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John Hawkwood, italianizzato in Giovanni Acuto (Sible Hedingham, 1320 circa – Firenze, 14 marzo 1394), è stato un condottiero e capitano di ventura inglese. Fu signore di Bagnacavallo, Bertinoro, Caraglio, Castrocaro Terme, Conselice, Cotignola, Faenza, Gazzuolo, Massa Lombarda, Montecchio Vesponi e Santarcangelo di Romagna. Fu Filippo Villani, cronista fiorentino vissuto tra il 1325 e il 1407, ad apporre a John Hawkwood il soprannome italiano di Giovanni Acuto, che lo caratterizzò nel corso della sua carriera.
La battaglia di Castagnaro è stata combattuta l'11 marzo 1387 tra l'esercito degli Scaligeri, signori di Verona, e quello dei Carraresi, signori di Padova. Ebbe luogo presso Castagnaro, odierna cittadina in provincia di Verona. Fu una delle più grandi battaglie dell'epoca dei capitani di ventura ed è considerata la più grande vittoria di John Hawkwood, il condottiero inglese conosciuto in Italia come Giovanni Acuto, che era al comando delle truppe padovane.
La cattedrale metropolitana di Santa Maria del Fiore, conosciuta comunemente come duomo di Firenze, la principale chiesa fiorentina, simbolo della citt ed uno dei pi famosi d'Italia; quando fu completata, nel Quattrocento, era la pi grande chiesa al mondo, mentre oggi ritenuta la terza in Europa dopo San Pietro a Roma e San Paolo a Londra. Essa sorge sulle fondamenta dell'antica cattedrale di Firenze, la chiesa di Santa Reparata, in un punto della citt che ha ospitato edifici di culto sin dall'epoca romana. La costruzione del Duomo, ordinata dalla Signoria fiorentina, inizia nel 1296 e termina dal punto di vista strutturale soltanto nel 1436. I lavori iniziali furono affidati all'architetto Arnolfo di Cambio per poi essere interrotti e ripresi numerose volte nel corso dei decenni (da Giotto, Francesco Talenti e Giovanni di Lapo Ghini). Al completamento della cupola del Brunelleschi segu la consacrazione da parte di papa Eugenio IV il 24 marzo del 1436. La dedica a Santa Maria del Fiore avvenne in corso d'opera, nel 1412. La pianta del Duomo composta da un corpo di basilica a tre navate saldato ad un'enorme rotonda triconica che sorregge l'immensa cupola del Brunelleschi, la pi grande cupola in muratura mai costruita. Al suo interno visibile la pi grande superficie mai decorata ad affresco: 3600 m , eseguiti tra il 1572-1579 da Giorgio Vasari e Federico Zuccari. Alla base della lanterna in marmo, presente una terrazza panoramica sulla citt posta a 91 metri da terra. La facciata del Duomo in marmi policromi di epoca moderna, risale infatti al 1887 ad opera di Emilio de Fabris ed un importante esempio di stile neogotico in Italia. la cattedrale dell'Arcidiocesi di Firenze e pu contenere fino a trentamila persone. Ha la dignit di basilica minore.
La Cantoria di Luca della Robbia è un'opera scolpita per la cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze ed oggi conservata nel Museo dell'Opera del Duomo, davanti all'altra cantoria di Donatello. Considerata uno dei capolavori del primo rinascimento fiorentino, fu scolpita tra il 1431 e il 1438 ed è alta 348 cm.
La Battaglia di San Romano è un trittico di Paolo Uccello, commissionato da Lionardo di Bartolomeo Bartolini Salimbeni, a tecnica mista su tavola, databile al 1438 circa. La battaglia è rappresentata in tre episodi su altrettanti pannelli, oggi divisi in tre musei: Niccolò da Tolentino alla testa dei fiorentini alla National Gallery di Londra (180×316 cm) Disarcionamento di Bernardino della Carda (182×323) agli Uffizi di Firenze Intervento decisivo a fianco dei fiorentini di Michele Attendolo (182×317, l'unico firmato e probabilmente realizzato per ultimo) al Museo del Louvre di Parigi.
La basilica dei Santi Giovanni e Paolo è un luogo di culto cattolico di Roma situato sul colle Celio. Ha la dignità di basilica minore.
Antonio del Pollaiolo o Antonio Benci (Firenze, 1431 circa – Roma, 4 febbraio 1498) è stato un pittore, scultore e orafo italiano. Fu discepolo di Domenico Veneziano, ma subì una forte influenza artistica da Donatello e da Andrea del Castagno. Ebbe un fratello minore, Piero del Pollaiolo (1441/1442 - post 1485), anche lui noto artista. Spaziò dalla pittura alla scultura all'oreficeria, esprimendo le arti come strumento per esternare il suo stile, che sovente minimizzava la rappresentazione in sé, per uscire prepotentemente. La sua bottega fu una delle più importanti ed interessanti a Firenze, ed era in competizione con quella di un altro grande maestro: Andrea del Verrocchio. Presso Antonio erano impiegati numerosi apprendisti e collaboratori, impegnati nella produzione di statue, dipinti, opere a rilievo e anche manufatti tessili.