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San Pellegrino in Alpe è una località dell'Appennino tosco-emiliano a 1525 m s.l.m. Parte del suo territorio è frazione di Frassinoro, comune della provincia emiliano-romagnola di Modena, e parte lo è di Castiglione di Garfagnana, appartenente alla provincia toscana di Lucca. La frazione facente capo a Frassinoro costituisce un'exclave dell'Emilia-Romagna, in quanto completamente circondata dalla Toscana e separata territorialmente dalla regione d'appartenenza.
Il Ponte della Maddalena (detto Ponte del Diavolo) attraversa il fiume Serchio nei pressi di Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca. A seguito della sua forma, del suo arco più alto, ampio e particolare, quasi inumano, questa perla dell'ingegneria è oggetto di molti racconti.
Il monte Forato o Pania Forata è una montagna della catena toscana delle Alpi Apuane, nella provincia di Lucca. Questo monte ha due vette di altezza e dimensioni simili, la più alta delle quali raggiunge 1230 metri s.l.m., mentre la seconda, più a nord, ha una elevazione di 1204 metri e una croce sulla sommità; tuttavia, la caratteristica principale da cui deriva il nome di questa montagna è la presenza di un arco naturale di notevoli dimensioni tra le due cime.
Fosdinovo (Fosdinòo nel dialetto della Lunigiana) è un comune italiano di 4 674 abitanti e di 48,71 km² della provincia di Massa-Carrara, porta della regione storica della Lunigiana e sita all'interno del bacino idrografico della Val di Magra. Abitato fin dalla preistoria, ebbe la sua epoca d'oro tra il XIV ed il XVIII secolo, quando fu capitale di un marchesato indipendente e retto dal più importante ramo della famiglia Malaspina dello Spino Fiorito, i cui marchesi erano vicari imperiali in Italia. Ciò ha lasciato profonde tracce nell'architettura, nell'arte e nella cultura locale. Il centro, che passò quasi indenne attraverso le turbolenze degli ultimi secoli medievali e del Cinquecento toscano, visse periodi di benessere, arricchendosi talmente tanto che nel 1666 venne autorizzato dal Sacro Romano Impero a coniare monete proprie. Nell'area solo Massa e Tresana possedevano un privilegio simile. Al termine dell'occupazione napoleonica della Toscana, nei primi anni dell'Ottocento, Fosdinovo venne strappata ai Malaspina e posta dal Congresso di Vienna (1814) sotto l'autorità del Ducato di Massa, e poco dopo sotto quella del Ducato di Modena, governato allora dagli Estensi. La famiglia di origine ferrarese fece subito del comune la capitale della Lunigiana ducale. Nel 1859 il comune entrò a far parte del Regno d'Italia. Sempre nelle campagne e nei piccoli centri del fosdinovese vi furono poi numerosi scontri tra partigiani ed Alleati da un lato e forze tedesche dall'altro che culminarono nei rastrellamenti di fine novembre 1944 e negli ultimi scontri e bombardamenti del 23 aprile 1945. Il comune è stato insignito nel 2014 della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano. Fosdinovo è l'ottavo comune più popoloso, il settimo più densamente popolato e l'undicesimo più grande della sua provincia.
Il cicloturismo è una forma di turismo praticata in bicicletta, con le varianti "treno + bici" o con i tour organizzati da agenzie che forniscono supporto logistico e trasporto bagagli. È una maniera di viaggiare particolarmente economica che fuoriesce dai canoni e dai consueti itinerari del turismo di massa. Talvolta si possono usare itinerari "fuori pista", percorrendo ad esempio le ippovie con l'utilizzo di una mountain bike. I praticanti, detti cicloturisti, sono quasi sempre accomunati da una spiccata sensibilità ambientale, da una grande passione per la bicicletta come mezzo di trasporto e come stile di vita, da una vivace curiosità per i luoghi sconosciuti al grande pubblico e da una grande adattabilità alle situazioni impreviste. Vi sono associazioni come la ECF (European Cyclists' Federation) che hanno progettato itinerari specifici per gli sportivi intenzionati a intraprendere questo tipo di vacanza. A questo scopo è stata elaborata EuroVelo, una mappa di itinerari ciclistici specifici. In Italia è attiva la FIAB (Aderente ad ECF) che promuove BicItalia, rete ciclabile nazionale coordinata con quella europea EuroVelo.
Il capitello votivo o edicola votiva o pilone votivo è una struttura architettonica religiosa cristiana di piccole dimensioni, che nasce da un culto popolare tramandato nei secoli. Normalmente un capitello viene costruito come ex voto per uno scampato pericolo, come una carestia o una pestilenza, ma serve anche come strumento di aggregazione della comunità cristiana, che presso di esso si può unire in preghiera (specie per la recita del rosario). In Lombardia è comunemente chiamato santella, in Toscana tabernacolo o "marginetta", nel Veneto è denominato capitèo, in Piemonte pilone e in Emilia-Romagna maestà.
I Liguri apuani o semplicemente Apuani erano una popolazione dell'Italia preromana. Si trattava di una confederazione di tribù liguri che vivevano in parte dell'Appennino ligure e tosco-emiliano e sulle Alpi Apuane, estendendosi dalla valle del Vara (SP), fino alla media valle del Serchio (LU). Confinavano ad ovest con i Tigulli, a nord con gli Ilvati, a est con i Friniati, a sud con gli Etruschi, avendo ad ovest la costa tirrenica (da Anzo di Framura (SP) fino a Camaiore - Stiava). Centro e capitale della confederazione era la mitica Apua, forse da identificare con l'odierna Pontremoli. Tale territorio coincideva grosso modo con le attuali province italiane di La Spezia e Massa Carrara e parte di quella di Lucca. Da rilevare che anticamente la pianura di costa tra l'attuale Sarzana e il Lago di Massaciuccoli era occupata da estese zone paludose note come Fossae Papirianae che lambivano la parte pedemontana delle Alpi Apuane.
Le Alpi Apuane sono una catena montuosa situata nel nord-ovest della Toscana, facente parte del Subappennino toscano e delimitata a nord-ovest dal fiume Magra (Lunigiana), a est dal fiume Serchio (Garfagnana, Mediavalle e Piana di Lucca) e a sud-ovest dalla Versilia e dalla Riviera Apuana, interessando parte del territorio delle province di Lucca e Massa-Carrara. Il territorio, corrispondente al loro bacino e storicamente conosciuto anche con il toponimo Apuania, ovvero una parte del territorio della Toscana, dal 1985 è in parte compreso nel Parco naturale regionale delle Alpi Apuane, che dal 2012 è entrato nella rete dei Geoparchi tutelati dall'UNESCO.