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I moschettieri del Duce erano un reparto scelto della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN) fondato da Mussolini l'11 febbraio 1923 con funzioni di guardia d'onore. Compito dei Moschettieri era di fungere da littori dell'insegna di comando del Duce, disimpegnare servizio di guardia a Palazzo Venezia, presenziare alle parate ufficiali del regime e fornire il servizio di sicurezza interno durante le riunioni del Gran Consiglio del Fascismo. Il corpo venne sciolto con apposita circolare nel 1940, onde permettere ai moschettieri di arruolarsi per servire l'Italia nella seconda guerra mondiale.
La Milizia fascista albanese (MFA) era una specialità della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale ordinaria, istituita in Albania dopo l'occupazione italiana.
La Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (in acronimo MVSN, talora genericamente identificata con la locuzione camicie nere a causa delle camicie di colore nero adottate quale parte della divisa, come spesso indicato anche nella storiografia non italiana) è stato un corpo di gendarmeria a ordinamento militare e, dal 1924 una autonoma forza armata dell'Italia fascista. La sua fondazione fu decisa e annunciata dal Consiglio dei ministri del 28 dicembre 1922 presieduto da Benito Mussolini e decretata dal re Vittorio Emanuele III con regio decreto-legge il 14 gennaio 1923, n. 31 (poi convertito in legge il 17 aprile 1925) entrato in vigore il 1º febbraio 1923; essa accorpò le Squadre d'azione del Partito Nazionale Fascista (Camicie nere) e la milizia dei Sempre Pronti per la Patria e per il Re dell'Associazione Nazionalista Italiana (Camicie azzurre). Dal 1927, l'arruolamento nella MVSN costituì l'atto finale della leva fascista, parallelamente all'iscrizione al Partito Nazionale Fascista, con l'adozione del saluto romano. Inizialmente pensata come milizia a uso esclusivo del PNF (rispondeva solo al Capo del governo e a lui solo era dovuto il giuramento, in contrasto con l'obbligo di giuramento al sovrano), nel tempo con la "costituzionalizzazione" del fascismo e divenendo forza armata, con un evidente contrasto con il Regio esercito, perse la sua esclusività nei compiti e finì col affiancarsi quasi del tutto con le altre forze armate. Dopo la caduta del fascismo fu sciolta, con il regio decreto legge del 6 dicembre 1943, n. 16/B, dal governo Badoglio I.
La Marcia reale d'ordinanza (estesamente, e secondo i casi, Fanfara e marcia reale d'ordinanza dell'esercito italiano) fu l'inno nazionale del Regno d'Italia dall'unificazione del Paese (1861) fino all'armistizio dell'8 settembre 1943, e nuovamente dalla liberazione di Roma (1944) alla caduta della monarchia sabauda (1946). Venne composta come marcia da parata nel 1831 o nel 1834 dal torinese Giuseppe Gabetti.
Le forze armate italiane (generalmente abbreviato FF.AA.) sono l'insieme delle componenti militari della Repubblica Italiana. Nate dopo l'unità d'Italia hanno visto numerosi cambiamenti durante la loro storia. Con l'avvento del XXI secolo l'Arma dei Carabinieri, che prima era Arma dell'Esercito Italiano, è divenuta dal 2000 forza armata autonoma; l'emanazione poi della legge 23 agosto 2004, n. 226 ha determinato la sospensione alle chiamate del servizio militare in Italia a partire dal 2005, accanto ad un processo di riforma generale accompagnato da una progressiva riduzione di effettivi.
Le forze armate e di polizia sammarinesi sono formate da corpi militari e civili, rappresentativi dell'indipendenza dello Stato Sammarinese.
Il Corpo militare volontario della Croce Rossa Italiana (CM-CRI) è un corpo militare ausiliario delle forze armate italiane a componente esclusivamente maschile. La sua costituzione risale al 1866; è amministrato dalla Croce Rossa Italiana sotto le direttive del Ministero della difesa.
"Camicia nera" era il grado più basso della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, omologo del comune di prima classe della Regia Marina e dell'appuntato dell'Arma dei Carabinieri. Il grado superiore era camicia nera scelta.
Il Bollettino della Vittoria il documento ufficiale scritto dopo l'armistizio di Villa Giusti con cui il generale Armando Diaz, comandante supremo del Regio Esercito, annunci , il 4 novembre 1918, la resa dell'Impero austro-ungarico e la vittoria dell'Italia nella prima guerra mondiale.