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Da un lato sub-disciplina della Scienza degli alimenti, dall'altro branca della Microbiologia (scienza che studia gli esseri microscopici), a sua volta parte della Biologia (scienza che studia gli esseri viventi), la Microbiologia alimentare si occupa esclusivamente dei microrganismi che hanno a che fare, nel bene e nel male, con i prodotti alimentari.
Louis Pasteur (Dole, 27 dicembre 1822 – Marnes-la-Coquette, 28 settembre 1895) è stato un chimico e microbiologo francese. Grazie alle sue scoperte e alla sua attività di ricerca è universalmente considerato il fondatore della moderna microbiologia. Ha inoltre operato nel campo della chimica, e di lui si ricorda la teoria sull'enantiomeria dei cristalli. Occasionalmente si occupò anche di fisica.
Le interazioni umane con i microbi comprendono sia gli usi pratici e simbolici dei microbi, sia le interazioni negative sotto forma di malattie umane, animali domestici e delle colture. L'uso pratico dei microbi è iniziato nell'antichità grazie alla fermentazione nell'industria alimentare: pane, birra e vino sono stati prodotti dai lieviti fin dagli albori della civiltà, come nell'antico Egitto. Più recentemente, i batteri sono stati utilizzati in attività che vanno dalla guerra biologica alla produzione di sostanze chimiche mediante fermentazione, mentre i chimici industriali scoprono come produrre una varietà sempre più ampia di sostanze chimiche organiche, compresi gli enzimi e le molecole bioattive come gli ormoni e gli inibitori della concorrenza per uso farmacologico. La fermentazione è utilizzata anche per produrre sostituti dei combustibili fossili in forme come l'etanolo e il metano; i combustibili possono essere prodotti anche dalle alghe. I microrganismi anaerobici sono importanti nel trattamento delle acque reflue. Nella ricerca scientifica, i lieviti e il batterio Escherichia coli fungono da organismi modello soprattutto in campo genetico e nei campi correlati. Dal punto di vista simbolico, una delle prime poesie sulla produzione della birra è il Sumerico Hymn to Ninkasi, dal 1800 a.C. Nel Medioevo, il Decamerone di Giovanni Boccaccio e i Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer affrontavano la paura della gente di un contagio mortale e del declino morale che ne poteva derivare. Anche i romanzieri moderni e contemporanei hanno sfruttato le possibilità apocalittiche delle pandemie: dal 1826 con L'ultimo uomo di Mary Shelley e dal 1912 con La peste scarlatta di Jack London. Hilaire Belloc scrisse una poesia umoristica a The Microbe nel 1912. Pesti drammatiche e infezioni di massa hanno fornito lo spunto per la trama di molti film hollywoodiani, a partire da Nosferatu nel 1922. Nel 1971, Andromeda ha raccontato la storia di un microbo extraterrestre che minaccia la vita sulla Terra. I microbiologi fin da Alexander Fleming hanno usato colonie di batteri colorati o fluorescenti per creare opere d'arte in miniatura. I microrganismi come batteri e virus sono temibili agenti patogeni, causando malattie all'uomo, alle piante coltivate e agli animali domestici.
I cacciatori di microbi (titolo originale in lingua inglese: Microbe Hunters) è un saggio di divulgazione scientifica scritto dal batteriologo statunitense Paul de Kruif (1890–1971) pubblicato per la prima volta nell'edizione originale in inglese nel 1926.