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Il Reggio Emilia Approach è un tipo di approccio pedagogico per la scuola dell’infanzia, nato e sviluppato in Italia grazie a Loris Malaguzzi (1920 – 1994), negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale. Gli assunti principali sono che il bambino è un “soggetto di diritti” e produttore di conoscenza e che il processo di apprendimento avviene autonomamente, all'interno di una rete di relazioni sociali tra il bambino, gli educatori e la famiglia. I principi su cui si basa l'approccio sono: I bambini sono costruttori attivi delle proprie conoscenze, guidati dai propri interessi; La conoscenza di sé e del mondo avviene e passa attraverso le relazioni con gli altri; I bambini sono comunicatori: posseggono “100 linguaggi”; Gli adulti sono aiutanti e guide nel processo di apprendimento.
Per musica antica si intende generalmente la musica colta composta in Europa tra il Medioevo ed il Rinascimento; frequentemente, soprattutto nell'area anglosassone (dove il concetto di early music è nato), si include in questo termine anche la musica del XVII secolo e della prima metà del XVIII. La "musica antica", tuttavia, non è una categoria storico-musicale, dato che copre un arco di secoli non ben definito, e una produzione molto vasta ed eterogenea: si è inteso con questo nome, a partire dalla seconda metà del XX secolo, l'insieme delle musiche di cui si era interrotta da secoli la tradizione esecutiva. Ciò che ha inizialmente distinto la "musica antica" nell'ambito della "musica classica" (in senso lato) è quindi il fatto che la sua esecuzione moderna si basa sull'impiego di strumenti musicali "storici" e su una ricerca musicologica che attinge direttamente alle fonti originali. Negli ultimi anni, essendosi succedute diverse generazioni di musicisti nella riscoperta della musica antica, anche per questa si può parlare ormai di una "tradizione esecutiva" (seppure non risalente all'epoca delle composizioni), oggetto di insegnamento nelle normali sedi accademiche, soprattutto fuori d'Italia; tuttavia, la formazione e l'approccio interpretativo dei musicisti specializzati in musica antica presentano tuttora molti elementi distintivi, che risultano evidenti nelle loro esecuzioni.
La grammatica universale è una teoria linguistica che postula che i principi della grammatica siano condivisi da tutte le lingue, e siano innati per tutti gli esseri umani. Questa ipotesi, alla base della grammatica generativa di Noam Chomsky, nasce per descrivere l'acquisizione del linguaggio e per rispondere al cosiddetto argomento della povertà dello stimolo, ovvero: come può il bambino imparare così bene la sua lingua madre e in così poco tempo? La teoria della grammatica universale non vuole descrivere specificamente una lingua o l'altra, né postulare che "tutte le lingue hanno la stessa grammatica", ma si propone di individuare una serie di regole innate che spiegherebbero come i bambini acquisiscono le lingue, e come imparano a costruire frasi grammaticalmente valide. Riprendendo quello che era lo scopo della tipologia linguistica, gli studiosi di Grammatica generativa ricercano i cosiddetti universali linguistici che dovrebbero formare la Grammatica Universale. L'idea era già presente nelle osservazioni di Bacone e dei grammatici speculativi che postulavano regole universali alla base di tutte le grammatiche, e la stessa idea era alla base di molte teorie filosofiche del XVII secolo.
Grammatica della fantasia. Introduzione all'arte di inventare storie è l'unico volume teorico dello scrittore italiano Gianni Rodari e la sua opera più importante. Fu pubblicato per la prima volta in Italia nel 1973, presso Giulio Einaudi Editore.
La grammatica (ant. gram tica; dal latino grammat ca e a sua volta dal greco (grammatik )) , in linguistica, quel complesso di regole necessarie alla costruzione di frasi, sintagmi e parole di una determinata lingua. Il termine si riferisce anche allo studio di dette regole, che appartengono all'ambito della fonologia (e fonetica), morfologia, sintassi, semantica e pragmatica. I linguisti normalmente non intendono per "grammatica" le regole ortografiche, anche se spesso i manuali che si autodefiniscono "grammatiche" includono regole concernenti l'ortografia e la punteggiatura. In certi usi, con grammatica ci si riferisce in particolare alla morfologia e sintassi di una lingua.