Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La provincia di Arezzo una provincia italiana della Toscana di 342 654 abitanti. quarta tra le province toscane sia per il numero di abitanti sia per quanto riguarda la superficie. Confina con l'Emilia-Romagna (provincia di Forl -Cesena e provincia di Rimini) a nord-est, con la citt metropolitana di Firenze a nord-ovest, con le Marche (provincia di Pesaro e Urbino) e con l'Umbria (provincia di Perugia) a est e con la provincia di Siena a sud-ovest. La provincia amministra anche una piccola exclave situata all'interno dei confini della provincia di Rimini, le cui localit sono frazioni del comune di Badia Tedalda.
Il Pratomagno è una dorsale che si innalza tra il Valdarno superiore e il Casentino a nord-ovest della città di Arezzo; interessa l'omonima provincia e, in piccola parte, la porzione sud-orientale di quella di Firenze. La vetta più alta del massiccio montuoso raggiunge quota 1592 metri s.l.m. ed è denominata Croce di Pratomagno; altre cime elevate sono Poggio Masserecci (1548 metri s.l.m.) e il Monte Secchieta (1449 metri s.l.m.) che divide la provincia di Arezzo da quella di Firenze. La Croce del Pratomagno è un monumento che fu inaugurato il 2 settembre 1928: si tratta di una grande croce modulare in ferro che domina tutto il massiccio ed è visibile anche da grande distanza. Nel novembre 1966 a causa del maltempo crollò la parte alta che fu in seguito ricollocata nel 1969; il 27 luglio 2013 è stata fatta l'inaugurazione del nuovo restauro e della riqualificazione del luogo a cura del Servizio Edilizia della Provincia di Arezzo. I territori comunali che si estendono sulle pendici del Pratomagno sono quelli di Poppi, Montemignaio, Castel San Niccolò, Ortignano Raggiolo, Castel Focognano, Talla, Loro Ciuffenna, Castelfranco Piandiscò in provincia di Arezzo; Reggello, Pelago, Rufina e Londa in provincia di Firenze. La dorsale è nettamente delimitata ad est, sud ed ovest dal fiume Arno. Sulla cima del Pratomagno si schiantò il trasvolatore ed eroe della prima guerra mondiale australiano Herbert John Louis Hinkler durante un tentativo di viaggio dall'Inghilterra all'Australia. Una lapide commemorativa ricorda il tragico evento avvenuto probabilmente l'8 gennaio 1933. Il versante ovest della montagna è particolarmente adatto al volo libero in parapendio e deltaplano, attività praticata nella zona sopra Reggello e Vallombrosa. Scendendo il versante est lungo la strada panoramica si accede alla vallata del Casentino. Il primo paese abitato che si incontra è l'antico borgo in pietra di Quota. Soprattutto d'estate, il Pratomagno è meta di cicloamatori ed escursionisti. Il Pratomagno è un luogo assai panoramico, soprattutto verso la direttrice sud-sud ovest; lo sguardo spazia infatti dall'Appennino Tosco-Emiliano fino al Monte Amiata e al Monte Cetona verso il Lazio, e fino alle vette che dividono l'Umbria dalle Marche (Monti Sibillini).
Il passo la Calla, o "della Calla", è un valico di crinale dell'Appennino tosco-romagnolo, sullo spartiacque fra le valli del Bidente e dell'Arno (Casentino). Situato a 1296 m s.l.m., è il più alto valico stradale dell'appennino tosco-romagnolo. È attraversato dalla strada statale 310 del Bidente che collega le province di Forlì-Cesena e di Arezzo, fra i comuni di Santa Sofia e Pratovecchio Stia. Il valico stradale fu aperto solo negli anni 30 del XX secolo, anticamente le uniche vie che consentivano di valicare l'Appennino in questa zona erano costituite da mulattiere e stradelli di smacchio al servizio delle foreste di Campigna. Questi stradelli, detti anche "le vie dei legni" servivano per trasportare il pregiato legname in Casentino, dove veniva "fiumato" in direzione di Firenze. Il passo è anche punto di partenza per escursioni trekking al monte Falterona (1654 m) e monte Falco (1658 m), i maggiori rilievi dell'Appennino romagnolo, ed è punto di partenza-arrivo di una delle più belle escursioni nelle Foreste Casentinesi (Calla-Camaldoli - 10 km di sentiero e piste forestali quasi interamente su crinale, percorribile sia a piedi che in mountain bike, transitando per Poggio Scali (1520 m) e in fregio alla riserva integrale di Sasso Fratino).
Il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è un parco nazionale istituito nel 1993, situato nell'Appennino tosco-romagnolo, lungo il confine delle regioni Emilia-Romagna e Toscana, a cavallo tra le province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze. Dal 23 settembre 1985 la R.N.I. di Sasso Fratino è insignita del Diploma delle Aree protette del Consiglio d'Europa (Risoluzione (85) 12 del 23.9.85), mentre il 7 luglio 2017, a Cracovia, la Commissione UNESCO ha inserito la Riserva naturale integrale di Sasso Fratino e le faggete vetuste ricomprese nel perimetro del parco, nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità all'interno del sito seriale Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe.
L'eremo di Camaldoli è un edificio religioso situato nei pressi dell'omonima località, in provincia di Arezzo, diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro a circa 1 100 metri s.l.m., all'interno del parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Fondato da san Romualdo nei primi anni dell'XI secolo, casa madre della Congregazione benedettina dei camaldolesi, è vicinissimo al confine amministrativo tra la provincia toscana di Arezzo e quella romagnola di Forlì-Cesena, a circa 45 km da Arezzo e 80 km da Forlì.
Il Casentino (in latino: Clusentinus, forse derivante da clusus, chiuso, oppure cluseo, vicino, in quanto valle chiusa oppure in prossimità delle terre di Arezzo) è una delle quattro vallate principali della provincia di Arezzo, situato a nord della provincia, esteso per una superficie di 826,49 km², e con una popolazione di 48.870 abitanti. Non va confusa con "Terra passumena" come erroneamente accade con la zona del Lago Trasimeno vicino ad Arezzo.
Arezzo () è un comune italiano di 98 101 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Fu sede della più antica università della Toscana, e una delle prime in Europa. Importante centro orefice e di alta moda, vanta inoltre di essere la città nella quale è girato lo storico film da record La vita è bella di Roberto Benigni, campione di incassi. È inoltre la patria di artisti e poeti quali Francesco Petrarca, Giorgio Vasari, e nelle vicinanze di Michelangelo Buonarroti. Famosa per gli affreschi di Piero della Francesca all’interno della cappella della basilica di San Francesco e per il crocifisso di Cimabue all’interno della chiesa di San Domenico, è nota anche per l’importante Giostra del Saracino, che divide la città in 4 quartieri.