo secolo. Le sue proprietà vengono sfruttate in svariate applicazioni, come i tubi a raggi catodici, i microscopi elettronici, la radioterapia e il laser.
La costante di Faraday è una costante utilizzata in fisica e in chimica che indica la quantità totale di carica elettrica di una mole di cariche elementari. La costante è stata chiamata così in onore dello scienziato britannico Michael Faraday. Viene indicata con la lettera F e rappresenta il prodotto tra la costante di Avogadro NA ≈ 6,022×1023 mol-1 e la carica elementare e ≈ 1,602×10−19 C. F = N A ⋅ e {\displaystyle F=N_{A}\cdot e} Il valore suggerito da CODATA è: F = 96.485 , 3365 ( 21 ) C m o l − 1 {\displaystyle F=96.485,3365(21)\ C\ mol^{-1}}
La camera oscura, anche detta camera ottica o fotocamera stenopeica, è un dispositivo ottico composto da una scatola oscurata con un foro stenopeico sul fronte e un piano di proiezione dell'immagine sul retro. È alla base della fotografia e della fotocamera, per questo motivo gli apparecchi fotografici vengono ancora oggi chiamati "camere": le prime camere oscure erano infatti delle vere stanze al cui interno i pittori e gli scienziati lavoravano.